Federico Malaman ci ha spiegato come l’approccio all’utilizzo degli arpeggi nel suo fraseggio solista sia stato influenzato e ispirato anche dagli studi effettuati da giovanissimo con Moriconi, racconta Federico, gli ha fornito gli spunti per ripensare al suo approccio scalare, arricchendolo e valorizzandolo proprio con l’utilizzo degli arpeggi che la stessa scala genera. Partendo dalle semplici triadi, aprendosi sulle quadriadi e a seguire con sintesi di accordi via, via più estesi e complessi, Federico spiega di poter costruire con gli arpeggi fraseggi molto interessanti che hanno, in particolare, un pregio: la chiarezza.
Utilizzare gli arpeggi permette di suonare e improvvisare sui singoli accordi in maniera puntuale, tratteggiando caratteri e suoni distintivi, permettendo alla sola melodia del discorso solista di evocare l’armonia sottostante degli accordi.
Utilizzare gli arpeggi quindi, aiuta sempre a far capire esattamente dove ci si trova in relazione agli accordi sopra ai quali si sta improvvisando, creando una stretta e virtuosa correlazione tra melodia e armonia. La chiarezza, insiste Federico, è un elemento che ritiene decisivo nell’espressione di un fraseggio solista efficace: anche quando si introducono elementi out nel fraseggio, questi devono essere posizionati in maniera consapevole e pertinente.
Federico menziona anche Jeff Berlin come bassista nella cui didattica l’utilizzo e la pratica degli arpeggi hanno un ruolo di primo piano.
Il tipo di lavoro suggerito da Federico Malaman per padroneggiare gli arpeggi è di servirsene in maniera rigorosa per improvvisare su un brano o uno standard: il focus dell’esercizio sarà utilizzare sopra ogni singolo accordo, esclusivamente le note della sua relativa triade o arpeggio.
Raggiunta la necessaria padronanza, un fraseggio costruito esclusivamente sugli arpeggi sarà in grado di offrire da solo una straordinaria completezza all’esposizione solistica.
Ovviamente, precisa Federico, in una fase successiva di preparazione e padronanza tecnica e teorica, la soluzione migliore sarà combinare l’utilizzo degli arpeggi al fraseggio scalare per gradi congiunti. Questo, ci dice il bassista, è un punto fermo del suo approccio solistico.
La trascrizione dell’improvvisazione eseguita da Federico Malaman merita di essere analizzata e studiata con attenzione. Il suggerimento è quello di affrontare, accordo per accordo, come il relativo arpeggio o triade corrispondente siano stati articolati; tanto a livello ritmico che melodico.
Per chi è ancora nella fase iniziale di studio di questi argomenti, la raccomandazione potrebbe essere quella di isolare i fraseggi per lui più interessanti e abbordabili, annotarseli e praticarli a metronomo separatamente, trasportandoli anche su altre tonalità, rivolti e diteggiature. Un’ottima maniera per far crescere il proprio vocabolario tecnico e solistico.
Ecco estrapolate, per esempio, alcune diteggiature di rivolti particolarmente interessanti, utilizzati da Malaman e che meritano di essere memorizzate e praticate.
Infine, Malaman ci lascia con un’accorata raccomandazione, che anticipa il contenuto della sua prossima pillola didattica su Accordo: la cura del Ritmo.
Trascurare l’elemento ritmico rischia di vanificare gli sforzi nello studio e nell’applicazione di scale e arpeggi nel fraseggio solista. È il Ritmo che imprime vita e personalità al fraseggio e garantisce a ogni musicista l’unicità del suo registro espressivo. Proprio nell'improvvisazione di "All Of Me" proposta in questa lezione, si apprezza come la vivacità e il brio ritmico di Malaman, donino vigore al fraseggio introducendo acciaccature, anticipi e inflessioni che mantengono sempre fresco e dinamico il suo linguaggio.
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