di Luca Nicolasi [user #49785] - pubblicato il 26 settembre 2019 ore 10:00
Negli ultimi anni anche nel metal si sta consolidando l'utilizzo di una tecnica che da sempre è stata ad utilizzo quasi esclusivo della Black Music e del Funk. Stiamo ovviamente parlando dello Slap che con il suo caratteristico suono percussivo dona estrema energia agli arrangiamenti, enfatizzando pattern ritmici non convenzionali.
Le prime decise commistioni e contaminazioni tra linguaggio bassistico Funk e Rock pesante affondano però le loro radici in tempi lontani. Nei primi anni ’90, esisteva una scena crossover con band quali Faith No More, Living Colour, Primus e gli stessi Rage Against The Machine e Red Hot Chili Peppers che fondevano questi due linguaggi, sporcando con i suoni e l’estetica del Metal la pulsazione del Funk.
La presenza dello slap nel Metal moderno trova invece una connotazione diversa: questa tecnica sembra venire sfruttata non tanto per una volontà di contaminazione stilistica ma piuttosto per un’esigenza e ricerca sonora. Lo slap permette di inserire fraseggi bassistici ficcanti in contesti ritmici densi e affollati, riuscendo ad essere intelligibile e contribuendo alla spinta ritmica e percussiva, inserendosi tra gli incastri di riff chitarristici e batteria.
L’esempio che vediamo è esemplificativo. Lo studio che proponiamo è ispirato alle linee di basso di Amos Williams della band TesseracT. Questo musicista fa largo utilizzo dello slap inserendolo magistralmente in un contesto Progressive Metal dal sound molto moderno con sfumature Djent.
Nel riff proposto vengono utilizzate le due componenti canoniche dello slap, il Thumb ed il Pop (o Pluck), in combinazione con il Left Hand Slap (indicato come LH nella partitura) che consiste in una ghost note suonata dalle dita della mano sinistra che in blocco percuotono la corda.
Nella sezione "A" troveremo l’alternanza di note suonate e ghost notes che andranno a creare accenti sul secondo e quarto sedicesimo e spostamenti ritmici combinando pattern da due movimenti (nota - ghost) e pattern a tre movimenti (nota - ghost - ghost).
Nella sezione "B" abbandoneremo le ghost notes utilizzando note lunghe, ma anche qui con spostamenti di accenti dovuti all’utilizzo di ottavi puntati in combinazioni con note da un quarto, creando così delle sincopi con accenti sia su battere e levare che sul secondo e quarto sedicesimo.
Per quanto riguarda la scelta delle note viene posta l’attenzione sui movimenti di semitono, ascendente tra D e Eb, e discendente tra F e E avremo così due accordi sottintesi nella sezione “A” ovvero quello di Dm e FMaj7.