Beats and Loops trasforma smartphone in loop station a pedale
di redazione [user #116] - pubblicato il 19 aprile 2020 ore 11:00
Un sistema basato sul sensore di luminosità permette di comandare drum machine e registrare loop senza staccare le mani dalla chitarra.
Gli smartphone diventano sempre più “smart” e vicini ai bisogni dei musicisti. Alcuni limiti hardware, però, rendono difficile fondere al meglio i due mondi: è il caso delle app di registrazione e loop station che, per quanto evolute e versatili, risultano davvero complicate da gestire se le mani sono impegnate a suonare uno strumento.
Kovaluu ha colto il grido d’aiuto dei fanatici della tecnologia e propone la sua soluzione con la app Beats and Loops: una loop station e drum machine per smartphone progettata per lavorare come un effetto a pedale.
Il fulcro del progetto sta nella capacità della app di individuare la luce proiettata sullo schermo, sfruttando il sensore di luminosità dell’apparecchio. Tutto quello che il musicista deve fare è passare col piede appena al di sopra del display perché la app individui il movimento e lo traduca in quello che, in un tradizionale stompbox, sarebbe la pressione dello switch.
Il tutto è supportato da un software in grado di sincronizzare in automatico i loop, per ovviare alle imprecisioni di un sistema “non fisico”.
Metà loop station, metà drum machine, Beats and Loops consente di registrare loop senza richiedere hardware esterno. Basta posizionare lo smartphone davanti all’amplificatore per registrare le parti attraverso il microfono del telefono. Le registrazioni verranno sincronizzate in automatico al ritmo fornito in partenza.
È lecito supporre che la qualità audio non sarà propriamente professionale né utile durante un’esibizione dal vivo, ma in un contesto da esercizio casalingo la funzione può risultare decisamente pratica.
La app dispone inoltre di una serie di ritmi su batterie e percussioni per costruire vere e proprie parti di drum machine da gestire col passaggio del piede sopra lo smartphone. La libreria si basa su esempi sonori provenienti da un kit Ludwig e su un cajon registrati a 24 bit, senza compressioni.
Con i comandi a distanza, il musicista può richiamare fill e transizioni tra sezioni diverse di un brano su cui esercitarsi, anche senza avvalersi della funzione di registrazione per i loop.
A condire il tutto, gli sviluppatori hanno inserito nell’applicazione un utile accordatore e un metronomo.
Già disponibile su App Store e Google Play per dispositivi iOS e Android, l’applicazione può essere vista più nel dettaglio sul sito Kovaluu a questo link.