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Scotty Moore, la chitarra di Elvis |
Abbiamo deciso di ricordare Elvis anche attraverso la voce della sua chitarra, suonata da quel leggendario musicista che è stato Winfield Scott Moore. Entrato a far parte della "Rock and Roll Hall Of Fame" nel 2000, Moore aveva uno stile che influenzò intere generazioni di chitarristi rock e contribuì a far evolvere il linguaggio della chitarra elettrica in questo genere. Keith Richards, in una celebre intervista, dirà: “Tutti quanti volevano essere Elvis. Io, invece, volevo essere Scotty Moore” Continua... |
di redazione [user #116] |
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Elvis: un grandissimo chitarrista che non sapeva suonare |
Elvis chitarrista? Sì e no: in realtà conosceva giusto qualche accordo, perché per lui la chitarra - di cui è stato uno straordinario promoter - era soprattutto una componente del look di scena. Eppure nei rari filmati in cui lo si sente suonare, il Re fa faville per feeling e groove. In occasione dei 40 anni dalla sua scomparsa raccontiamo la relazione tra uno dei più grandi performer della storia e le sue chitarre. Continua... |
di alberto biraghi [user #3] |
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Gibson L5 CES Scotty Moore. O no? |
"Vieni da me: ti devo parlare." Conosco il copione; quando Max esordisce così al telefono, sono guai. Max Panconi, eclettico chitarrista che da più di 10 anni ormai rappresenta una delle realtà più versatili del panorama musicale nazionale, patito di rockabilly ma affermato altresì per performances rock,beat,blues e swing, nonchè appassionato di vintage e di mastodontici piatti di fettucine ai funghi, è un po' croce e delizia della mia attività di liutaio: apprezza molto il mio lavoro e le mie capacità, e non manca di decantarle in giro. Per contro lavorare per lui è talvolta veramente angosciante. L'angoscia questa volta ha le sembianze iniziali di una L5 Wes Montgomery due toni Signature Series, bellissimo legno da Jazz con caratteristiche sonore (e relativo prezzo di listino) da aggressione alle coronarie. Anche questa volta il possesso del prestigioso grimaldello a 6 corde ha origine da un proficuo baratto. "Bella, vero?" Beh, sì bella lo è davvero... Il vero chitarrone, come piace a Max chiamare i legni con cassa superiore ai 3 pollici di spessore. Bella. Ma che c'entro io, che lavoro principalmente sulle solid body bullonate? La risposta è su alcuni libri che Max mi mette sotto gli occhi: il soggetto è sempre lo stesso; un chitarrone Gibson natural blonde tra gli artigli di Scotty Moore.
Continua... |
di redazione [user #116] |
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"Vieni da me: ti devo parlare." Conosco il copione; quando Max esordisce così al telefono, sono guai. Max Panconi, eclettico chitarrista che da più di 10 anni ormai rappresenta una delle realtà più versatili del panorama musicale nazionale, patito di rockabilly ma affermato altresì per performances rock,beat,blues e swing, nonchè appassionato di vintage e di mastodontici piatti di fettucine ai funghi, è un po' croce e delizia della mia attività di liutaio: apprezza molto il mio lavoro e le mie capacità, e non manca di decantarle in giro. Per contro lavorare per lui è talvolta veramente angosciante. L'angoscia questa volta ha le sembianze iniziali di una L5 Wes Montgomery due toni Signature Series, bellissimo legno da Jazz con caratteristiche sonore (e relativo prezzo di listino) da aggressione alle coronarie. Anche questa volta il possesso del prestigioso grimaldello a 6 corde ha origine da un proficuo baratto. "Bella, vero?" Beh, sì bella lo è davvero... Il vero chitarrone, come piace a Max chiamare i legni con cassa superiore ai 3 pollici di spessore. Bella. Ma che c'entro io, che lavoro principalmente sulle solid body bullonate? La risposta è su alcuni libri che Max mi mette sotto gli occhi: il soggetto è sempre lo stesso; un chitarrone Gibson natural blonde tra gli artigli di Scotty Moore.
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