axtek scrive: Cari accordiani ma soprattutto cari malati di GAS all'ultimo stadio. Mi rivolgo a voi perchè solo voi potete capire cosa succede nella mente umana nel momento in cui uno strumento che fino ad un certo giorno della nostra vita appariva come la soluzione definitiva a tutti i nostri problemi di sound, all'improvviso diventa assolutamente insoddisfacente e quindi assolutamete da sostituire!
Dopo questa introduzione abbastanza inutile ma sicuramente descrittiva della mia condizione psicologica, comincio ad esporre i fatti.
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pallino scrive: Ho comprato questo amplificatore da quasi due anni (il mio primo valvolare) ma mi sono deciso a dare una mia opinione solo adesso che ho imparato ad usarlo quasi per bene. L'estetica è molto vintage con il tolex crema-giallo, i potenziometri sono bianchi a becco di gallina, una spia rossa segnala quando è acceso ed uno switch permette di scegliere se usare il canale pulito o il soak (è chiamato così il canale distorto). Nella parte posteriore sono presenti due pulsanti per lo stand-by e l'on-off, un potenziometro per avere un suono più acustico, il send-return, l'ingresso jack per la pedaliera in dotazione (permette di accendere il reverbero a molle accoutronic e scegliere il canale da usare), il selettore a 4 - 8 - 16 ohm, il secondo ingresso per una cassa e un'ingresso per una cassa da usare insieme al cono dell'ampli. Le valvole sono per il pre 5 12ax7 e per il power 4 el84, il cono è un GT12 Carvin Vintege che poi io ho cambiato con un Celestion Vintage 30, non perchè il vecchio cono suonasse male, ma solo per provare il cono rock per eccellenza. Adesso ho visto sul sito della Carvin che montano direttamente i Celestion Vintage 30. I potenziometri sono 4 per il pulito (volme e equalizzazione) e 5 per il canale distorto (ha in più il gain) mentre il reverbero è in comune. L'equalizzazione è molto ampia e permette di avere a disposizione molti suoni diversi. L'ampli ha suono da vendere ed anche se non si alza il volume a palla il suono che ne esce è molto buono, non anonimo e moscio come altri ampli valvolari. E' adattissimo per piccoli e medi locali mentre all'aperto ha bisogno di essere amplificato ed inoltre alzando il volume del canale pulito si ottiene un leggero crunch solo a 7 - 8. Lo uso per suonare blues e hard rock(guns - ac/da - jimi ecc..) con una Gibson Les paul standard, una Fender strato american standard con fat50 al manico e centro e un duncan JB al ponte. Uso solo il canale pulito insieme ad un Ts808 (true bypass), t-fuzz - overboost (grande Mr.t), un cry baby (true bypass) e una black box Masotti. Il canale distorto lo uso come booster sui soli quando voglio un suono molto distorto.
Sono molto sodiisfatto di questo ampli, soprattutto del canale pulito, ma visto che su accordo non ho trovato nessuna recenzione volovo sapere il parero di che ne ha uno o lo ha provato e per informare voi accordiani che secondo me esistono altri ottimi ampli ai soliti laney, marshall, fender ecc.. Esiste anche una versione a 16watt, 30 watt e con due coni, é made in U.S.A e l'ho pagato intorno ai 700 euri. Continua...
Swingeblues scrive "Dopo questo bel weekend a Roma me ne torno a casa col mio nuovo giocattolino, il Tube Overdrive della Carvin, appunto. A dire il vero ero andato in cerca d'altro, però me lo sono trovato lì che mi guardava e l'ho provato." Continua...
La Carvin produce parecchi prodotti, dalle chitarre e bassi,
all'amplificazione fino ai sistemi PA e mixer, attualmente, dopo
diversi anni ha riallacciato il contatto (o contratto) con Vai per
commercializzare una testata valvolare chiamata Legacy. Il QuadX è un preamplificatore
rack valvolare (nove 12AX7A di provenienza ignota), il case, largo 19
pollici, è alto due unità e profondo 25cm, costruito in
acciaio col pannello frontale in alluminio anodizzato nero, e pesante
poco più di 6kg. Continua...
Questo pre in mio possesso si presenta come un 2 unità rack
elegantemente nero e professionale. E' dotato di 9 valvole 12ax7a, la prima
per i 2 canali clean, la seconda e la terza per il crunch e le altre 6
(!!!) per il quarto canale sustain (Hi-Gain). E' comandabile via Midi (vedi
dopo la spiegazione). Ha il riverbero a molle (molto bello) ed il noise
gate nonchè un potente equalizzatore grafico post-gain. Il retro presenta
ben quattro loop instrument level per poter mettere in ognuno dei quattro
canali pedalini differenti ! In più ci sono un loop generale stereo in
parallelo per i nostri multieffetti e un altro loop stereo per il riverbero
esterno. Completano il pannello posteriore il doppio out (mono e stereo)
sbilanciato e quello bilanciato, la messa a terra ed il pulsante di
accensione... pant... pant... Il davanti del "mostro" ha inoltre il tastino per il simulatore di cassa
(non male) e un boost per dare una botta in ingresso simile a quella di un
overdrive con poco gain e molto level. Un VU-Meter ci tiene al sicuro da
clipping non voluti. Continua...
Premetto dicendo che tutte le Carvin sono chitarre custom fatte su
richiesta del cliente, non so come funziona con l'importatore perchè io
l'ho presa direttamente dagli States. Comunque sul sito della la-music
(importatore italiano: www.la-music.com) troverete i prezzi base, se volete
i prezzi delle modifiche andate su www.carvin.com e le avrete in dollari.
Come potete vedere sul sito ci sono dei modelli base con tutte le opzioni
che volete, dai legni esotici al ponte Floyd, dai pickup cattivelli
all'Hardware dorato ecc ecc. con relativi prezzi delle modifiche (massima
trasparenza). Il modello che ho ordinato è una DC 135,
Humbucker-single-single. A parte il modello Bolt le Carvin sono tutte
neck-thru (manico attraverso il corpo) e come legni standard hanno acero
per il manico e ontano (prima era pioppo) per le "ali" del corpo. Le mie opzioni sono state: 1 - acero fiammato sul corpo: una tavola di 1 centimetro e mezzo di acero
di altissima qualità (AAA) venatissimo. 2 - Ponte Floyd-Rose, quello originale. 3 - Verniciatura verde smeraldo. 4 - Acero fiammato e verniciatura smeraldo anche sulla paletta. 5 - Bordi arrotondati (adesso standard come opzione). 6 - Hardware dorato. 7 - Tastiera di acero anzichè ebano. Da notare che i legni anche sul back e sul manico sono bellissimi, devo
dire che sono proprio il punto forte... Il pickup al ponte Humbucker è
fantastico, abbastanza potente ma pulitissimo e sgranato col giusto grado
di botta e calore. Al manico ho cambiato il singolo per mettere un
mini-humbucker DiMarzio Fast-Track. Suoni puliti molto accattivanti, anche
perchè ho modificato i tre switch on-off in modo da avere 12 suoni
possibili in totale: praticamente un on-off l'ho sostituito con un gibson 3
posizioni e gli altri 2 servono per lo split degli Humbucker e per
accendere il single-coil centrale. Distorti da paura, spessi e sustainosi ! Pur usando il Floyd non c'è bloccacorde perchè ci sono di serie le
meccaniche Sperzel autobloccanti, ti posso assicurare che non si scorda
neanche a massacrare il Floyd (il capotasto è in graphite tra l'altro)
;inoltre a cambiare le corde ci metti un terzo del tempo, anche perchè con
le autobloccanti non c'è bisogno di arrotolare la corda alla meccanica !
Altra modifica che ho attuato è la scalloping completo della tastiera (come
per gli switch anche questo fatto dal liutaio Landini... eccezionale..),
questo perché io preferisco i Jumbo rispetto ai medi (di serie) e devo dire
che così ho ottenuto la comodità del bending tipica dei Jumbo senza
ritastarla (costa circa il doppio ritastarla); tra l'altro in generale mi
trovo bene con le tastiere scalloped. L'accesso ai 24 tasti è perfettamente
agevole e sul manico si vola letteralmente, la cura dei particolari è
maniacale, pensate che le viti per il pannello posteriore dell'elettronica
non entrano nel legno ma in "femmine" di ottone !!! Tutta l'elettronica è
ben schermata e di saldatura precisa e ordinata. Tenete conto che il mio
giudizio è assolutamente sincero anche se di parte ! P.S. occhio che sono uscite anche le 7 corde ! Chris "Alienlove"
Continua...