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Un punto di partenza per equalizzare la chitarra elettrica
Un punto di partenza per equalizzare la chitarra elettrica
di [user #51340] - pubblicato il

Spesso si sottovaluta l’equalizzazione, finché magari non si finisce per registrare delle chitarre in studio. Lavorare con l’eq, però, può essere non solo divertente ma anche far scoprire mondi sonori nuovi tutti da esplorare. In questo articolo affrontiamo le basi delle frequenze e dell'equalizzazione.
Il primo approccio di ogni chitarrista con l’eq è la manopola del tono montato sulla chitarra con cui si interviene su pacchetti di frequenze. In sostanza il controllo di tono è un filtro passa-basso (low-pass filter), che si occupa di lasciar passare le basse frequenze filtrando alte e medie, andando via via a scurire il suono.

Subito dopo solitamente troviamo i controlli di tono sugli overdrive. A volte si tratta di semplici filtri passa-basso passivi, altre volte accompagnati da filtri simili sulle frequenze alte per sistemi a due bande o circuiti attivi con la capacità di attenuare o evidenziare frequenze predeterminate dal costruttore.

Alla fine della catena poi si finisce per giocherellare con alti, medi e bassi sull’amplificatore. Ognuna di queste manopole agisce sull’equalizzazione, ognuna con diverse caratteristiche di intervento.

Più controlli, più bande, in linea di massima vogliono dire più controllo sul suono. E, come si dice, da grandi poteri...
Per imparare a padroneggiarli abbiamo scelto un equalizzatore grafico a pedale Boss EQ-200, che unisce la comodità degli 11 cursori a un piccolo schermo LCD con cui potremo vedere in tempo reale la curva di intervento.

Prima di tutto, due parole in generale sugli equalizzatori. Quello che stiamo usando è un grafico che, come dice la parola stessa, restituisce in maniera visiva, appunto, grafica, le frequenze su cui si andrà a intervenire. I cursori possono essere in numero variabile e, più sono, più potremo essere precisi nell’intervento.
Nei live capita di vedere dei grossi EQ a 31 bande (magari nascosti in un banco digitale, ma ci sono), ma ancora più iconico per noi chitarristi è il piccolo eq grafico installato sui Mark Mesa Boogie.

Un punto di partenza per equalizzare la chitarra elettrica

A differenza degli eq grafici, i parametrici e semiparametrici sostituiscono i cursori con dei potenziometri con i quali settare la frequenza di intervento, volume e Q, ovvero ampiezza della campana, cioè l’ampiezza della banda di frequenze.

Un punto di partenza per equalizzare la chitarra elettrica

Gli eq di amplificatori e pedali sono ancora più semplici, passatemi il termine, dato che nella maggior parte dei casi non permettono nemmeno di selezionare la frequenza di intervento. Questo non perché i progettisti siano incredibilmente pigri, ma perché la scelta di frequenze e curva di intervento creano il tone stack che diventa parte integrante del circuito di amplificazione e, quindi, del suono prodotto. Se volete approfondire il concetto, su accordo.it trovate un ottimo articolo di Pietro Paolo Falco, RozzoAristocratico.

Nel video che segue, andremo alla scoperta delle fondamenta delle frequenze e del concetto di equalizzazione, ascoltandone l'effetto sul suono con esempi pratici.



Spero che queste informazioni base sull’equalizzazione possano tornarvi utili per iniziare a sperimentare qualcosa di nuovo.
boss effetti singoli per chitarra eq200 il suono tutorial
Link utili
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di francesco72 [user #31226]
commento del 16/10/2020 ore 08:51:11
Grazie, bel video: chiaro, sintetico, ma preciso ed utilissimo per i primi passi. Personalmente sono da anni un grande sostenitore dell'eq, ma la natura di chitarrista che individui in apertura mi impedisce di andare oltre i 6 bande. Noto, però, che è un effetto alquanto negletto dalla categoria, forse perchè si ritiene che non faccia niente, non so.
Ciao
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 16/10/2020 ore 09:26:29
L'EQ non è negletto dalla categoria, semplicemente l'EQ modifica il suono della chitarra, enfatizza determinate frequenze. E questa cosa non piace molto al chitarrista "normale" che ama scolpire il suono della propria chitarra agendo sul potenziometro dell'EQ della chitarra, sui toni degli overdrive/distortori disponibile e, infine, su quelli dell'amplificatore. Già agendo su tutti questi controlli un musicista con l'orecchio allenato e con una buona esperienza di live riesce a tirar fuori il suono che ritiene adeguato per il contesto musicale e per uscire bene dal mix. L'EQ è però indispensabile al di fuori del contesto semi-pro o amatoriale (studio a casa con suono che deve piacere durante l'esercizio, live in piccoli club, pub e altre sale di medie dimensioni) in cui si muovono la maggior parte dei musicisti. Sui grandi palchi l'uso di un EQ (anche posto sul banco mixer e gestito dal tecnico di palco) è indispensabile per ricreare un sound omogeneo e coerente con il progetto musicale (che abbia sonorità vicine a quelle dei dischi del gruppo e che rappresenti il marchio di fabbrica di quel determinato tour) e far sentire gli strumenti esattamente come devono suonare. Anche in studio o in home recording l'EQ è indispensabile per enfatizzare le frequenze specifiche dello strumento in maniera tale da far sentire al meglio gli elementi sonori caratteristici che compongono la natura sonora dello strumento. Io credo che a casa, durante le attività di routine (studio, prove da soli), anche i musicisti professionisti non usino l'EQ perchè non ne hanno bisogno.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 16/10/2020 ore 18:31:19
Mah, veramente io ho sempre saputo che i grandi musicisti se la cavano anche con poco, sono gli scarsi come me che hanno bisogno di qualcosa in più (in questo caso l'eq). Inoltre non capisco perchè l'utilità si avrebbe solo in certi contesti. se l'eq migliora una sonorità, la migliora, sia che suoni in casa o in un pub o in uno stadio. Ad ogni modo ognuno è poi libero di usare o non usare quel che ritiene.
Ciao
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 16/10/2020 ore 19:43:18
Se sei in un pub e suoni a volumi normali, non hai bisogno dell’eq. perchè il suono lo aggiusti a mano con l’eq dell’amplificatore. Il problema dal vivo ce l’hai su grandi palchi quando l’ascolto è ad alti volumi ed esce da un mix, il chitarrista non sente il sui suono all’interno del,suono della band, lì ci vuole un eq.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 17/10/2020 ore 15:07:00
Perdona, ma questa è una vera sciocchezza: se il suono della chitarra non si sente, non si sente indipendentemente dal volume è, come dice bene nel vido, una questione di frequenze. Poi è chiaro che se suoni in un duo chitarra e maracas il problema non si pone. Inoltre, come ho scritto anche sotto, l'eq ti serve ogni volta che devi modificare significativamente il suono senza andare a modificare le impostazioni di base. La tua è la tipica obiezione di chi non usa l'equalizzatore.
Ciao
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 16/10/2020 ore 12:30:12
Il mio parere sull'equalizzatore, applicato alla sola chitarra, è che meno lo si usa e meglio è. A meno che non si sia alla ricerca di un particolare timbro o in presenza di un evidente sbilanciamento, è meglio non utilizzarlo. I controlli di tono di un ampli medio buono uniti ad un corretto uso dell'effettistica dovrebbero dare già dei buoni risultati.
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di coldshot [user #15902]
commento del 16/10/2020 ore 13:19:36
Invece è il grande sottovalutato dell'effettistica secondo me, per esempio solo usarlo come clean boost spesso è molto più efficace di un pedale boost, i controlli di un ampli bastano per il suono base ma se vuoi uscire più medioso durante un solo per esempio non è che puoi andare all'ampli e tirare su il tono dei medi prima del solo....
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 16/10/2020 ore 13:41:29
Su questo sono d'accordo. Io nei solo alzo solo il volume con il l'OD del Jeckil & Hyde settato in clean e
comunque non ho particolari problemi anche se uno dei pochi casi dove giustifico l'uso dell'equalizzatore è proprio per gli assoli. Come hai giustamente indicato tu si realizza un doppio scopo: Spinta sui medi e volume.
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 16/10/2020 ore 13:48:22
Diciamo che magari un pedale cosi come quello dell'articolo solo per l'equalizzatore almeno per me sarebbe assolutamente eccessivo, mi sa per molti però....:):):):)
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 16/10/2020 ore 18:35:15
Anche secondo me l'equalizzazione dell'ampli deve rimanere la base, ma poi l'eq (a partire dal tono della chitarra) è quello che ti permette di variare il suono al bisogno. coldshot cita gli assolo, ma potremmo anche considerare la differenza tra lo strumming ed un arpeggio, dove l'eq può enfatizzare frequenze che magari l'equalizzazione di base tiene un pochino più indietro. Oppure lo si può usare per snaturare il suono di base: spesso mi sono capitati brani (cover) in cui il suono della chitarra è sensibilmente diverso nell'intro o in uno special o, addirittura, nell'inciso. in quei casi garantisco che l'eq diventa un'arma fenomenale per poter lasciare tutto com'è variando il suono con un colpo di pedale.
Ciao
Rispondi
di summerandsun [user #22475]
commento del 16/10/2020 ore 13:49:51
Trovo l'equalizzatore a pedale utilissimo, solo che è (o può essere) rumoroso.
Avevo un Boss ge7. Risolveva tutti i miei "problemi", solo che quando era acceso introduceva un fruscio fastidioso. Quando non suonavo dovevo spegnerlo, anche in mezzo a una canzone. Adesso faccio le stesse cose con gli overdrive, non ho rumori, ma non è la stessa cosa
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di yasodanandana [user #699]
commento del 16/10/2020 ore 18:36:37
un eq, a occhio, se non è regolato spingendo esageratamente sugli acuti, se non è guasto, non è rumoroso..
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di francesco72 [user #31226]
commento del 16/10/2020 ore 18:4
Non conosco il Boss, ma secondo me era il pedale ad avere qualcosa che non andava. Ovviamente se con l'eq alzi il volume lo alzi anche per eventuali fruscii che chitarra, cavo o altri pedali producono, ma di base quelli che ho io (Mxr 6band, Hotone EQV e Mooer Graphic G) non ronzano e non frusciano.
Ciao
Rispondi
di spaccamaroni [user #7280]
commento del 20/10/2020 ore 21:31:12
Io ho avuto la stessa esperienza di summerandsun: GE7 della Boss, gran fruscio durante il funzionamento. Invece col 6 bande della MXR molto meglio. Il tutto grosso modo con la stessa strumentazione e senza usare settaggi estremi.
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di Claes [user #29011]
commento del 23/10/2020 ore 16:23:55
Ho il GE-7 del 97 e usato fine catena per un "ritocco" finale prima di andare in onda con ampli e GE-7 in posizione On, sempre. Avendo 0dB come referenza taglio frequenze basse e questo per dare più spazio al basso (!). E a voi stessi, la chitarra sarà più chiara nel contesto di altri strumenti. Cmq, 0dB sul controllo di volume si può usare per bilanciare Output pedale a l' Input ampli.
Rispondi
di elguitarron [user #8109]
commento del 16/10/2020 ore 17:46:27
L'equalizzatore è uno strumento utilissimo, direi praticamente indispensabile per ritagliarsi il proprio posto nel mix. Io sono anche convinto che i chitarristi "digitali" lo apprezzino molto di più degli "analogici", perchè usare un modeler/profiler ti obbliga a fare i conti con tutti gli altri strumenti e con l'ascolto microfonato, mentre con cassa e testata o un combo alla fine ci si sente meglio, data la botta del cono.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 16/10/2020 ore 18:34:40
ottimo articolo e video.. l'eq dovrebbe essere pedale obbligatorio.
Molto spesso vedo gente o sento di gente che fa acquisti anche importanti, cambi di pick up, amplificatori, altoparlanti per arrivare a suoni che verrebbero facilmente raggiunti toccando leggermente un eq ...

Anche perchè quando uno registra o suona in un live nel quale il suo ampli è amplificato, SICURAMENTE il suo segnale viene equalizzato
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di francesco72 [user #31226]
commento del 16/10/2020 ore 18:48:36
Quel che a me lascia perplesso è che lo usano pochissimo anche coloro che lo hanno nella pedaliera digitale. Ho visto patch infarcite di overdrive e boost là dove, come scrivi, bastava un eq a valle della simulazione di testata per migliorare il suono.
Ciao
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di yasodanandana [user #699]
commento del 16/10/2020 ore 19:09:32
beh.. i professionisti difficilmente fanno a meno dell'eq. Poi anch'io, qualche volta, vado solo con chitarra e amplificatore, ma non ho certamente la versatilità e la possibilità di modifica del suono che mi offre anche un eq a pedale

Ovviamente si può essere soddisfatti anche del suono ottenuto senza usarlo. Ma se uno sente di aver bisogno di qualche modifica, a mio parere, con un eq, nel 90% dei casi risolve
Rispondi
di Makita [user #52630]
commento del 17/10/2020 ore 15:12:07
Che bell'articolo e video, complimenti!
Rispondi
di Sciamano [user #50087]
commento del 19/10/2020 ore 15:57:
"L'equalizzatore è nelle mani", già è stato detto.
Rispondi
di ariari2 [user #36816]
commento del 23/10/2020 ore 08:26:21
Buongiorno... Io invece, senza voler assolutamente mancare di rispetto a nessuno, trovo l articolo trito e ritrito. Cose dette mille volte. Capisco negli anni della carta stampata, dove era doveroso riportare notizie note per chi iniziava da zero lo studio della chitarra. Ma oggi... È pieno il web di articoli, video, tutorial... Di tutto. Mi spiace, non ne capisco l utilità. Saluti
Rispondi
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