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Le limited edition Gretsch per il 2021
Le limited edition Gretsch per il 2021
di [user #116] - pubblicato il

Gretsch mostra e fa ascoltare in video la Penguin G6134T, la Falcon G6136T e la Tenny G61169TG ’62, edizioni limitate per il 2021.
L’offerta di edizioni limitate Gretsch si prospetta particolarmente ricca per il 2021. Nel rinnovato catalogo, rispondono all’appello ben 17 modelli Limited Edition. L’azienda ha selezionato tre degli shape più rappresentativi per confezionare un breve ma gustoso video ufficiale.



Le Limited Edition percorrono trasversalmente tutto il catalogo Gretsch, interessando modelli elettrici, hollow body e acustici per ogni fascia di prezzo. Si va dalle top di gamma americane alle più accessibili Streamliner, fino alle Jim Dandy capaci di far gola anche agli esordienti.
Evergreen come la White Falcon, la Tennessee Rose e la Penguin non potevano mancare, e sono proprio loro protagoniste del clip video.

Le limited edition Gretsch per il 2021

La G6134T Penguin Koa è la solid body del gruppo. Come il nome stesso suggerisce, un top in koa sovrasta il body in mogano in una finitura trasparente a lasciare le venature bene in vista. Il manico in mogano si abbina a una tastiera in ebano per un raggio da 12 pollici su un diapason da 24,6 pollici.
Due TV Jones Classic sfruttano volumi indipendenti e un tono in comune, con uno switch addizionale per un classico filtro sui toni a tre posizioni.

Le limited edition Gretsch per il 2021

La G6136T Falcon Two Tone Copper Sahara Metallic preferisce una tinta a due toni. Per l’appunto, si tratta di una finitura metallizzata con top arancio su fondo tendente al cipria. Un binding intorno a top, tastiera e paletta valorizza l’effetto estetico, avvolgendo una cassa di acero laminato incollata a un manico in acero con tastiera in ebano. Il diapason cresce fino ai 25,5 pollici e, per l’elettronica, vengono impiegati due TV Jones Ray Butts Fu-Fidelity per una resa più ampia e trasparente su tutta la gamma di frequenze.

Le limited edition Gretsch per il 2021

Tennessee Rose, o Tenny, è lo shape della G61169TG. Anche per lei la finitura è trasparente per lasciare il palissandro della cassa bene in vista, interrotto solo dai binding e dalle caratteristiche buche a effe disegnate sul top.
Il manico è in acero, con una tastiera in palissandro dal diapason di 24,6 pollici.
L’elettronica è affidata ancora una volta a TV Jones, con una coppia di Classic e con uno switch aggiuntivo per i toni e per lo stand by.
chitarre elettriche chitarre semiacustiche g6119tg g6134t g6136t gretsch ultime dal mercato
Link utili
Gretsch Limited Edition 2021
Penguin G6134T sul sito Gretsch
White Falcon G6136T sul sito Gretsch
Tenny G61169TG sul sito Gretsch
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di ianni70 [user #34497]
commento del 07/02/2021 ore 09:53:23
la penguin koa è quasi porno, la tennessee rose con le buche disegnate invece non si può vedere
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di paoloprs [user #10705]
commento del 07/02/2021 ore 12:56:26
Beh, che dire, le Gretsch hanno da sempre avuto un tiro sensazionale.
Da ragazzino, quando suonavamo nei "complessi" di allora ( anni '60)
uno mi ha prestato la sua Gretsch... noi avevamo le Eko... e non sapevamo
neppure che cosa fosse una Fender... Con quella Gretsch fra le mani
sono rimasto estasiato. Da allora ho compreso l'abisso che passa fra
le finte chitarre per bambini e quelle vere.
Peccato che anche la Gretsch, per motivi di budget è costretta a produrre
finte Gretsch per finti chitarristi taroccati, come deve fare Gibson con quelle Epiphon
da incubo, Fender con quelle Squier da ricreatorio ed ora anche PRS con quelle SE
da asilo infantile...
Vostro Paolo
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di dale [user #2255]
commento del 07/02/2021 ore 15:16:42
È normale perché così si dà a tutti l'impressione di suonare con the real thing.
Però Gretsch, pur in Giappone, fa ottime chitarre, la linea seria, dalla 6120 in su, io ne ho provate qualcuna, chitarre serie con un grande sound.
Poi non so quelle anni 50 come suonavano.
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di zabu [user #2321]
commento del 07/02/2021 ore 21:54:13
Ho avuto la fortuna di provare diverse Gretsch anni '50. Impressionanti, soprattutto quelle equipaggiate con i FilterTron. Quelle giapponesi sono ottime comunque. Costano il giusto, non hanno le problematiche di strumenti con 60 anni di vita e il suono e il feeling è quello al 99%.
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di StratoPaul [user #56904]
commento del 08/02/2021 ore 09:55:59
Beh che dire, pure a me dispiace che Accordo sia costretta a postare comunque, per motivi di rispetto delle opinioni, finti commenti intelligenti ed espressioni a livello di asilo...ma tant'è...
Rispondi
di Epifun73 [user #26147]
commento del 08/02/2021 ore 10:45:32
come darti torto....il livello è sceso parecchio dopo la diaspora di iscritti.
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di BizBaz [user #48536]
commento del 08/02/2021 ore 15:12:51
Ti ringrazio per il preziosissimo contributo, mi hai dato una bella idea. Guarda caso io ho proprio una Squier e una PRS SE: che dici, apro un asilo nido privato?
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di saverio21 [user #20612]
commento del 08/02/2021 ore 18:35:15
mah, capisco quello che dici perchè, pur non essendolo, mi immedesimo nel punto di vista dei "puristi" che, essendo appunto un punto di vista, è rispettabilissimo... però, ogni volta che su Accordo leggo discorsi "troppo da puristi", alzo gli occhi dal monitor del PC e guardo il poster di Brian May che campeggia nel mio studio. Il caro vecchio Brian, nel poster, imbraccia la sua fedele red special che, diciamola tutta senza ipocrisie, è un tozzo di legno con sei corde sopra costruita da due persone (brian e il padre, appunto) che avevano le stesse competenze liuteristiche che io ho nel pilotare lo Space Shuttle, realizzata a tentativi, un po' a casaccio e con l'utilizzo di pezzi trovati a destra e a manca e lavorati in maniera approssimativa (basta leggere il libro in cui May stesso descrive le fasi della costruzione della red special per capirlo)... ebbene, il tozzo di legno con sei corde di cui sopra, che non è certo stata prodotta in un castom shop PRS o Fender o Gibson ma in un garage, negli ultimi 50 anni ha prodotto uno dei suoni più distintivi e imitati della storia (piacciano o non piacciano i Queen, questa è la realtà, con buona pace dei loro detrattori) e allora la domanda che sorge spontanea è una sola: vuoi vedere che tutti questi pipponi mentali che ci facciamo sulla strumentazione da utilizzare, su quali siano le migliori chitarre/ampli o su quali cavetti usare, forse nella produzione del "suono" sono secondari rispetto ad altri fattori???? mettetemi in mano la migliore custom shop che trovate in giro e state pur certi che non riuscirò mai a farla suonare come Brian May, come Clapton, Van Halen, Gilmour, Beck... però poi mettete nelle loro mani un tozzo di legno e restate ad ascoltare, sono sicuro che vi sorprenderanno.........
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di dale [user #2255]
commento del 09/02/2021 ore 15:42:58
Questo è sicuramente vero, ma non è un buon motivo per accontentarsi di chitarre economiche, soprattutto se si può legittimamente prendere modelli ben superiori.
Facendo un parallelismo, nessuno del mio gruppo di amici mtbikers è in grado di portare al limite bici da 5/6k€, eppure abbondano.
Idem moto, macchine fotografiche ecc..

Il fatto è che, escluso il mitico Brian (poi ha suonato con repliche della sua Red che altrimenti non teneva la vita da tour e rischiava di disintegrarsi), sul palco dal medio in su vedo solo chitarre e ampli di pregio.
Sono più belli? Più affidabili? Fanno esprimere meglio l'artista? Io credo di sì.
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di saverio21 [user #20612]
commento del 09/02/2021 ore 16:04:26
guarda, generalmente è come dici tu, ma non è un assioma: ho visto un concerto di jeff back in cui usava due fender blues junior (incredulo ho chiesto al suo tecnico che mi ha risposto: "si, sono identici a quelli che trovi nel negozio sotto casa"), così come George Benson suonare con un Fender Hot Road Deluxe, ottimi ampli alla portata di quasi tutte le tasche, così come ho visto suonare Michael Lee Firkins con una tele messicana ("suona da Dio", così mi ha risposto) e il buon vecchio Massimo Varini utilizza a josa chitarre Eko, che saranno pure controllate e ricontrollate dai migliori liutai che conosce (e di certo ne conosce di bravissimi), ma sono pur sempre Eko che non raggiungono i 1000 euro che se viste dallo stesso liutaio di Varini, con pochi centoni, suonano parimenti divinamente... quindi, rispondendoti: si e no!!!! i professionisti usano strumenti di pregio perchè sicuramente più affidabili, belli e, forse hanno un 10% in più già all'origine (ma non è un assioma: un mio amico ha una Gibson SG Angus Young signature che bestemmia dal primo giorno che ha acquistato e io non posso constatare come quell'esemplare, e sottolineo "quell'esemplare", sia insuonabile anche dopo diversi passaggi dal liutaio) ma tanti, davvero tanti strumenti di 1000-1500 euro, alcuni anche meno, sono strumenti definibili soddisfacenti e "definitivi"... poi, sui punti di vista personali e sulle esperienze, a meno di evidenti cazzate che non ho letto nei commenti a questo articolo, non si può obiettare più di tanto! ;)
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di StratoPaul [user #56904]
commento del 09/02/2021 ore 20:13:46
Il problema non è questo, è ovvio che i professionisti usino i strumenti migliori come del resto un meccanico userà chiavi wurth,beta,berner ,usag e non Parkside del Lidl probabilmente...ma quello che a me lascia perplesso è il senso, o meglio la mancanza di buonsenso e nesso logico del suo discorso. Gretsch presenta 3 chitarre...cosa significa andare a parare su cose che esulano da quel discorso? Secondo, se anche tu pensi che quei strumenti (molti dei quali ormai sfiorano i 1000 euro e cosi schifosi non mi sembra che siano ) facciano pietà, che senso ha parlarne in questi toni? e che senso ha offendere chi li compra? perché di questo si tratta...stai dicendo che uno che compra una Prs Se è una persona infantile! Chi compra una Epiphone è uno stupido! Se a te piacciono le chitarre da 3000 euro in su, va benissimo , piacciono a tutti del resto ma che senso ha denigrare gratuitamente strumenti che poi coprono il 90 per cento degli hobbisti e appassionati e che comunque producono musica?
Se io potessi permettermi una Bmw che senso avrebbe dire..." quella Fiat punto è da pezzenti!!!"???
E' il peggio è che mi pare di capire che il tizio abbia pure una certa età....
Poi dice che gli anni portino saggezza...ma quando!!!
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di dale [user #2255]
commento del 10/02/2021 ore 10:02:59
Ma assolutamente hai ragione, non bisogna mai offendere il prossimo, soprattutto marcando differenze economiche.
Con me poi sfondi una porta aperta, perché al di là del mio parco chitarre di tutto rispetto (accumulato però in 25 anni di miei risparmi) io sono un umile impiegato.

Se posso però dire la mia sul commento incriminato non credo che Paolo giudichi stupidi o infantili chi compra imitazioni o sottomarche.
Ma solo il fatto che queste chitarre vogliono dare l'idea di quel modello iconico di riferimento, ma ciò avviene solo nell'estetica.
Cosa di cui peraltro anche io sono convinto.
E credo che sia anche giusto vista la differenza di prezzo.
Anche se l'espressione "finte Gretsch per finti chitarristi taroccati" è assai infelice, anche perché nelle mani giuste, pure quelle sottomarche potrebbero umiliare il collezionista di turno.

Vabbè dai non facciamoci troppe paranoie.
Buona giornata e buone suonate a tutti.
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di dale [user #2255]
commento del 10/02/2021 ore 10:51:50
Mi auto cito e dico che

Ma solo il fatto che queste chitarre vogliono dare l'idea di quel modello iconico di riferimento, ma ciò avviene solo nell'estetica.


Avviene solo nell'estetica per un occhio molto poco allenato.
Non parliamo poi di suono.

Saluti a tutti
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di zattoloemo [user #34496]
commento del 09/02/2021 ore 15:49:50
Purtroppo non tutti sono ricchi e benestanti nel pianeta terra da potersi permettere uno strumento da 2000 euro, soprattutto se si ha una famiglia e un lavoro non troppo sicuro. Questi commenti lasciano un po' di amaro per la mancanza di sensibilità.
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di edgar587 [user #15315]
commento del 10/02/2021 ore 08:35:18
Uno dei turnisti del grande Pino Mango portava una epiphone sul palco e nei video. Nei video!
Ma non mi pare il caso di far scoppiare una diatriba. L'utente ha un curriculum lunghissimo di commenti da boomer viziato e pedante, su questo forum, che però sono riusciti sempre a passare inosservati, in qualche modo.
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