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Da Nashville a Perugia: restauro di una Telecaster del 1952
Da Nashville a Perugia: restauro di una Telecaster del 1952
di [user #36147] - pubblicato il

Una splendida Fender Telecaster Blackguard del 1952 - serial number 4953 - è la molla per far partire un progetto di restauro di gruppo. Ecco la sua storia.
Vi raccontiamo, grazie a una chitarra straordinaria, quella che è stata la nascita di un progetto corale che ha coinvolto alcuni artigiani italiani con l’obiettivo di creare un polo dedicato al restauro d’eccellenza per gli strumenti d’epoca.

Nel corso degli anni, grazie alla mia passione prima, e lavoro poi, ho avuto il piacere di conoscere moltissimi artigiani liutai, italiani e non.
In questo continuo percorso di collaborazione e interscambio mi sono reso conto che quando si parla di liuteria, sia essa classica o moderna, ci troviamo a trattare di un mondo dalle mille sfaccettaure, tali per cui il mestiere del liutaio diventa per necessità estremamente specializzato.

Anche se esistono ottimi liutai poliedrici, ho imparato ad apprezzare col tempo quelli che, di fronte a certe lavorazioni specifiche per le quali non si sentivano all'altezza, preferivano consigliarti un loro collega perché più ferrato sull'argomento specifico.

Pertanto, quando mi veniva rivolta la fatidica domanda “a quale liutaio dovrei rivolgermi?”, ho sempre cercato di indirizzare clienti e amici non solo verso quel professionista a loro “più vicino” in mero senso geografico, ma piuttosto verso quello più esperto in un certo tipo di lavorazione o restauro. Per la nostra chitarra è sempre ideale investire in qualità piuttosto che rivolgerci a chi ci offre il prezzo più basso. Certi danni sugli strumenti, causati da imperizia o fretta, non sono più riparabili e inficiano a volte in maniera irrimediabile anche sul valore dello strumento.

Da Nashville a Perugia: restauro di una Telecaster del 1952

Lavorando con gli strumenti d’epoca infatti, le richieste dei clienti sono spesso complesse.
Nella maggior parte dei casi la volontà di salvaguardare l’originalità dello strumento, unita alla contestuale necessità di renderlo nuovamente utilizzabile al 100% del suo potenziale, comporta lavorazioni complesse, per le quali la scelta dell’artigiano può rivelarsi decisiva.
 
A questo fine ho pensato di formare una squadra di professionisti, il “Tone Team Restore Department”, composto di alcuni Maestri Liutai, che si è unito nella ricerca e nello studio degli strumenti d’epoca, al fine di poter offrire ai clienti il miglior servizio di restauro possibile, condividendo tecniche, ricerche ed esperienze per una crescita comune.

Da Nashville a... Perugia
Di seguito presentiamo il restauro di una Fender Telecaster del 1952 trovata a Nashville dalla famiglia del proprietario originale, un musicista country western che la ha suonata per anni e che, come accadeva spesso negli anni ’70, a un certo punto ha deciso di sverniciare la finitura per un effetto natural che mettesse in risalto le venature del body in frassino.

Da Nashville a Perugia: restauro di una Telecaster del 1952

Un nostro cliente, dopo averla acquistata, ci ha chiesto di curare il restauro. Così abbiamo di buon grado affrontato la sfida.

Il “primo atto” di qualsiasi intervento di restauro è quello di analizzare le condizioni di suonabilità dello strumento e verificarne l’originalità di tutte le parti. Sarà poi il proprietario a decidere se investire nel solo ripristino della funzionalità o se andare a reperire anche quelle parti eventualmente mancanti.
 
La chitarra appena arrivata si presentava in buone condizioni generali, completa di tutte le parti originali e anche della rara “bulwin case” dell’epoca, anche se il body (in splendida tavola unica) sverniciato e lasciato a legno grezzo aveva senza dubbio vissuto giorni migliori.
I tasti erano ormai molto consumati e il manico, in splendido acero birdseye, conservava la verniciatura originale seppur mancante della decal, della quale rimaneva solo “l’impronta” visibile in controluce.

Da Nashville a Perugia: restauro di una Telecaster del 1952

La chitarra a questo punto è partita alla volta di Perugia, perché del restauro vero e proprio si è occupato il nostro Maestro Liutaio Matteo Rufini.

La problematica più evidente nel voler ripristinare il colore Blonde semitrasparente originale era quella di poter ripulire il grain al meglio, e Matteo ha così accuratamente trattato il body al fine di rimuovere dalle venature tutti i residui di sporco accumulatisi negli anni, senza però modificare spessori e forme originali. All’interno delle cavità era ancora presente parte del colore originale, che è stato preso come campione per poi applicare la verniciatura Blonde rispettando materiali e procedure dell’epoca.

Da Nashville a Perugia: restauro di una Telecaster del 1952

Il refret degli strumenti Fender in acero è sempre delicato in quanto, se non si procede con la dovuta attenzione e con il giusto approccio, il rischio di rovinare la vernice della tastiera è elevato. Figuriamoci con una Telecaster del dicembre del 1952!
Matteo ha proceduto con la dovuta cautela e ha installato i nuovi tasti senza toccare la verniciatura originale.

Da Nashville a Perugia: restauro di una Telecaster del 1952

La chitarra, una volta ultimati i lavori di restauro, è letteralmente rinata e non solo nel look.
Grazie al refret e alla pulizia dell’hardware, in particolare meccaniche e sellette del ponte, si è potuto regolare l’action al meglio, e lo strumento suona davvero in maniera eccezionale. Il circuito è stato ripristinato all'originale "dark circuit" che nel dicembre del 1952 prevedeva il suono filtrato del neck pickup in posizione 1, poi il suono del neck pickup con regolazione di tono in posizione centrale, mentre in posizione 3 il suono del pickup al ponte con regolazione di tono.

Da Nashville a Perugia: restauro di una Telecaster del 1952

Questo circuito sembra mancare della mitica posizione di neck & bridge accoppiati, in realtà il selettore della tele funziona proprio come quello delle vecchie Stratocaster per cui, se lo si porta tra la posizione 2 e 3, otteniamo anche con questo vecchio "dark circuit" la classica posizione della Telecaster che tutti oggi usiamo.

Da Nashville a Perugia: restauro di una Telecaster del 1952

Nonostante il body sia in tavola unica di frassino, è leggerissimo e perfettamente bilanciato con il bellissimo manico in acero birdseye.
I pickup originali danno voce degna a una chitarra che già da spenta dice la sua, veramente uno strumento con i fiocchi!
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di MM [user #34535]
commento del 16/06/2021 ore 16:25:41
Mamma mia... che meraviglia di chitarra...
Spettacolare.
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 16/06/2021 ore 16:33:32
grazie!!! è davvero incredibile, Matteo è impazzito per lo shape del manico, che pur essendo di sezione estremamente "generosa" è comodissimo, smussato nei punti giusti....spettacolare è davvero la parola giusta !!
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di MM [user #34535]
commento del 16/06/2021 ore 16:43:
Ci credo, si intuisce a occhio lo shape del manico.
Dei legni di bellezza rara.
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di BizBaz [user #48536]
commento del 16/06/2021 ore 17:26:5
Chitarra splendida e ottimo lavoro!
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 16/06/2021 ore 17:29:35
Grazie mille!!! Matteo è veramente un artigiano fantastico !
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di Makita [user #52630]
commento del 16/06/2021 ore 19:58:
Conosco personalmente Matteo e non posso che fargli i miei complimenti!
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 16/06/2021 ore 21:04:34
Eccezionale sia come persona che come Liutaio !
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di pelgas [user #50313]
commento del 16/06/2021 ore 21:22:07
Dalla a un principiante e dopo un anno ti diventa già bravo!! 🤣
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 16/06/2021 ore 21:26:13
eheh di sicuro se non ti viene voglia di suonare con una chitarra così....allora non ci sono speranze!!!
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di Cliath [user #196]
commento del 17/06/2021 ore 10:07:41
Tutto bellissimo, cosa si può aggiungere....
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 17/06/2021 ore 11:03:27
Grazie mille!!!
Rispondi
di TOX [user #41333]
commento del 17/06/2021 ore 10:45:51
Che meraviglia! Grazie per aver condiviso questa esperienza. Vedo con piacere che anche in Italia abbiamo degli artigiani di notevole bravura e preparatissimi. Complimenti!
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 17/06/2021 ore 11:04:18
Grazie a te davvero! Si, abbiamo degli artigiani fenomenali e pian piano andremo raccontando di cosa sono capaci! a volte "l'america" è sotto casa!
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di NICKY [user #46392]
commento del 17/06/2021 ore 11:24:12
Amo questo approccio divino e universale verso le "chitarre" 50s e 60s!
permettetemi la domanda, ma la Decal da dove proviene?
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 17/06/2021 ore 11:33:11
La decal è stata richiesta alla Fender (c'è una procedura da seguire inviando il numero seriale e foto della chitarra) e ci è stata fornita dal proprietario !
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di AlexEP [user #35862]
commento del 18/06/2021 ore 11:49:25
Sbav.......
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 18/06/2021 ore 22:00:
Grazie Alex !
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 18/06/2021 ore 16:55:07
Bellissima e non ci sarebbe altro da dire. Solo una curiosità: posto che non si tratta più di uno strumento originale, in ogni caso acquistato per essere suonato, perché a quel punto non dotarlo di un più comodo selettore a quattro posizioni?
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 18/06/2021 ore 17:31:24
Guarda, in realtà lo strumento rimane eccome originale, il manico conserva ancora tutta la vernice dell'epoca. Si possono suonare tutte, anche quelle originali, ovviamente con le dovute attenzioni. Il selettore a quattro è un bello sfizio che si può sempre installare, ma il proprietario voleva mantenere la configrazione dell'epoca!
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di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 18/06/2021 ore 18:21:58
Molto bella e gran bel lavoro quello fatto per riportare lo strumento alle sue caratteristiche originali, un paio di domande di natura tecnica: 1) ho letto che anticamente Fender inseriva i tasti negli slot di lato anziche' dall'alto come fanno tutti: e' stato cosi anche per questa signora?
2) la nuova decal e' stata posizionata dove c'era la vecchia e poi coperta con la nitro trasparente o e' stata carteggiata l'area dedicata e poi riverniciata?
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 18/06/2021 ore 18:24:22
Corretto, erano inseriti di lato! fino al 1970 Fender non copriva le decal con alcuna vernice, per quello si rovinavano! è stata semplicemente fatta scivolare dove stava l'originale, sono water-slide, serigrafie all'acqua!
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di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 18/06/2021 ore 21:48:42
grazie
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di 5maggio2001 [user #36501]
commento del 21/06/2021 ore 09:18:06
certo che il manico occhiolinato alla danny gatton è una figata pazzesca!
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di CescosCorner [user #36147]
commento del 21/06/2021 ore 09:35:42
eh si, ne hanno fatti pochi con questi legni, tra 52 e 54, come racconta Forrest White nel suo libro, "Fender, the inside story", li tenevano da parte per artisti o per strumenti da mostrare a negozi o fiere!
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