X-Space, X-Vibe, X-Drive e X-Time sono i quattro stompbox della collezione X-Gear, la prima serie di effetti a pedale firmata IK Multimedia nata per trasportare in un formato fisico e pronto per il palco le simulazioni del premiato software di amp modeling AmpliTube.
16 suoni ognuno, tra effetti storici appositamente ridisegnati e algoritmi inediti di riverbero e delay, gli X-Gear rappresentano il ponte tra il mondo virtuale di cui IK Multimedia è oggi uno dei maggiori protagonisti e gli hardware utili dal vivo e negli studi di registrazione, grazie a una serie di accorgimenti strutturali e all’integrazione totale tra veste fisica e controparte computerizzata.
Ognuno dei suoni progettati per i pedali X-Gear riceve infatti un doppione virtuale nella copia di AmpliTube 5 SE inclusa con l’acquisto degli stompbox. L’utente può programmare e utilizzare i suoni sia sulla DAW sia attraverso il pedale, portando con sé i propri effetti preferiti sul palco quanto in sede di recording, in maniera del tutto intercambiabile.
Per i suoi X-Gear, IK ha scelto hardware di alto livello, con convertitori a 24 bit per 192kHz dal range dinamico di 123dB e con un rapporto segnale-rumore presentato come “di qualità audiofila”.
Il segnale digitale promette una resa cristallina, ma i progettisti scelgono comunque di tenere separati i segnali dry e wet, lasciando che quello diretto dello strumento passi dritto all’uscita in analogico, senza alcuna conversione.
Accomunati da un’interfaccia improntata all’uso e alla navigazione tra preset, i quattro modelli offrono 50 patch di fabbrica e 300 slot per crearne di proprie.
Tutti dispongono di tre footswitch per navigare tra le memorie e, nei modelli di modulazione e delay, per il tap tempo.
Per maggiore flessibilità, l’utente può scegliere se far lavorare i pulsanti come true bypass o in modalità Soft, cioè con buffer attivo anche quando gli algoritmi non sono chiamati in causa.
Prodotti del genere non possono prescindere da una particolare cura per il controllo dei parametri e per la programmabilità dell’insieme, così gli X-Gear ricevono prese MIDI e pedale d’espressione, insieme con una USB per la programmazione attraverso un computer, per integrare l’effetto con la versione software di AmpliTube e per registrare in diretta trasformando lo stompbox in un’interfaccia audio.
Anche sul palco, il musicista può sfruttare gli X-Gear in diretta in un impianto audio o in una cassa attiva, utilizzando l’uscita con simulazione di cabinet e i cinque Impulse Response inclusi.
X-Space è il riverbero del gruppo.
Permette la personalizzazione dei suoni mediante parametri di Time, Pre-Delay, Color, Mod e Mix, e tra gli algoritmi conta due tipi di Shimmer, Hall, Room, Chamber, Church, Plate, Spring, Swell, Gate, Reverse, Early Ref, Extreme, Ethereal, Bloom e Magnetic.
Le modulazioni dell’X-Vibe possono essere regolate in Speed e Depth, per poi vedersi scolpite attraverso un equalizzazione a tre bande.
I suoni comprendono tre tipi di Chorus, 60 Vibe, tre Phaser, Fox, Stone, Electric, Doubler, Metallic, Rotary, Tremolo, Step Slicer e Step Filter.
X-Drive racchiude overdrive e distorsori, con un’interfaccia vicina a quella di un amplificatore che consiste in Drive, Volume ed equalizzazione a tre bande.
Per lui, rispondono all’appello gli algoritmi Modern, Metal, Monarch, Cat, Orange, Yellow, Green, Diode, Blue, Booster, H-Boost, Crush, Octofuzz, Purple, Fuzzace e Big-Fuzz.
Concludono la lista i delay dell’X-Time, una nutrita collezione di ritardi più e meno convenzionali da gestire con i classici potenziometri di Time, Feedback, Filter, Mod e Mix.
I suoni previsti puntano a coprire una varietà di esigenze, dalle simulazioni degli echo vecchio stile ai più aggressivi effetti basati su modulazioni stereofoniche e pitch shifting: VTG Tape, Mod Tape, Analog, Digital, Ping Pong, Pattern, Dual, Reverse, Rev Pong, Swell, Duck, Pitch, Harm, Dirty, Slapback e Arctic.
IK Multimedia non è certo la prima a decidere di dare forma fisica a una serie di algoritmi già apprezzati dal pubblico in una fortunata serie di software. Pensiamo alla collezione di stompbox BIAS di Positive Grid, . Tuttavia le nuove possibilità di controllo, l’hardware di riguardo e la flessibilità promessa rendono particolarmente accattivanti, e di sicuro meritevoli di un approfondimento non appena sarà possibile metterci sopra le mani. |