di redazione [user #116] - pubblicato il 24 febbraio 2022 ore 13:10
Carl Martin resta fedele all’analogico per regalare ai chitarristi un simulatore di amplificatore e di cabinet che può accompagnare l’ampli, sostituirlo dal vivo o rappresentare il centro di un home studio.
Il digitale avanza inesorabile, ma gli irriducibili dell’analogico dimostrano di saper stare al passo con soluzioni originali, versatili e dall’approccio moderno, senza cedere alle lusinghe dei bit e degli algoritmi.
Carl Martin punta dritto alla categoria più presa di mira dall’avanzamento tecnologico per dimostrare che i circuiti tradizionali e i tubi sotto vuoto hanno ancora tanto da dire in merito: nasce l’Ampster, simulatore di amplificatore e cabinet che sfrutta una valvola interna per ricreare una risposta calda e reattiva al tocco, sulla scia di una classica testata valvolare.
Disegnato per muoversi tra suoni puliti quanto per overdrive consistenti, l’Ampster è modellato con un evidente stampo britannico di fondo e mette a disposizione del musicista un pannello dei comandi completo, paragonabile a quello di un amplificatore vecchio stampo. Si trovano quindi controlli separati per il gain e per il volume master, insieme con un’equalizzazione a tre bande e un controllo di Presence. Sul dorso dello stompbox, è inoltre presente uno switch Voicing per dosare la risposta sulle basse frequenze secondo i gusti e le necessità del caso.
L’Ampster nasce con l’idea di fare da preamplificatore tradizionale in pedaliera per colorare il proprio sono di partenza, fungere da overdrive o rappresentare un centro di controllo per la registrazione in diretta fino a sostituire del tutto la presenza di un amplificatore anche sul palco grazie alla possibilità di collegarsi dritto al mixer.
Così la connettività è avanzata e i footswitch permettono di gestire le principali funzioni anche sul palco.
I due switch in basso controllano le attività di Mute e Cabinet, il primo per silenziare l’uscita e il secondo per commutare tra le diverse simulazioni di cassa a disposizione, che comprendono una open back con due altoparlanti da 12 pollici e una closed back con quattro coni da 12 pollici.
Sul dorso sono presenti l’ingresso jack per lo strumento e un’uscita Link per entrare in un amplificatore e sfruttare l’Ampster come un normale overdrive o preamplificatore a pedale.
Seguono le prese di send e return per porre effetti esterni a valle dello stadio di saturazione e un ingresso Remote per comandare l’Ampster da un controller esterno.
Completa la dotazione un’uscita DI bilanciata per entrare in un mixer o un’interfaccia audio, corredata di switch per il Ground Lift.
L’Ampster intende racchiudere in uno chassis a misura di pedaliera un dispositivo completo e flessibile, che può accompagnare un amplificatore sul palco o prenderne il posto, contando sulla cura per il suono e per le distorsioni che ha reso famosa Carl Martin tra i cultori del tono analogico. Sul sito ufficiale, è possibile vedere lo stompbox a questo link, mentre in Italia l’Ampster sarà disponibile con la distribuzione di Gold Music.