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Luca Mantovanelli, nuova chitarra sul palco di Eros Ramazzotti
Luca Mantovanelli, nuova chitarra sul palco di Eros Ramazzotti
di [user #17404] - pubblicato il

Luca Mantovanelli, sei corde tra le più agguerrite e apprezzate a livello internazionale in ambito shred e fusion, è il nuovo chitarrista nella band che accompagnerà Eros Ramazzotti nel tour mondiale di "Battito Infinito"
Abbiamo incontrato Luca per farci raccontare i retroscena di questa storia che, diciamolo, è una bella storia.
Perchè travalica le divisioni spesso così stoltamente rigide tra generi musicali e dimostra che quando la musica è fatta con passione, cura certosina, tecnica vera e ricerca, arriva ovunque. Anche alle orecchie e al cuore di una star mondiale del pop come Eros Ramazzotti che - chitarrista pregevole, innamorato dei chitarristi - ha voluto Luca nella sua band ad affiancare un altro chitarrista eccezionale, Giorgio Secco.

Come sei entrato in contatto con Eros Ramazzotti?
Eros ha iniziato a seguirmi sui social tra la fine del 2017 e l'inizio 2018; mi scrisse complimentandosi per quello che facevo e, da lì, siamo rimasti in contatto. Dopo qualche anno, mi ha fatto contattare da Luca Scarpa, il suo direttore musicale e pianista. Mi hanno "provinato" con esito positivo e così, mi sono ritrovato in questa mega band!
 
Luca Mantovanelli, nuova chitarra sul palco di Eros Ramazzotti

Tu sei un riferimento della chitarra moderna, il tuo fraseggio in ambito shred fusion tra i più evoluti in circolazione. Ma il pop richiede una sensibilità e un'attenzione
sonora e d'intenzione completamente diversa...

Molti credono che il pop sia un genere facile. Ma ti dico la verità: per me è molto più semplice improvvisare su "Giant Steps" che suonare pop! Come appunto dicevi, ho dovuto entrare in un'ottica di suoni e pronuncia totalmente differenti da quelle che pranico nella mia attività come solista. E non è stato affatto semplice!
Per questo, non smetterò mai di ringraziare Eros e Luca che mi stanno facendo crescere musicalmente e chitarristicamente in questo ambito stilistico. Inoltre, mi stanno aiutando tantissimo in questa transizione sonora Carlo Pierini e Domenico d'Alessandro: mi stanno aprendo un mondo!​

Dividi il lavoro chitarristico con un gigante come Giorgio Secco. Come ti trovi con lui?
Giorgio Secco è uno dei migliori chitarristi del panorama internazionale, nonché una persona straordinaria. Da Giorgio c'è solo da imparare: da quando parla a quando suona. Mi reputo estremamente fortunato a lavorare con lui e sto cercando di imparare il più possibile.

Come vi dividete le parti?
Entrambi abbiamo sia parti solistiche, sia parti di semplice accompagnamento. Tutto quello che suoniamo si incastra sempre alla perfezione  grazie alla guida e direzione musicale di Luca Scarpa.

Luca Mantovanelli, nuova chitarra sul palco di Eros Ramazzotti

Che chitarre ti sei portato in tour?
Ho una Ibanez AZ custom shop sss che, per esigenze di repertorio, è accordata in Eb. Poi una AZ 2402, una Fender Strato custom shop, una Godin Multiac ed una Taylor acustica. 

È richiesta molta effettistica?
Sì, infatti sto usando uno switcher midi ES5 della Boss. In pedaliera ho distorsore e overdrive della Jackson audio, un delay Dark Sun della Seymour Duncan, modulazione MD500 della Boss e un altro overdrive della Laney. Poi ho altri pedali aggiunti in post, come un booster ed un noise gate di cui, però, non ricordo il nome. La pedaliera è stata cablata egregiamente da Lab Audio Technology.

eros ramazzotti intervista luca mantovanelli
Link utili
Il profilo Instagram di Luca Mantovanelli
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di claude77 [user #35724]
commento del 05/10/2022 ore 14:03:03
Il pezzo funk-fusion dei Foo Fighters è davvero clamoroso.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 05/10/2022 ore 14:08:1
La differenza fra suonare gratis e suonare per mestiere sono i piccoli dettagli
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 05/10/2022 ore 14:28:1
La differenza la fa:
- avere talento e non averlo;
- farsi il mazzo a studiare e suonare, e non farlo;
- essere umili, e non esserlo.
.... "piccoli dettagli".
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di Shoreline [user #20926]
commento del 05/10/2022 ore 14:53:24
Il pezzo funk-fusion dei Foo Fighters è davvero una madonna in chiesa.
Rispondi
di dariothery [user #12896]
commento del 05/10/2022 ore 15:45:34
Luca oltre ad essere una chitarrista di talento è anche una bravissima persona, il che fa la differenza anche a livello professionale
Rispondi
di sciani [user #3555]
commento del 06/10/2022 ore 09:19:27
Niente kemper! strano!
Rispondi
di elguitarron [user #8109]
commento del 06/10/2022 ore 10:05:17
Per la verità nell'articolo non viene menzionato nessun modeler o amplificatore, comunque è un endorser DV Mark.
Rispondi
di sciani [user #3555]
commento del 06/10/2022 ore 10:15:58
Lo so, ma quello che mi fa strano è il prediligere ancora pedalini vari in un contesto dove si richiede flessibilità e varietà di suoni. Sarebbe stato più conveniente usare un kemper ma molto probabilmente Luca preferisce avere sotto le dita una sensazione analogica e non prettamente digitale.
Rispondi
di elguitarron [user #8109]
commento del 06/10/2022 ore 10:55:25
Probabilmente. Poi, a quei livelli lì non so se la produzione ti chiede di usare quello o quell'altro o se ti dà libertà di scelta; in ogni caso, c'è chi gli smonta e gli rimonta...;)
Rispondi
di sciani [user #3555]
commento del 06/10/2022 ore 11:16:15
E questo è il sogno di tutti!
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 06/10/2022 ore 11:20:38
Flessibilità e varietà sono richieste per molteplici collaborazioni, se lavora con un solo artista evidentemente gli bastano due overdrive ed un distorsore di base. Inoltre anche chi usa il Kemper andando in tour con un artista solo, dichiara di farlo per motivi di peso e spazio, non tanto perchè gli servano 200 suoni.
Ciao
Rispondi
di dariothery [user #12896]
commento del 07/10/2022 ore 11:33:07
non dimentichiamoci che l'originale è sempre meglio della copia kemperata
Rispondi
di antsonc [user #13494]
commento del 06/10/2022 ore 09:33:09
Molto bello il suo album "Multiversum"
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di Lespo [user #18097]
commento del 06/10/2022 ore 09:58:32
Apro io il Flame:
Ogni volta che guardo un video di un turnista mi sorge sempre lo stesso pensiero:
Peccato che poi ragazzi talentosi, super preparati, con un gran gusto in Italia per lavorare debbano suonare quella roba.

Rispondi
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 06/10/2022 ore 10:52:14
Ciao Lespo,
non è un flame ma forse un commento un po' superficiale: "quella roba" alimenta un tour mondiale perché in tutto il mondo piace a così tante persone da giustificare spettali così importanti e di qualità. Palchi dove la musica suonata bene e da ottimi musicisti sopravvive. Se poi leggi l'intervista, è lo stesso Luca raccontare che il Pop ha difficoltà, esigenze, complessità esecutive come qualunque altro genere. Difficoltà per le quali lo stesso Luca (che è un Alieno) dice di starsi impegnando molto. Semmai io trovo entusiasmante che un re del Pop come Ramazzotti, anziché convocare il solito turnista stereotipato, si sia scovato un giovane e nuovo prodigio della sei corde per portare nel suo show energia e timbri diversi!
Rispondi
di elguitarron [user #8109]
commento del 06/10/2022 ore 11:04:22
Senza contare che per Eros ha suonato anche un certo Steve Vai...
Rispondi
di Lespo [user #18097]
commento del 06/10/2022 ore 11:45:01
Scusa ma sono in disaccordo, pacatamente ma in disaccordo.
Premetto che i turnisti in quanto lavoratori sono degni del massimo rispetto possibile.
Con questo principio non esiste musica brutta, tutti i progetti a da un certo livello in poi sono eseguiti da professionisti molto preparati.
Per salire sul palco di tutto il pop Sanremese devi essere un chitarrista, batterista, bassista ecc.ecc. straordinaro.
Il fatto che ci siano arrangiamenti complessi e parti molto complicate da suonare (cosa che non metto assolutamente in dubbio) è un'aggravante.
Pensa se la cosa la trasferissimo in architettura, davanti ad un palazzo molto brutto non cercheresti di salvarlo dicendo: guarda realizzarlo è stato complicatissimo.
Non metto in dubbio la competenza degli strumentisti, ma facevo una riflessione se vuoi un po' amara di un ragazzo che evidentemente ha doti e costanza per metterle a frutto per finire a cantare con un campione di banalità dalla vocalità fastidiosa.
Poi il tour mondiale è figlio del successo che segue regole che hanno poco a che fare con il valore artistico, perché se no il Gigi D'Alessio è meglio di De Andrè.
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di spillo91 [user #17528]
commento del 06/10/2022 ore 12:25:41
Guarda, io onestamente preferisco ascoltare qualche vecchia canzone di ramazzotti piuttosto che l'ennesimo shredder che fa scale a tutta velocità su e giù per la tastiera. C'è anche chi preferisce il contrario: in ogni caso, non penso che un tipo di musica sia giudicabile "migliore" di un altro sulla base della difficoltà di esecuzione. Anzi, l'unione delle due cose, capacità tecniche e ispirazione, non possono che fare bene alla musica in generale.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 07/10/2022 ore 10:23:22
Ciao, premesso che va fatta una distinzione tra ciò che è brutto e ciò che non piace, la componente soggettiva è fortissima in musica. Riprendendo la tua ultima frase: per me D'Alessio non porta le scarpe a De Andrè neppure nei suoi sogni più spinti, però ho amici che ritengono il primo piacevole, il secondo una palla tremenda. Certamente il successo non è sinonimo di qualità, ma milioni di dischi venduti che si accompagnao a 40 anni di carriera indicano che un artista un seguito consistente lo ha. Poi che non piaccia la sua musica a tutti va benissimo. Non ne farei neppur eun discorso di complessità o di tecnica, ma solo di gusti.
Ciao
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di marcoecami [user #54447]
commento del 06/10/2022 ore 11:03:52
Ramazzotti non mi piace né come cantante né come "autore". Però piace a tante persone. Di positivo c'è che si circonda sempre di grandi arrangiatori e musicisti (può farlo economicamente) che qualcosa di bello riescono a "tirarlo fuori". È molto difficile far sentire la chitarra nella musica pop attuale, quindi ci si deve "accontentare"
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 06/10/2022 ore 11:28:43
Ciao Lespo, il tuo commento presuppone un giudizio di valore che non condivido. Certamente ci sono generi in cui la chitarra è più in risalto, ma non per questo suonare pop è una diminutio. Poi i gusti son gusti: alcuni esaltano chitarristi mediocri perchè sanno mettersi a servizio della band, altri addirittura non sopportano i guitar heroes, il mondo è bello perchè vario.
Inoltre trascuri che "suonare quella roba" dà al nostro l'opportunità per suonare anche altro che, forse, non gli permetterebbe di mantenersi. Il che non è colpa di nessuno: le mode influenzano anche la musica.
Ciao
Rispondi
di MassimilianoS [user #38898]
commento del 06/10/2022 ore 16:01:49
Nuno Bettencourt, che suona con Rihanna, non mi pare sia italiano.
Rispondi
di Involt [user #51206]
commento del 28/10/2022 ore 13:06:48
E' qualcosa che é sempre esistito, praticamente in tutte le attività umane che richiedono talento ed abilità, ma hanno degli aspetti che si rivolge ad una massa con diversi parametri di giudizio.
Keplero, per poter campare dignitosamente, era costretto a redigere oroscopi.

Ci sono pittori bravissimi tecnicamente, che sono in grado di riprodurre su tela praticamente qualunque cosa con qualsiasi stile; mentre d'altra parte Van Gogh o Modigliani non é che avessero tutta 'sta gran tecnica.

Io credo che il problema stia nell'identificare due aspetti che invece sono affatto distinti, e ciè il considerare alla stessa stregua l'artista e l'artigiano.

La massa apprezza l'abilità se questa é funzionale ai suoi gusti. L'artigiano può avere tanta abilità che mette "al servizio" della massa; l'artista magari é meno abile, ma crea essenzialmente per sé stesso, perché ESPRIME SE' STESSO. Se poi tale espressione inconterà i favori della massa, l'artista sarà ricco e felice, svolgendo un'attività che gli dà grandi introiti e realizzandosi pienamente al contempo.

Ma se nel "sé stesso" che egli esprime la massa non si riconosce, allora per vivere dovrà fare qualcos'altro, nel quale la massa si riconosce, ma é lui stesso a non riconoscersi in essa. E per fare questo "qualcos'altro" sarà tanto più ricercato quanto più é abile nel riprodurre ciò che la massa vuole.

Il genere nel quale Luca Mantovanelli si realizza non é molto diffuso, non é molto ascoltato, non é molto compreso; di contro richiede una grande abilità. Quella stessa abilità che gli viene richiesta per eseguire benissimo ciò che piace alla massa. In realtà sono due personaggi assolutamente diversi; siamo noi che li vediamo come un unico "Luca Mantovanelli". Che poi chiunque possa trovare una soddisfazione personale ANCHE nel realizzare qualcosa di pregevole dal punto di vista tecnico, é perfettamente compatibile con l'animo umano; solo che lo stesso animo che si compiace rimane fuori dalla realizzazione, a guardarla da spettatore.

Per questo cerco di dire sempre a quei quattro sfaccendati con i quali suono: "ma, alla nostra età, dovremmo pensare a divertirci! Perché fare inutili cover?!? Ormai, a che serve? Ci siamo finalmente liberati dalle catene della necessità di chissà quali ipotetici sviluppi futuri.., cerchiamo di suonare per noi!"
Ma... niente! Spesso l'essere umano deve proprio giungere in punto di morte per comprendere di aver sprecato una vita...

Rispondi
di Lespo [user #18097]
commento del 28/10/2022 ore 23:47:05
Mio caro Involt, ti faccio i miei complimenti, da Ramazzotti a Keplero, non sono ironico, complimenti.
Rispondi
di lollofunky [user #15563]
commento del 06/10/2022 ore 19:38:37
Bravissimo!! Che gran bella soddisfazione !!! Proprio una bella storia !!
Rispondi
di fa [user #4259]
commento del 07/10/2022 ore 07:51:40
Lui è veramente bravo! A quei livelli si suona e si ha a che fare con musicisti eccezionali, oltre ad una produzione artistica di livello. Suoni su palchi enormi e giri il mondo… magari non sarà la sua musica preferita ma avrà sicuramente grandi soddisfazioni! Bravo Luca!
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di blue stoner sound [user #8271]
commento del 07/10/2022 ore 08:14:37
Grandissimo!!! complimenti, lo seguo da tempo ed e' davvero formidabile . C'è da dire che suonare in quel contesto,in un tour mondiale di quel tipo, con quelle dinamiche, non potrà che accrescere la sua visione di musicista e sarà sicuramente un ottimo bagaglio per lui. Ha fatto bene Ramazzotti a prenderselo con se e spero che lui possa sfruttare al meglio questa occasione. in bocca al lupo
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