| advertorial di redazione [user #116] - pubblicato il 04 ottobre 2022 ore 16:30
Lo scorso anno a SHG ha debuttato Plick The Pick, una nuova linea di plettri che propone una lista variegata di modelli con caratteristiche piuttosto innovative e con un’attenzione particolare riservata ai bassisti. Marco Martini, ideatore di questo nuovo plettro, è passato a trovarci in studio di registrazione per raccontarci la genesi di questi plettri, descrivendocene le caratteristiche salienti.
In questa video intervista, Marco Martini, racconta l’idea fulminea e la messa in atto pittoresca che ha portato alla creazione del primo prototipo di Plick The Pick. Spiega come, alla base della volontà di creare una nuova tipologia di plettro, ci sia il desiderio di renderne l’utilizzo più confortevole e meno faticoso, grazie ad una presa ergonomica. Altro elemento caratterizzante è la rotazione angolare del profilo, dettaglio ben illustrato nel video, e che consente al plettro di diventare un elemento decisivo nella creazione del suono di un chitarrista, caratterizzante a livello stilistico, quanto l’utilizzo di un pick up o di un effetto piuttosto che un altro.
Questa caratteristica ha permesso a Plick The Pick di progettare una serie differente di modelli di cui ciascuno, ispirandosi al nome di un noto chitarrista, ne sintetizza alcune caratteristiche: Carlos, per esempio è ispirato a Santana; Street a The Edge oppure Eruption, a Eddie Van Halen... fattezze (punta e spessore), materiali e caratteristiche differenti che garantiscono a chi li suona un’impronta diversa di playing e suono. Da chitarrista, Martini è arrivato a concepire questa rosa di plettri, così variegata nelle caratteristiche, perché tante e diversissime sono le esigenze dei chitarristi: c’è il ritmico puro, magari cantante, che più di ogni altra cosa necessità di uno strumming incisivo. Il chitarrista moderno, di estrazione prevalentemente solistica, che cerca un plettro che agevoli fluidità, leggerezza, articolazione e supporti esecuzioni virtuosistiche. Ma c’è anche il chitarrista di estrazione blues che, invece, ha bisogno di impatto e consistenza sonora, attacco e volume. Nell’intervista Martini racconta come il confronto diretto con i tanti chitarristi incontrati nell’ultima edizione di SHG, le loro richieste di consigli, le diverse esigenze a abitudini ascoltate, lo abbiano motivato nella ricerca ed evoluzione di diversi modelli particolari di plettri.
Perché, per Plick The Pick, l’interazione con i musicisti è decisiva: ne sono la prova i modelli creati apposta con per bassisti, progettati in collaborazione con il Andrea Lombardini; un'idea che parte dal presupposto che il playing a plettro sul basso necessiti di attenzioni particolari, tali da non potersi “accontentare” di plettri presi in prestito ai chitarristi. Oppure il plettro per chitarra GR, altro modello signature disegnato assieme a Gianni Rojatti che cercava un plettro che garantisse efficienza su un fraseggio solista moderno (assecondando tecniche miste di plettrata e legato) senza rinunciare alla consistenza e alle dimensioni necessarie per ritmiche rock, punk, reggae...