Con notizie del genere bisogna andare cauti, perché le aspettative sono davvero alte e qualche cuore potrebbe infrangersi: dopo un’interminabile assenza dai cataloghi, sembra che Marshall abbia rimesso in produzione l’overdrive BluesBreaker che ha gettato le basi per prodotti boutique universalmente apprezzati quali Analog Man King Of Tone, JHS Morning Glory e Rockett Pedals 45 Caliber.
L’azienda britannica non ha ancora diffuso comunicati a riguardo, ma le foto che in queste ore fanno il giro dei social parlano chiaro.
Per il settore degli strumenti musicali e nell’immaginario rock in generale, Marshall è un’icona, al punto che la sola dimensione degli amplificatori sembrava andarle stretta e, negli ultimi anni, a rubare la scena sono stati prodotti extra-settore, generalisti e di lifestyle come uno , , , persino un e una collezione di . I chitarristi, messi in secondo piano, si sono sentiti un po’ orfani e non ci è voluto tanto perché si attaccassero alle grandi figure del passato. Tra questi, il BluesBreaker ha vissuto davvero una seconda giovinezza negli ultimi anni, complici la scarsità di pezzi in buono stato sul mercato dell’usato e l’elevazione a status di leggenda per mano di musicisti noti - John Mayer su tutti - e costruttori di cloni in tutto il mondo.
Il BluesBreaker è un overdrive dalla distorsione contenuta, ma con tanta riserva di volume. Spesso è usato come booster, ma regala una voce inconfondibile quando increspa appena il suono o lo si spreme per bene al fine di spingere un amplificatore valvolare in una saturazione dolcissima.
Introdotto nel 1991 sulla scia dell’amplificatore reso celebre da Eric Clapton all’epoca di John Mayall & The Bluesbreakers a metà anni ’60, il pedale BluesBreaker è oggi un oggetto del desiderio, imitato da innumerevoli brand - o usato come base per tantissime creazioni originali - e reperibile sull’usato a prezzi da capogiro.
Per questo il suo ritorno sulle scene fa tanto rumore.
Tutta la storia si snoda sul , musicista e collezionista con un discreto seguito nel settore. Il primo indizio un anno fa: una grafica rimandava in maniera inequivocabile alla livrea del BluesBreaker. Nel post, l’autore taggava personaggi come Josh Scott di JHS Pedals, Brian Wampler, Chris Buck e John Mayer. Tuttavia, .
Ora quella pagina Instagram è tutta un fermento, perché sembra che i primi esemplari di produzione in serie siano arrivati a destinazione. Il BluesBreaker sarebbe tornato davvero, costruito in Inghilterra, non come una serie limitata ma un prodotto da inserire in pianta stabile in catalogo, in tutto e per tutto identico all’originale.
Fin quando il pedale non comparirà occorre andarci coi piedi di piombo. Certo, sarebbe un modo gustoso per rientrare a gamba tesa sotto i riflettori della chitarra elettrica all’alba del 2023. |