Intanto, l'interesse per le chitarre Vintage deve trascendere quello per l'acquistarne una. Quello potrebbe essere il culmine di una passione che si accende e si tramuta in un gesto d'amore esclusivo e - diciamolo - probabilmente anche molto costoso.
Prima di tutto, vedere, ascoltare, toccare e annusare una chitarra Vintage è la possibilità di confrontarsi con oggetti che sono stati gli artefici del suono e delle esecuzioni di dischi decisivi nella storia del rock; bearsi della bellezza di oggetti che, oggi, restano custodi non solo del fascino e delle suggestioni di quegli anni ma anche del timbro e dei colori di quella musica. Perchè una Fender o una Gibson degli anni 50, 60, 70 non è come quella che suonavano Hendrix, gli Stones o Clapton. È la stessa. Una combinazione perfetta di legni, corde e pick up che, più di mezzo secolo fa, era in grado di arginare e assecondare l’impeto musicale di geni e demiurghi del rock. Visionari che hanno suonato cose che restano riferimenti ancora attuali. Standard di suoni che, ancora oggi, si cercano e inseguono, picchi di ispirazione, virtuosismo, espressività inarrivabili per i quali si continua a studiare e ci si affanna tra prove ed esperimenti.
Una chitarra Vintage ha sorpassato decenni, facendosi fieramente portavoce dell'evoluzione di un genere, il rock, che si faceva sempre più ricco, esigente e debordante. Imbracciare una chitarra Vintage è suonare la stessa Stratocaster, Les Paul, Telecaster che - con uguale eleganza, autorevolezza e versatilità - negli anni è passata dalle mani di un blues man a quelle di un rockettaro che, in fraseggi e riff incendiari, ha scatenato le scintille di hard rock, punk, metal.
Chitarre nate tra il blues e il jazz e che poi hanno suonato beat, folk, reggae, progressive, country e sono state di dilettanti, professionisti, rockstar o magari di nessuno: abbandonate in custodie dimenticate in soffitte, negozi, studi di registrazione.
Venire ad una mostra di chitarre Vintage è partecipare al simposio, affollato e variegato, degli appassionati più veraci e preparati di musica rock. Una possibilità per confrontarsi, discutere e riflettere su cos'era e cos'è oggi la musica che amiamo e suoniamo. Al cospetto degli oggetti, opere d'arte meravigliose, che l'hanno inventata. Oggetti, che identici a sé stessi da sempre, hanno interpretano fedelmente il rock e ne hanno ispirano l'evoluzione; oggi come allora.
Inoltre, una mostra di chitarre Vintage è anche l'occasione per tutelare e incentivare la conservazione di questi strumenti, la loro cura attraverso il restauro o altri tipi di intervento.
Quindi, se ami la musica rock e i dischi e gli artisti che l'hanno segnata, sbagli a non interessarti alle chitarre Vintage, alle mostre come Vintage Vault che le accolgono e accorpano in una parata mozzafiato. Perché non è solo una gigantesca boutique per collezionisti o professionisti con esigenze e possibilità enormi. È il punto di riferimento e ispirazione per una comunità di musicisti, appassionati e addetti ai lavori. Dove gli strumenti musicali diventano custodi unici della storia e della tradizione di un genere immenso e totalizzante come il rock.
Per esempio: vi siete mai chiesti una cosa che accomunasse tre Titani della chitarra come Jimmy Page, Peter Frampton o Keith Richards? Una, per esempio, era il fatto di possedere e suonare una Gibson Les Paul “Black Beauty” del 1959.
Il prossimo , ne troverete una da ammirare e ascoltare in azione: un incredibile esemplare originale, identico a quello usato dai magnifici tre.
Solo in prevendita, è possibile .
|