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Joe Bonamassa ed Epiphone insieme per una SG Custom ispirata ai fasti
Joe Bonamassa ed Epiphone insieme per una SG Custom ispirata ai fasti
di [user #62015] - pubblicato il

Il bluesman italoamericano, ben noto ai più per la sua spettacolare collezione di strumenti vintage, ha collaborato ancora una volta con Epiphone per lo sviluppo di uno strumento ispirato a una delle gemme più splendenti che possiede.

Dopo il grande successo della sua ES-335 e, ancora prima, della Les Paul Lazarus, Joe Bonamassa è tornato a collaborare con Gibson per la creazione di una chitarra signature vintage-inspired, questa volta, dall’appeal ancor più unico. Lo strumento utilizzato come base per la produzione Epiphone è una SG Custom del 1963: un pezzo che Bonamassa stesso descrive come unico, rappresentando uno special order dell’epoca.

Nel dettaglio, questa SG Custom e, di conseguenza, la sua versione Epiphone presentano una configurazione triplo humbucker, oltre alla Vibrola in grado di conferirle un aspetto ancor più elegante.

Le principali caratteristiche della SG Custom originale
Qualora non dovesse bastare l’estetica unica di questo strumento a motivarne una versione reissue dal prezzo relativamente competitivo, Joe Bonamassa ha sottolineato le principali ragioni per cui, tra i vari strumenti Gibson presenti nella sua collezione, abbia scelto proprio questa SG del 1963. Oltre alla peculiare configurazione dei pickup – vero stand-out nella collezione del chitarrista – lo strumento presenta un ottimo manico, con un attacco al corpo ottimizzato per rendere più confortevole l'accesso agli ultimi tasti.

Anche la finitura è interessante. Si tratta, infatti, di un Dark Cherry, davvero singolare sulle SG Custom. Generalmente, questi strumenti venivano verniciati in bianco su hardware dorato, ma evidentemente non fu questo il caso. L’ultima feature unica della SG Custom del 1963 è la circuitazione, in cui il pickup centrale e quello al manico sono collegati in fase, migliorandone la resa sonora e l’esperienza d’uso.

Joe Bonamassa ed Epiphone insieme per una SG Custom ispirata ai fasti

I dettagli sulla Epiphone Vintage Inspired SG Custom di Joe Bonamassa
L’ultima signature di Joe Bonamassa riprende gli aspetti migliori della Gibson SG originale a cui si ispira , impreziosendola con alcuni dettagli high-end. Innanzitutto, l’hardware è composto da meccaniche Kluson fedeli all’originale, oltre alla Vibrola Maestro marchiata Epiphone. Inoltre, l’impianto è composto da potenziometri CTS, condensatori Mallory e un ingresso jack Switchcraft.

Trattandosi di un modello Epiphone, sussistono dei compromessi. I pickup, per esempio, sono dei ProBucker 2 per quanto riguarda la posizione al manico e quella centrale e un ProBucker 3 al ponte. Sono stati installati, inoltre, un capotasto Graph Tech e sellette in nylon su ponte Tune-O-Matic. Nonostante sia stata sviluppata in collaborazione con Joe Bonamassa, partendo da una chitarra appartenente alla sua collezione, questa Epiphone SG Custom 1963 non arreca la sua firma da nessuna parte. Si tratta, certamente, di uno strumento dal carattere particolare, soprattutto viste alcune specifiche come la giuntura corpo/manico.

A risentire della ricercatezza di questa chitarra, è sicuramente il prezzo. La qualità notevolmente più elevata rispetto alle produzioni usuali Epiphone rende anche il costo dello strumento diverso da quello a cui il marchio ha abituato i chitarristi. Questa SG, infatti, arriva a toccare i 1500 euro da listino. Non è dato sapere se si tratti o meno di un futuro classico, ma chi è sul mercato per una SG potrebbe prendere in considerazione di investire in un esemplare con una storia affascinante alle spalle e degli improvement significativi rispetto alla formula classica, scendendo a patti con il nome sulla paletta in rapporto alla cifra richiesta.
epiphone gibson sg
Link utili
Epiphone SG Custom 1963 Bonamassa
Epiphone Lazarus

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di claude77 [user #35724]
commento del 02/10/2023 ore 19:27:23
Tutti strumenti bellissimi e di qualità ad un prezzo, a mio avviso, calibrato con quello che offrono. Detto questo, mi pare che un pò stanno cavalcando sta scia di Bonamassa e tutte le sue chitarre ,e alla fine ogni scusa è buona per tirare fuori una replica, limited edition e quant'altro. Vabbè se le vendono hanno ragione rotto, ma un pò a me ha scocciato.
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di fab-for [user #62742]
commento del 02/10/2023 ore 20:23:37
condivido tutto, punteggiatura compresa.
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di Big Muffin [user #63938]
commento del 03/10/2023 ore 23:09:24
D'accordo pienamente.
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di zabu [user #2321]
commento del 03/10/2023 ore 03:49:3
Non condivido la politica di marketing della Gisbon rispetto al marchio Epiphone. Nei primi anni '2000 c'era la bellissima serie Epiphone Elitist prodotta in Giappone, che offriva strumenti di qualità (pickups USA, legni di qualità) ad un prezzo certamente non economico, ma comunque minore rispetto alle controparti Gibson. Ora invece stanno cercando di riposizionare Epiphone come un marchio di fascia media a colpi di edizioni limitate. Alcune indubbiamente anche interessanti (vedi la serie per il 150th Anniversary), ma non vedo coerenza e il catalogo Epi è più frammentato che mai : non mettere pickups USA su una chitarra da $ 15000 di listino non mi sembra ad esempio il massimo.
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di Big Muffin [user #63938]
commento del 03/10/2023 ore 23:19:17
Vero, sono d'accordissimo anche con le tue idee. Mi sembra che vogliano fare cassa con Epi per compensare gli aumenti delle Gibson dato che il listino e' volato e non penso la gente si stia strappando i capelli per accaparrarsele; oddio, anche si, ma penso meno rispetto a mesi fa Pre Covid, pero' inventandosi si nuove uscite, ma limitandone le potenzialita' ( vedi gli Humbucker di cui parlavi ) perche' agli effetti non possono essere Gibson, devono rimanere Epiphone le sorelle o cugine povere;
anche se ho utilizzato impropriamente la parola povere e solamente per differenziarle. Ma questa e' una mia impressione, percio' potrei sbagliarmi e tranquillamente non essere assolutamente cosi'.
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di zabu [user #2321]
commento del 03/10/2023 ore 23:57:39
A me la cosa che dispiace è che Epiphone, come marchio, avrebbe una tradizione di tutto rispetto. Fino a fine anni '50 era in competizione alla pari con la stessa Gibson. Poi dopo l'acquisizione del marchio Epi, la produzione si spostò nella fabbrica Gibson di Kalamazzo. Negli anni '60 sotto marchio Epi -ma prodotti nelle stesse linee di produzione Gibson- usciro alcuni modelli che sono rimasti iconoci: Sheraton, Casino, Riviera, Texan, WIlshire etc. Avrebbero un capitale fantastico per produrre strumenti di fascia media.

A me viene in mente, ad esempio, cosa ha fatto Guild ormai da una ventina di anni con la produzione di semiacustiche e elettriche della serie Newark Street in Korea: strumenti di buona qualità a prezzi non economici (la qualità si paga pure se la produzione è orientale), ma comunque su una fascia di prezzo attraente rispetto a quanto costerebbe un prodotto made in USA. Anche la PRS ha una linea orientale di tutto rispetto con la serie SE. Ci sarebbe un sacco di cose che Gibson potrebbe fare per migliorare l'appeal delle Epiphone.
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di TB [user #1658]
commento del 04/10/2023 ore 16:28:38
Secondo me è una risposta all' "effetto Harley Benton", chiamiamolo così, cioè al fatto che ormai chi vuole una copia economica, ma decente, verosimile, di una Gibson si può prendere tranquillamente una HB o simili, senza dover per forza ricorrere a Epiphone. E allora ecco che mamma Gibson cerca di "impreziosire" Epiphone con modelli signature e rifacendosi sempre più agli originali "veri" (la serie Inspired by Gibson), sperando, appunto, di compensare con listini più alti l'erosione di quote di mercato.
Poi, se funzionerà, non so...
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di zabu [user #2321]
commento del 04/10/2023 ore 19:33:4
Invee secondo me, da un certo punto di vista, Gibson con Epiphone non fa abbastanza per proporre dei modelli competitivi nella fascia media. HB sta alzando il tiro, ma ancora siamo su strumenti che non superano i 400/500 Euro al massimo. Gibson/Epiphone (visto anche quello che ormai costano le Gibson USA) sta abbastanza scoperta proprio sulla fascia di mercato tra gli 800 e 1500 Euro, dove ci sono ora marchi piuttosto competitivi che producono cose di qualità in Asia a prezzi veramente competitivi: da Sire, d'Angelico, Guild come scrivevo sopra, Eastman, Hagstrom -giusto per citare marchi dal design classico- etc. Per questo dico che potrebbero fare un uso migliore del marchio Epiphone, non limitandosi a proporre qualche limited edition, ma mettendo in commercio serie di strumenti con standard realmente più elevati. Questo senza nulla togliere alla chitarra oggetto dell'articolo: è certamente un buono strumento, al di là delle considerazioni sul prezzo un tantino elevato, vista l'assenza di pickups USA.
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di Big Muffin [user #63938]
commento del 03/10/2023 ore 05:38:30
Bell'articolo grassie, ;) ottima la chitarra, a me piace molto per quello che offre, e per ultimo ma non importante, sono contento che non ci sia la sua firma sulla paletta. Non so' perche' ma odio le firme sulle palette, l'idea e' che ogni volta che ne imbraccio una, pare non essere la mia chitarra; e' una sensazione stupida, ma con me funziona cosi'.
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di claude77 [user #35724]
commento del 03/10/2023 ore 07:38:19
Concordo. Dovessi prendere una di queste chitarre la presenza della firma mi farebbe desistere.
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di teppaz [user #39756]
commento del 03/10/2023 ore 16:05:54
Le Epi delle serie limitate di Bonamassa sono più che altro riproduzioni di chitarre in suo possesso.
Io ho una Les Paul copia di una originale anni '60 che JB aveva scovato ancora in ottime condizioni.

La chitarra non ha firme o loghi particolari, a parte una garanzia interna che conferma di appartenere ad un'edizione speciale.
Invece è ben visibile sulla custodia rigida la scritta "From Nerdville " e "Bonamassa", ed infatti mi sento un po' scemo ad utilizzarla...

ma la chitarra in sé è un'ottima riproduzione di una LP anni '60 e i pickup EPI pro non sono male, anche se ancora i prezzi quando l'ho presa erano ben sotto i 1.000 euro compresa di custodia rigida
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di Big Muffin [user #63938]
commento del 03/10/2023 ore 23:07:15
Bene, e siamo in tre a non stravedere per le firme; stappo le birre anche per te ;)
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di Big Muffin [user #63938]
commento del 03/10/2023 ore 23:04:56
Meno male, mi consoli, pensavo di essere fuori dalle righe, ma vedo che anche tu la pensi cosi'; Stappo le birre ;)
Rispondi
di teppaz [user #39756]
commento del 05/10/2023 ore 13:55:04
Per me Chimay tappo blu, grazie.... ;-)
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 06/10/2023 ore 13:24:47
Buongustaio ;)
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