Finisce il sogno dell’ex-masterbuilder Fender: John Cruz chiude
di redazione [user #116] - pubblicato il 19 ottobre 2023 ore 13:20
L’avventura in solitaria del liutaio John Cruz è durata solo tre anni: un comunicato spiega come una profonda crisi finanziaria ha decretato la fine di John Cruz Custom Guitars.
Pensare a John Cruz senza Fender, e viceversa, sembrava impossibile fino a pochi anni fa. Eppure è quello che succede nel giugno 2020 quando, in piena pandemia, l’azienda gli dà il benservito.
La causa è un meme condiviso dalla pagina Facebook del liutaio sulla vicenda di George Floyd e sul movimento Black Lives Matter.
L’opinione pubblica lo ha stroncato all’istante e Fender ha deciso di prendere le distanze dal contenuto e dal suo autore, pur non nascondendo il dolore per una decisione non facile.
John, che nelle file Fender è uno dei nomi storici e tra i professionisti più apprezzati, si è rimesso in piedi in fretta, avviando un proprio brand nell’autunno dello stesso anno. John Cruz Custom Guitars prometteva grandi cose, ma il sogno non è durato.
Dopo aver infiammato i desideri degli appassionati con un ritorno all’artigianato puro, a livelli eccelsi e ricercatezza assoluta, tre anni più tardi ritroviamo John in serie difficoltà.
Voci sul web parlavano di interruzioni dei lavori già nelle scorse settimane, ma nulla di ufficiale le aveva confermate. Ora, purtroppo, la parola “fine” arriva dal diretto interessato.
Mentre scriviamo, il sito del laboratorio risulta ora offline, e John Cruz spiega la decisione di interrompere l’attività con un comunicato inviato a Guitar.com.
Nel testo si legge: “John Cruz Custom Guitars LLC ha chiuso battenti. Tenere il business a galla è stata una battaglia dura. Il tempismo per una nuova attività non era il migliore: un momento di cambiamenti drastici nel nostro mondo. Il business iniziale ha mostrato tante promesse ed eccitazione, tuttavia la compagnia, come molte altre, è stata colpita pesantemente dalla crisi del COVID. L’azienda si è sforzata di trovare capitali senza successo e, senza capitale, i membri hanno votato per lo scioglimento. Durante quest’avventura ho imparato quanto sia incredibilmente difficile guidare un’impresa di successo. Per favore sappiate che il mio cuore è SEMPRE stato nel posto giusto, in quanto il mio progetto era di fare ciò che amo e provare a portare un po’ di gioia alla gente intorno al mondo. Spero sinceramente di tornare a fare al più presto le migliori chitarre che posso”.
Certi che, per uno dei Master Builder più iconici, ci sia sempre un posto nelle grandi aziende, ci auguriamo che John torni presto sulla cresta dell’onda. Perché il mondo ha ancora bisogno di belle chitarre e di persone che sanno farle con amore e competenza.