Un prodotto realmente innovativo che, nel giro di poco tempo, ha conquistato il plauso del pubblico, sia tra appassionati, sia tra addetti ai lavori. La filosofia di Yamaha si riflette a pieno, confluendo in un prodotto versatile e di alta qualità, capace di offrire ottimi risultati ai musicisti e producer in ambito professionale così come in quello amatoriale.
Con una latenza inferiore ai 4 millisecondi, impercettibile all’orecchio umano, le WL-500 offrono un’esperienza d’ascolto immersiva non soltanto in fase di produzione, in studio, o per l’ascolto delle tracce, ma anche dal vivo, per suonare strumenti elettronici o seguire basi.
Gli assemblaggi e le finiture sono ottimi e le cuffie sembrano solide sia al tatto, sia alla vista. Per quanto riguarda i controlli, posti in basso alla cuffia sinistra, se ne trovano tre: uno per la connettività Bluetooth e altri due per la regolazione del volume.
A rendere ottimale l’esperienza d’uso nel complesso c’è la completezza del prodotto. Nel packaging, insieme alle cuffie, vengono infatti fornite: una base di appoggio ricaricabile con luce spia per i clip, un cavo mini-jack, uno USB e una presa con adattatori multipli per la stazione di ricarica.
L’obiettivo di Yamaha per le WL-500 era quello di fornire uno strumento aggiuntivo agli artisti, con cui poter impreziosire le loro produzioni e migliorare le loro performance.
Raggiunto, sicuramente, con ottimi risultati, è stato anche l’intento di proporre una nuova esperienza di studio. Grazie alle Yamaha WL-500, infatti, gli utilizzatori hanno modo di ascoltare delle basi e improvvisarvi, connettendo il dispositivo via Bluetooth anche al proprio smartphone.
Inoltre, la base di stazionamento è anche in grado da fungere da trasmettitore attraverso connessione via cavo a un qualsiasi strumento. Non a caso, le offrono un’esperienza di studio inedita, coadiuvando notevolmente gli artisti che suonano generi elettronici o bisognosi di backing track da seguire dal vivo. Con questa funzione, infatti, è possibile ascoltare il proprio strumento attraverso le cuffie collegate con il cavo audio fornito in dotazione all’uscita e, al contempo, servirsi di basi o lezioni per studiare o esibirsi.
Il design aperto delle cuffie le rende particolarmente confortevoli, mentre l’esperienza d’ascolto è piacevole, con bassi potenti e, in generale, suoni ben definiti. Una ulteriore nota a favore che rimarca l’indirizzamento del prodotto nei confronti di un pubblico di musicisti è il taglio delle frequenze più alte, generalmente fastidiose durante le registrazioni della chitarra. In conclusione, si tratta di un headset rivolto a 360° ai musicisti, nonostante la qualità del suono risulti definita e fedele anche per l’ascolto di brani.
Le cuffie poi sono particolarmente indicate per un utilizzo intensivo, proprio grazie alle aperture che presentano su entrambi i padiglioni, caratterizzati da un design open-air. Questi ultimi sono responsabili di una leggera perdita di audio, da non sottovalutare quando si registra la voce o si hanno backing o metronomo in cuffia mentre si registra al microfono.
Le cuffie supportano una tecnologia Bluetooth 4.2, mentre per il loro caricamento è possibile utilizzare sia la porta USB-C presente sulla scocca della cuffia sinistra, sia il trasmettitore collegato alla corrente. I LED offrono tutte le informazioni necessarie in merito alla carica della batteria e alla connessione, mentre – come visto nel test – il meccanismo a clip della presa permette un utilizzo dinamico del prodotto, rendendone possibile il trasporto quando si è in viaggio all’estero o, in generale, garantendone la ricarica anche con ingressi differenti da quelli installati in casa o in studio.
Un ulteriore punto a favore delle WL-500 di Yamaha è rappresentato dal fatto che, oltre alla connessione del trasmettitore all’uscita di uno strumento, il cavo audio fornito in dotazione offre anche la possibilità di collegare le cuffie per l’ascolto delle tracce, fattore ideale quando si è sprovvisti di connettività Bluetooth, alla diminuzione della carica del prodotto durante una sessione particolarmente intensiva o anche per gli scettici del wireless.
Insomma, con le Yamaha ha dimostrato di aver pensato proprio a tutti, pur rivolgendosi in special modo ai musicisti avvezzi alla produzione e agli artisti che si esibiscono dal vivo con basi. Queste cuffie sono, infatti, state sviluppate proprio pensando a queste due specifiche categorie, pur proponendone l’utilizzo anche a un target più ampio grazie ai dettagli interessanti che ne facilitano l’utilizzo in molteplici circostanze. |