La lezione imparate spero sia: si parla sempre troppo poco di amplificatori e troppo di chitarre e pedali. E poi: si parla sempre troppo poco di casse e coni. Io negli anni ho imparato che cassa e
cono sono uno degli elementi più importanti, non solo sulla timbrica ma sull'attacco e la resa del gain. Quanti articoli ci sono su questo? zero.
In realtà c'è un discreto archivietto sul tema, sia strettamente sui prodotti sia con esperimenti sonori, con casse reali e con IR (che, da soli o inseriti in effetti e processori, stanno rubando un
sacco di mercato alle casse tradizionali): vai al link
Qui un po' di IR: vai al link
Qui microfonazione: vai al link
Ancora casse virtuali: vai al link
E di cassa si parla spesso negli articoli sugli amplificatori, la cassa esterna è stata anche oggetto di un focus all'interno della prova di un piccolo combo che ne permetteva il collegamento:
vai al link
C'è stato perfino un recente articolo che mette sul piatto della bilancia proprio la questione chitarra/ampli: vai al link
Il numero di articoli per numero che vedo è decrescente da chitarre - pedali - ampli - casse. Gli articoli su IR per me cadono sotto l'aspetto pedale anche perchè spesso sono per usi in cuffia o nel
mixer non per avere il volume e la resa della cassa "live". Ma non solo qui, nella cultura del chitarrista che poi si chiede perchè non abbia un buon suono. Perchè ha una ferrari con le gomme da
bicicletta, per esempio.
Concordo che il cabinet sia importantissimo, ahimè la quantità di articoli strettamente legata ai prodotti (casse e altoparlanti) è naturalmente correlata alla presenza di prodotti in quel campo.
Da ormai diversi anni gli amplificatori tradizionali e le conseguenti casse stanno rallentando, cedendo il passo a sistemi smart, processori digitali ed effetti che però non ne sminuiscono il ruolo
nell'economia sonora generale. Ne è la dimostrazione l'attenzione rivolta ai comparti IR, sempre più ricchi nei multieffetto e per la prima volta nella storia presenti anche in stompbox fino ai
prodotti dedicati come gli IR Loader. Si potrebbe addirittura dire che la graduale diminuzione di novità in campo di amplificatori e casse in favore del digitale abbia sensibilizzato il pubblico al
tema più di quanto non si potesse fare prima, proprio per la praticità di esplorare le differenze sonore tra più cabinet virtuali con un click, anziché dover acquistare e montare casse reali in
quantità.
Se fate solo redazionali, si. Se si fa qualcosa di più, no. Seguo il canale youtube di Johan Segeborn che fa confronti di coni, cabinet, configurazioni, di tutto. Da dire ce ne sarebbe.
Non sarebbe male, ma purtroppo non è così scontato avere a disposizione la mole di amplificatori e casse di ogni epoca che Segeborn ha in casa propria.
Quando possibile facciamo approfondimenti raggiungendo specialisti del suono ( vai al link ), ma credo sia naturale che gran parte dei prodotti che passano su un
giornale di settore interessino strumenti effettivamente in produzione, forniti da negozi, distributori e produttori.
Segeborn fà confronti che si rivelano quasi del tutto inutili dato che vanifica tutto con quel cazzo di suono sempre uguale con alti e presnece sparati al max che ti perforano le orecchie... Per non
parlare del solito lick suonato come un 15enne; qualsiasi video ha sempre quel caratteristico suono sgranato e fastidioso...il tizio deve avere le orecchie andate per pensare che sia un bel suono da
proporre.
Sinceramente io questa diminuzione di novità in fatto di ampli "tradizionali" non la vedo proprio.
Sarà che io seguo solo quelli, ma credo che in nessun momento storico ci sia mai stata un'offerta così ampia di marchi blasonati, boutique, economici etc... ce n'è veramente per tutti i gusti,
anche troppo.
Discorso diverso per casse e coni forse... ma quelli hanno sempre offerto una scelta piuttosto limitata.
Quello che è vero è che uno non può tenere in casa 10 ampli e 10 cabinet... ma magari 10 chitarre sì e pedali a bizzeffe... quindi che questi ultimi siano in cima alla GAS è naturale...
La questione amplificatori è ampia e, pensandoci, potrebbe meritare un articolo a sé: vorrei rinnovare il parco amplificazione già da un pezzo ma l'approvvigionamento presso i negozianti sembra
andare a rilento (sicuramente meglio rispetto al periodo Covid, ma comunque ancora zoppica) e le novità - interessanti su carta - talvolta su carta restano (cerco da tanto i rinnovati Hiwatt, senza
successo). Questo vale almeno restando sul valvolare: sembra che qualcosa si muova sul versante Marshall ora che la nuova gestione avrà probabilmente qualcosa da dimostrare, e mi piacerebbe
approfondire il tema...
Però, chiacchierando di recente con alcuni amici negozianti, è in effetti emerso come l'amplificazione sia cambiata senza sparire del tutto. I grossi valvolari sono un po' in via d'estinzione,
quelli sì, ma al loro posto tengono duro i modelli più piccoli (ora con uscite XLR, simulatori di cabinet integrati ecc.) e sono emersi tantissimi sistemi compatti, solid state o digitali, che prima
semplicemente non esistevano.
Il trend si riflette sull'interesse verso le casse tradizionali: si pensi a Celestion che ha deciso di mettersi in gioco coi propri IR, e io stesso sto cercando una buona testata da usare quasi
esclusivamente col Captor per registrare in diretta nella scheda audio... quindi insomma, è una situazione tutta in evoluzione da seguire.
Sì, probabilmente nei negozi si trova poco... ma vale un po' per tutto... specie se si cerca un modello specifico.
Però volevo fare un esempio... solo in casa Marshall per dire, di valvolare al momento c'è:
- serie Studio con 8 modelli
- serie Origin con 4 modelli
- serie DSL con 7 modelli
- serie JVM con 7 modelli
- serie Handwired con 2 modelli
- serie Vintage Reissue con 6 modelli
- 27 cabinet
Io credo che un catalogo così vasto Marshall non l'abbia mai avuto... ogni 3/4 mesi esce qualcosa di nuovo... non mi sembra un settore che sta "rallentando" proprio per niente.
Tra l'altro con internet, sono spuntati piccoli produttori come funghi... insomma, credo siamo in un era di massima espansione, altro che rallentamento.
Ho l'impressione invece che chi segue più il mondo digitale siamo un po' vittima nel marketing e si sia fatto convincere che il mondo dell'amplificazione tradizionale stia scomparendo... e non parlo
solo del tuo commento, ma di molti altri commenti simili che ho letto anche qua su accordo...
Riprendo e sottoscrivo queste tue parole:
"Ho l'impressione invece che chi segue più il mondo digitale siamo un po' vittima nel marketing e si sia fatto convincere che il mondo dell'amplificazione tradizionale stia scomparendo... e non parlo
solo del tuo commento, ma di molti altri commenti simili che ho letto anche qua su accordo...".
Può anche essere vero però che il mondo dell'amplificazione tradizionale sia in declino più in Italia, e "stranamente" chi produce amplificazione non guarda all'Italia come alla stella polare e al
mercato di riferimento.
Riprendo e sottoscrivo queste tue parole:
"Ho l'impressione invece che chi segue più il mondo digitale siamo un po' vittima nel marketing e si sia fatto convincere che il mondo dell'amplificazione tradizionale stia scomparendo... e non parlo
solo del tuo commento, ma di molti altri commenti simili che ho letto anche qua su accordo...".
Può anche essere vero però che il mondo dell'amplificazione tradizionale sia in declino più in Italia, e "stranamente" chi produce amplificazione non guarda all'Italia come alla stella polare e al
mercato di riferimento.
Sono d'accordo. E ci sono pletore di valvolari entry level anche, e super high end che rifanno fender e marshall point to point con materiali boutique. Ma se leggo accordo solo IR, digitale, modeling.
Non so, anche in un negozio medio grande ci trovo valvolari su valvolari.
Per quanto mi riguarda, RedRaven, possono anche farti santo subito. Io ormai nemmeno ne parlo più tanto mi sembra fiato sprecato. Qui si sta confondendo Cristiano Ronaldo vero con Cristiano Ronaldo
nel videogioco FIFA.
Eppure per molti sono la stessa cosa.
Più che altro si parla troppo poco di combinazioni pedali + ampli. Per dire, se hai un Vox, sai già che un TS9 e un TS808 suoneranno malissimo, i bigmuff male, SD, Klon, Blues Driver abbastanza
bene, Timmy molto bene, Hot Cake e Rat da dio. Questi ultimi 2 però suonano non troppo bene sui Fender. In breve, non esistono pedali che suonano bene con ogni combinazione ampli+chitarra.
Tutto è relativo, pensa che io col VOx AC30 + Tubescreamer ci ho registrato un album intero, ed il produttore non solo non ha mai avuto niente da ridire, ma quando risentivamo le tracce commentava
con "sembri che suono!" .......
Io ho imparato dall'esperienza che bisogna chiedere: chiedere al negoziante, chiedere ad altri amici musicisti, chiedere su forum come questi. Nel tuo caso, avessi chiesto descrivendo il tuo setup, ti
avrebbero fatto desistere da un simile acquisto.
Ma tutti sbagliano. Tanti tanti anni fa (credo fosse il 1999) suonavo con un ampli valvolare Starfield by Ibanez, un combo 2 coni 100 watt che pesava un'ira di Dio. Avevo già una passione per i
pedali, e mi accorsi che l'ampli digeriva male i suoni dei pedali che avevo acquistato. Fu così che, da giovane inesperto, mi presentai al negozio di strumenti musicali della mia città e scambiai il
mio Starfield con un Fender London Reverb, un ampli a transistor...solo perchè avevo letto da qualche parte che i Fender erano ampli pedal frienldy. Arrivato a casa, attaccai subito il nuovo ampli
alla pedaliera ed il suono faceva ancora più schifo. Spippolai una notte intera, non mi piaceva e soprattutto io suonavo grunge ed avevo bisogno della distorsione valvolare, per cui la mattina
successiva tornai in negozio e mi ripresi il mio ampli..
Purtroppo la ricerca del suono è un continuo "trial and error", però sì, fare le domande giuste (alle persone giuste) può mettere al riparo da un sacco di passi falsi.
Nel mio caso la domanda c'era, ma era quella sbagliata e forse fu rivolta a persone non preparate a sufficienza, perché se oggi un ragazzo mi chiedesse "sai a quale pedale si ispira questa
simulazione verde? L'ho vista in un preset su Slash e voglio quel suono", credo che l'avrei messo ben benino a sedere per spiegargli un po' di cose :D
Dunque, spesso (mettendo da parte per un attimo l'incidenza della "mano" sul risultato finale) viene usato il termine "alchimia" per definire se una combinazione tra strumento, testata, cabinet e
pedalini vari sia un mix vincente o perdente.
Quindi come riconoscere o dove trovare la giusta alchimia?
Per quanto mi concerne (non essendo un alchimista e manco uno stregone), acquisto tutto quel che mi serve per ottenere un determinato suono... solo dopo aver sentito con le mie orecchie (e non con
quelle di questo o quel influencer) il risultato finale determinato dal collegamento di un tal strumento ad un tal ampli a sua volta collegato ad un tal cabinet (contenente tal woofer) e sentito,
sempre con le mie orecchie, come tal combinazione renda bene inserendo nel suo magico mix questo o quel pedalino. Trovata la quadra, semplicemente replicò quella combinazione vincente (per le mie
orecchie).
Devo però ammettere che, per mia fortuna, suono un genere (Incognito e dintorni) che non necessita di tenere sottomano decine di chitarre o centinaia di ampli e cabinet e manco di aver sottopiede
migliaia di pedalini o l'ultimo modeler/profiler uscito sul mercato insieme a millemila tonnellate di IR 🤗
Anche io nella fine degli anni '80, vedendo il TS9 in ogni foto di un chitarrista metal lo acquistai convinto di tirare fuori un super high gain, non avevo capito una mazza :)
credo che bisogna prendere le (ormai ottime eh..) versioni digitalizzate dei nostri ben amati pedali per quello che sono, software e plugins compresi (amavo Guitar Rig...) mi riferisco anche agli
amplificatori combo o testata e cassa ed a tutti i relativi sistemi di microfonazione; decine e decine di repliche di classici e boutique ed una scelta imbarazzante di cabinet e microfoni...
buoni molto più che in passato per farsi un'idea di come suonano certi pedali o amplificatori ma sempre da prendere con le pinze
oggi siamo davvero fortunati ed abbiamo l'imbarazzo della scelta per essere versatili quando serve
ma poi se le riproduzioni dei pedali drive o degli ampli siano davvero fedeli questa è una scommessa (meno difficile che in passato però...)
per quanto riguarda le modulazioni e gli effetti di ambiente penso siano meno problematici invece
tutto questo per dire che non è ovviamente come avere un vero overdrive in un caldo valvolare ma non è più poi così enormemente lontano: il digitale è davvero un'ottima opportunità per tutti:
per il recording, per la pratica, per stare più leggeri nei live quando occorre, per sperimentare routing o effetti che altrimenti non avremmo a disposizione o sarebbe complicato fare un continuo
cablaggio audio e di alimentazione
però se ci si dovesse fare un'idea di come suona davvero un Fuzz Face o un Big Muff, ad esempio, tra quelli proposti in una delle tante pedaliere digitali di qualità (o per mia esperienza da
Line6...) o da un plugin software si andrebbe un pò fuori strada...non che suoni completamente diverso ma un Fuzz Face è altro..(certo bestia ancora più difficile il fuzz dell'overdrive...)
farsi un'idea di come suona a grandi linee un Electric Mistress o un Memory Man o un Red Llama o altro prima di sborsare denaro per acquistarne uno vero credo sia legittimo
poi certo provarlo è meglio...
trovo molto utili anche i plugins di compressori o equalizzatori da studio sulle DAW per capire come funzionano certi "pezzi" blasonati per me impossibili da reperire in formato hardware
Buongiorno a tutti. Una domanda da semplice hobbista/appassionato casalingo, la cui unica relativa esperienza è dettata dall'età, a chi suona in maniera più professionale.
Giocando con diverse chitarre, pedali ed (meno) ampli, mi sono convinto che il punto di partenza per fare suonare decentemente il tutto (al netto dei limiti del chitarrista), sia cercare di capire
quali frequenze sono enfatizzate o attenuate, di base, dall'ampli clean o quasi, dai pedali e dalla chitarra, e poi deliziarsi/dannarsi a trovare le sfumature che più ci piacciono. Aumentando
guadagni e distorsione, con la fioritura delle armoniche, il gioco diventa deliziosamente più divertente o frustrante.
Può essere corretto?
Buona giornata a tutti
certo, trovo basilare quello che dici, infatti l'equalizzazione a monte ti consente di scolpire veramente alla perfezione il tuo suono. Il fatto è che un pedale di equalizzazione è sempre un pedale
in più in catena, e allora si cerca di ovviare con i toni presenti quasi sempre a bordo dei pedali di drive, ma la precisione di un equalizzatore dedicato (e anche la sua neutralità rispetto al
segnale di chitarra che ci passa attraverso) è un'altra cosa . Devo dire che nelle pedaliere che mi capita di osservare, i pedali di eq sono delle minoranze. Io stesso ho un bellissimo MXR che sta
lì a prendere polvere e non lo uso. Si preferisce cambiare e provare decine e decine di OD o distorsori anche perchè, oggettivamente, c'è più gusto, a dirla tutta!
condivido la stessa esperienza: Guitar Rig mi ha aiutato molto ad entrare nel mondo degli effetti di modulazione come phaser, delay etc. che fino a quel momento avevo affrontato solo marginalmente.
più di 30 anni fa avevo uno Zoom 9000 che era molto divertente ma ero ancora troppo giovane per capirlo bene
Anch'io ho vissuto la dissociazione fra effettistica digitale e reale, ma ne tengo il lato positivo: spesso ho trovato suoni veramente gradevoli ed adatti a quel che mi serviva con accoppiate
ampli+effetti (distorsori, overdrive o fuzz) che poi nella realtà non si rivelavano come quelli della macchina digitale. Però, chissenefrega: se il suono è quello che voglio, bene così. Infatti
poi ho venduto i pedali, non la pedaliera digitale.
Buona musica
il digitale ora facilita di molto le cose:
avere a disposizione con poche centinaia di euro un prodotto che ti da la possibilità di testare con soddisfazione simulazioni di strumentazione che fisicamente si tradurrebbe in un esborso di decine
di migliaia di euro permette di imparare molto e di farsi qualche buona idea fondata sul risultato che si mira ad ottenere.
poi si passa alle cose serie, e qui un eq in pedaliera aiuta tantissimo a capire come intervenire per avvicinarsi al suono voluto.
sempre tenendo conto che il grosso del suono lo fa il cab col suo cono, e l'ampli che lo alimenta.
e ricordiamoci infine che tutto questo, se siamo microfonati, dipende dalla catena microfono, mixer, PA. e a quel punto, che ci sia un ampli fisico o una pedaliera che esce diretta, per il fonico
cambia poco, ma per noi potrebbe fare tutta la differenza del mondo sentirci solo dagli in-ear o sentire l'aria spinta dal cono sulla schiena.
mh, forse sono andato un po' fuori tema, mannaggia.
ok, dicevamo... il tube screamer? uso la simulazione dal multieffetto digitale.
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