di redazione [user #116] - pubblicato il 10 gennaio 2024 ore 12:30
È la prima anticipazione ufficiale per il 2024: Gibson è al lavoro sui suoi amplificatori per chitarra ispirati agli antichi fasti.
“Pronto per il volo?” si legge sulla pagina web Gibson dedicata al grande ritorno dell’amplificazione in casa del colosso americano.
L’azienda non si sbottona oltre, ma nella penombra è possibile già vedere il dettaglio di un combo Falcon con cartellino Gibson Amplifiers poggiato sul tolex color crema.
L’intenzione di espandere gli orizzonti del gruppo in direzione dell’amplificazione per chitarra erano chiari fin da quando, nel 2021, Gibson ha acquisito Mesa Boogie. Se dapprima la mossa poteva sembrare limitata all’interesse di completare la propria offerta rivolta ai musicisti con un’attenzione speciale verso l’hi-gain e le produzioni boutique, diventa ora chiaro che il piano per la rinascita del brand passa per una rivalutazione profonda delle radici.
Gibson vanta infatti una lunga storia in fatto di amplificatori per chitarra, con produzioni anni ’60 oggi oggetto del desiderio per molti fanatici del genere.
Il percorso potrebbe quindi seguire il trend già tracciato da marchi oggi affermati come Supro e riportare alla luce delle perle perdute nel tempo, debitamente aggiornate alle esigenze moderne.
Lo stesso Falcon mostrato nell’anteprima si rifà a un amplificatore introdotto in origine nel 1961. Modello omonimo, si trattava di un combo valvolare da 15 watt sprigionati da una coppia di 6V6 attraverso un altoparlante Jensen da 12 pollici, svelando una decisa volontà di mettersi in diretta concorrenza con i maggiori successi Fender contemporanei.
Il pannello dei controlli era piuttosto semplice, come uso all’epoca, con un singolo controllo di tono, uno per il volume generale, manopola per il riverbero e due potenziometri per gestire profondità e velocità del tremolo integrato.
L’anticipazione fornita dal sito Gibson, nella pagina a questo link in cui è possibile iscriversi alla newsletter per aggiornamenti, mostra già alcune differenze rispetto al progetto originale, con ben visibile un selettore a tre posizioni per le funzioni “Full, Half e Low”, presumibilmente legate alla potenza erogata.
È lecito supporre che ulteriori sviluppi seguiranno in concomitanza con il NAMM Show 2024 e noi vi terremo senz’altro aggiornati.