Il “suono trasparente” è un’illusione, dovrebbe essere ormai un concetto ben presente nella testa dei musicisti. Qualsiasi circuito modifica in qualche modo il suono di una chitarra e spesso, se non lo facesse, alle nostre orecchie non suonerebbe affatto bene.
Si pensi alle differenze tra i pickup, l’influenza dei legni, gli amplificatori fino alla distorsione. In particolare quest’ultima è spesso oggetto di gran confusione in quanto, definire un suono a parole, non è mai facile. Per di più, quando si lavora duro per costruire il proprio suono di partenza, è quasi naturale desiderare che l’overdrive scelto ne conservi tutte le caratteristiche principali, suonando - appunto - il più trasparente possibile.
Alcuni modelli hanno fatto di tale caratteristica la propria fortuna, e il Klon Centaur ne porta la bandiera.
Sul celebre overdrive, Brian Wampler ha basato il suo Tumnus, studiandone a fondo le sfumature - a suo dire - tutt’altro che trasparenti.
Un commento sui social è l’occasione per Brian di tornare sul tema.
Il progettista aveva già affrontato l’argomento in una serie di esperimenti sul campo con diversi overdrive ritenuti “trasparenti” e un confronto diretto con una saturazione pura infilata nella scheda audio nel modo più lineare possibile. Avevamo condiviso l’esperienza , e stavolta si riprende a parlare di circuiti trasparenti in una pillola video () con tanto di curva della risposta in frequenza alla mano.
Il Klon, come innumerevoli circuiti ispirati al Centaur, all’atto pratico dimostra una curva pronunciata, tutt’altro che trasparente in particolare quando si calca la mano sul gain.
“C’è una bella gobba intorno a 1kHz” spiega Brian, mostrando come in effetti un Klon tirato a cannone cambi eccome il suono.
E qui c’è la sua ipotesi sul perché tantissime persone lo definiscano un circuito trasparente.
“Se abbassi il gain, quella gobba si attenua e, portandolo a zero, escludi praticamente tutta la sezione di distorsione. Così sì, è piuttosto trasparente, come lo sarebbe qualsiasi clean boost o un equalizzatore con il livello alzato senza toccare le altre frequenze”.
È evidente come, se l’opinione comune si dovesse basare effettivamente su questa caratteristica, il ragionamento sarebbe davvero fallace in quanto si definisce “trasparente” l’unica condizione in cui l’overdrive stesso è escluso dal circuito, e non può “colorare” il suono perché, semplicemente, non c’è. Una condizione in cui, insomma, il pedale scelto non verrebbe mai usato.
Quindi, magari, il pedale trasparente può anche esistere, ma ha senso? |