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Ritrovato dopo mezzo secolo lo Hofner Violin Bass di Paul McCartney
Ritrovato dopo mezzo secolo lo Hofner Violin Bass di Paul McCartney
di [user #116] - pubblicato il

Il 500/1 mancino che ha inciso i primi album dei Beatles e che è stato trafugato dal furgone di Paul McCartney rivede la luce dopo oltre 50 anni. Ecco la sua storia.
Ogni strumento musicale ha una storia dietro, quando poi ha suonato sul palco dei Beatles nei loro anni più caldi, è stato rubato e torna a galla mezzo secolo più tardi, c’è da giurarci che ne avrà da raccontare.
È quanto successo al basso Hofner 500/1 di Paul McCartney, il “Violin Bass” dei primi anni ’60 che ha consacrato l’eclettico design con l’esplosione del fenomeno Beatles.

Il basso aveva fatto perdere le sue tracce quando fu rubato dal furgone della band di McCartney impegnata in tour, e riemerge ora da una soffitta in cui è rimasto al sicuro per decenni.

Ritrovato dopo mezzo secolo lo Hofner Violin Bass di Paul McCartney

Il basso, scelto da Paul per la naturalezza con cui la sua forma simmetrica si prestava all’utilizzo per mancini senza “stranire” l’occhio del pubblico, fu acquistato nel 1961 presso Steinway Musikhaus ad Amburgo.
Su come andò in negozio, esistono due principali versioni discordanti.
Secondo la prima, McCartney mostrò interesse per un 500/1 presente in negozio e il venditore, che era in ottimi rapporti con Hofner, fece in modo di far recapitare al bassista un modello customizzato per mancini, il primo di un boom che sarebbe esploso di lì a poco in un’epoca in cui i mancini avevano davvero poche opzioni sul mercato.
L’altra ipotesi vuole che il basso fosse già disponibile in negozio, ma nei registri di Hofner non c’è traccia evidente della produzione di bassi mancini prima che McCartney ne acquistasse uno.

Comunque sia andata, è quello il basso che ha suonato i primi due album dei Beatles, usato in modo intensivo anche dal vivo e oggetto di diverse riparazioni, tra cui nuovi potenziometri e una finitura postuma, aspetti che lo hanno reso altamente riconoscibile in pochi anni di utilizzo.
L’ultima traccia risale al gennaio 1969, quando il basso compare nelle sessioni filmate per Get Back / Let It Be. In quell’occasione, oltre al modello del 1961, ne compare anche un secondo del 1963.
Poco più tardi, lo Hofner del ’61 sparirà dalla strumentazione dell’artista.



Tornerà a far parlare di sé nell’autunno 2023, quando una squadra parte ufficialmente alla ricerca del basso perduto dopo una ricerca avviata in sordina già alcuni anni prima.
Tra loro, il giornalista Scott Jones e il dirigente Hofner Nick Wass, a cui lo stesso Paul si era rivolto.
Il team viene letteralmente travolto di email e segnalazioni utili a ricostruire il percorso dello strumento, che si spiegherà essere stato sottratto dal furgone di Ian Horne, tecnico del suono di McCartney coi Wings, durante un concerto a Londra nel 1972.

Il ladro, di cui non è stato fatto il nome, lo ha poi venduto per pochi soldi a Ron Guest, proprietario del pub locale Admiral Blake. Da allora, lo strumento è rimasto nella soffitta di casa, senza mai passare di mano.
Quando è partita la mobilitazione, la famiglia Guest ha riconosciuto che quel basso non poteva essere altri che il 500/1 perduto di McCartney e, nel dicembre 2023, lo ha restituito al legittimo proprietario.
Ci sono voluti due mesi per l’autenticazione, ma ora la notizia è confermata e il leggendario basso “Violino” di Paul è tornato a casa.

Acquistato per circa 30 sterline in un lussuoso negozio tedesco nei primi anni ’60, quando la beatlemania era in procinto di per scoppiare stravolgendo per sempre il concetto di musica pop a livello mondiale, il basso è ora valutato oltre 10 milioni di sterline, circa 11milioni e 700mila euro.
500/1 bassi elettrici curiosità hofner paul mccartney
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di fab-for [user #62742]
commento del 19/02/2024 ore 18:28:08
Beh.. sarebbe bello che il vecchio Macca mettesse al'asta il cimelio ritrovato devolvendo il ricavato - o parte di esso - in beneficenza
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di zabu [user #2321]
commento del 20/02/2024 ore 01:18:30
A quanto ho letto era stato proprio il desiderio di McCartney di ricongiungersi al suo primo basso a spingere due giornalisti e un ex-dipendente della Hofner a lanciare il progetto di ricerca. Credo a McCartney (considerando pure l’età) fosse venuta un po' di nostalgia per quel primo basso che comprò ad Amburgo e con cui suonò nei primissimi anni della beatlesmania.

Non credo assolutamente quindi che sarà sua intenzione di separarsene. Per altro McCartney ha conservato praticamente tutti gli strumenti con cui ha suonato dagli inizi,cosa veramente rara per un musicista del suo calibro. Per dire,in un video del 2014 compare con Framus Zenith che è stata la sua prima chitarra. Speriamo che più che altro il vecchio basso Hofner gli porti ispirazione per un bel album in stile beatlesiano.
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di Big Muffin [user #63938]
commento del 20/02/2024 ore 08:44:34
Un bell'album ci vorrebbe proprio, oramai sono 81 primavere e l'idea che sia quasi al capolinea mi fa rabbrividire anche se gli auguro altri 100 anni. Avevo 5 anni quando a casa dello zio mi mettevo i 45 giri sul giradischi quando lui lavorava, ero bravo... a sfondargli le puntine :) Comunque penso che finira' tutto in qualche museo, sono strumenti troppo importanti per sparire in mano a privati. almeno credo :)
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di zabu [user #2321]
commento del 20/02/2024 ore 17:43:36
Lui mi sembra molto attento a conservare la memoria della sua attività artistica. Mi pare che abbia anche creato un archivio che raccoglie documenti e oggetti legati alla sua carriera. Speriamo effettivamente che quando non ci sarà più finirà tutto in un museo affidato magari ad una fondazione o qualcosa del genere. In altri casi invece si è visto che altri artisti (o i loro eredi) hanno deciso in modo diverso, vendendo in blocco a privati strumenti e altri memorabilia.
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di marcoguitar [user #15320]
commento del 20/02/2024 ore 08:33:37
Non è necessario visto tutta la beneficenza che fa. Questo è un modo pacchiano e esibizionista di fare beneficenza che lui non usa. Lo terrà per se’, come tutti i suoi strumenti
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di Big Muffin [user #63938]
commento del 20/02/2024 ore 08:35:
Con tutto il rispetto per il nobile gesto, ma sarebbe meglio che quel Basso finisse in un museo o comunque chiuso in una teca dove tutti possano ammirarlo per sempre, e non finire in mano a qualche privato per sparire di nuovo in qualche caveau, e per quanto riguarda la beneficenza, credo che i soldi extra per farla ugualmente non gli manchino, anche se negli anni, beneficenza ne ha fatta ;)
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di fab-for [user #62742]
commento del 20/02/2024 ore 10:03:10
In effetti vederlo in un museo della musica pop con tutti i cimeli delle grandi star sarebbe qualcosa di fantastico.
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di BBSlow [user #41324]
commento del 20/02/2024 ore 09:24:52
La valutazione è impressionante (sempre ammesso che si trovi qualcuno disposto a pagarla...), ma certo a sir Paul non mancano le sterline, né tanto meno si può rimproverargli di non essere generoso. Questo strumento è un pezzo importante della storia della musica rock, e il suo posto -il più tardi possibile...- è in un museo.
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 21/02/2024 ore 12:20:58
sempre tutti bravi a fare beneficenza con i soldi altrui...
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