di redazione [user #116] - pubblicato il 06 marzo 2024 ore 16:00
La semiacustica a cassa sottile che ha riscritto l’immaginario del rock contemporaneo riceve un prezzo concorrenziale dal marchio Epiphone ma non rinuncia a soluzioni di fascia alta ed elettronica Gibson made in USA.
Dave Grohl è una delle ultime icone del rock, è un dato di fatto. Un’icona positiva per giunta, con alle spalle una sfilza di attività benefiche, iniziative rivolte ai giovani e sempre con al centro la condivisione umana e musicale a tutto tondo. Non è una sorpresa che un personaggio simile, baciato dal talento e con una carriera da spavento alle spalle, sia oggi uno dei rocker più amati in circolazione. Con lui, la sua chitarra è un simbolo costantemente al centro di desideri e tentativi d’imitazione da parte degli appassionati di tutto il mondo. È incredibile pensare quanto rara sia la sua ED-335 nei cataloghi Gibson ed è una boccata d’aria fresca vederla tornare ora a marchio Epiphone per un’edizione finalmente alla portata dei più.
Le curve di una ES-335, la paletta di grosse dimensioni con sei meccaniche in fila, inconfondibili buche a effe a forma di diamante sono gli ingredienti della chitarra che ha inciso i maggiori successi dei Foo Fighters e da sempre è legata all’immagine di Dave Grohl nella sua sfavillante finitura Pelham Blue.
A ben vedere, la ED-335 affonda le proprie radici molto indietro nel tempo, quando il chitarrista Trini Lopez aveva gettato le basi per il modello con una delle archtop a cassa sottile più eclettiche del catalogo Gibson. Grohl l’ha “adottata” e se l’è cucita addosso, rendendola uno dei maggiori oggetti del desiderio tra i fan del genere, tanto da dare già vita in passato a repliche a dir poco esclusive a opera del Custom Shop e facendo poi capolino nel catalogo americano sul finire del 2014 in un’edizione limitata.
Per il 2024, la ED-335 abbraccia la produzione orientale e l’accessibilità del marchio Epiphone.
Un’accessibilità relativa, perché la DG-335 punta comunque alle fasce alte del catalogo con una costruzione di rilievo e materiali di solito limitati a produzioni statunitensi di levatura superiore, come i pickup Burstbucker 2 e 3 Made in USA, gli stessi usati sull’edizione americana introdotta un decennio fa sotto il marchio Gibson.
Non è da meno l’elettronica che vi è intorno, con la garanzia di potenziometri CTS, condensatori Mallory e Switchcraft a fornire il selettore a tre posizioni e il jack d’uscita.
Degni di nota sono anche gli appunti sul piano estetico e strutturale. Il body in acero e pioppo, tinto nell’irrinunciabile Pelham Blue, riporta un binding bianco lungo i bordi e a rimarcare le caratteristiche buche a losanga sul top.
Il manico incollato è in un singolo pezzo di mogano con profilo a C ellittico, leggermente più schiacciato dello standard, e completato da una tastiera in alloro con 22 fret medium jumbo segnati da intarsi in madreperla a diamante spezzato nel centro.
La DG-335 è l’ennesima conferma della volontà da parte di Epiphone di slegarsi dall’immagine di un brand entry level per dimostrare quanto la tradizione di casa possa fronteggiare senza senso d’inferiorità i riferimenti della fascia media e medio-alta, scegliendo progetti raffinati, con componenti scelti e accessori di livello a seguito, come la custodia rigida personalizzata inclusa.
Sul sito ufficiale, la signature di Dave Grohl, rimarcata dalla firma dell’artista riportata sul retro della paletta, è visibile nel dettaglio a questo link.