VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Serve davvero cambiare qualcosa?
Serve davvero cambiare qualcosa?
di [user #60182] - pubblicato il

I chitarristi sono bestie incontentabili, argomenta il nostro lettore OliverJR. E, in effetti, rivedersi nella sua esperienza non è difficile.
Porto su queste righe una riflessione che mi picchia nel cervello da un po' di tempo. Credo di parlare a nome di tutti (o quantomeno della stragrande maggioranza) quando dico che i chitarristi sono delle bestie incontentabili. Sognamo chitarre, pedali, amplificatori che ci daranno il suono della vita, oggetti definitivi di cui non potremo più fare a meno e non utilizzeremo altro che quelli. Finchè non sentiremo l'esigenza di comprare altro perché quello che avevamo non funziona più come vorremmo. E chissà perché poi!

Non so a voi ma a me è successo veramente tantissime volte di utilizzare e sponorizzare con moltissimo entusiasmo della strumentazione, oggetti quasi miracolosi che mi facevano avere il suono che volevo e mi facevano sentire in pace con me stesso. Poi all'improvviso la magia si spegne e si comincia a pensare che alla fine non è poi sto granché il suono che ci ho tirato fuori. Mancano medie, è asciutto, non esce dal mix ecc.

Bazzicando il Tubo si vedono oggetti che fanno sentire suoni da far rizzare le orecchie anche a chi non suona e sale il pensiero: "con quello, sì che avrei il suono che voglio".
Nel mio caso, dopo prove e riprove, ho constatato che alla fine l'unica cosa che cambia sostituendo strumentazione è la comodita di gestione dei suoni.

Serve davvero cambiare qualcosa?

Ho riascoltato vecchie registrazioni, in "studio" dal vivo, fatte bene, fatte male, riprese con microfoni, in diretta con un telefonino... ho sempre lo stesso suono!
Lo testimonio con questo breve video, dove vi faccio sentire il mio preamp Mooer Brown Sound 003, utilizzato con tantissimo piacere per dieci anni circa. Poi all'improvviso non andava bene ed è rimasto nell'armadio per tre anni.
Per avere una pedalierina di scorta l'ho tirato fuori e mi sono detto... ma cosa aveva che non andava?

 
brown sound effetti singoli per chitarra gli articoli dei lettori il suono mooer
Nascondi commenti     37
Loggati per commentare

di claude77 [user #35724]
commento del 09/04/2024 ore 10:15:19
Spunto interessante. Dal canto mio mi ritrovo molto in quello che dici rispetto al fatto che ci sono momenti in cui senti al percezione che quel pedale/ampli diventa la cosa più importante della tua e finchè non lo porti a casa non dormi la notte, poi dopo alcuni giorni/mesi di amore torni a cercare altre cose su mercatino.

Voglio però dire che in questi anni in cui ho comprato e venduto tantissima roba tutto questo è stato parte del mio percorso di crescita come chitarrista. Il mio orecchio si è affinato molto in questa continua ricerca e anche la mia competenza nella gestione del suono è migliorata. Adesso sono capace di passare un'ora a settare l'overdrive per ottenere esattamente quella sfumatura, quel suono che cerco e di cui ho bisogno. Se penso al mio primo live con una Ibanez e un unico pedale chiamato ultra metal, (vendutomi da negoziante come overdrive) in cui mettevo tutto a palla, ne ho fatta di strata. Ho imparato a capire gli ampli valvolari, i pickup i pedali e tutto quello che ruota intorno a questo affascinante mondo del suono. Posso dire senza alcuna paura che il mio suono cresce e migliora come provo a crescere e migliorare come chitarrista.
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 09/04/2024 ore 12:45:53
Sicuramente più cose si provano e più cose si imparano, ma una volta che l'idea del suono che abbiamo in testa è ben chiara andremo verso quella direzione con qualsiasi strumento adatto. Poi il bello del gioco è anche l'attesa del giocattolino nuovo, ma ci è davvero indispensabile?
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 09/04/2024 ore 12:51:03
Sono d’accordo con te sulla questione giocattolino e nulla è davvero indispensabile o imperdibile a parte la musica. Sulla questione suono e ricerca sonora continuo a pensare che sia parte integrante dell’essere musicista e in questa ricerca, che passa anche per spese folli e spesso inutili, mi sento dentro appieno e non mi dispiace affatto.😂
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 09/04/2024 ore 12:58:02
Ah ma ci sono dentro anch'io e con tutte le scarpe 😅 non giudico nessuno perché sono il primo a farlo ma spesso mi rendo conto di quanto sia inutile. Il mio suono, anche se con leggere sfumature, lo ottengo con praticamente tutto quello che ho in casa. Poi il fatto che ci si divera un casinonva benissimo 🤟
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 09/04/2024 ore 12:11:56
Gli speaker (tipo e numero) e il cabinet (in maniera minore), sono gli elementi che incidono in modo sostanziale sul timbro, questo è un dato di fatto.
Se però è lo stesso musicista che suona, nel suo stile e nelle sue capacità, due prodotti diversi (ovviamente a parità di contesto - pulito con pulito, distorto con distorto), i due suoni risulteranno comunque molto simili tra loro.
Un trucchetto psicoacustico utilizzato nella maggior parte delle demo di pedali, ampli etc, è quello di proporre esempi musicali nello stile dell'artista che la strumentazione in oggetto propone di emulare; un esempio classico la pletora di prodotti che vantano di riprodurre il "brown sound" di Eddie Van Halen (che poi era riferito al suono di Alex!), dimostrati suonando lick di VH o nello stile di VH: suonano maledettamente uguali!
Un secondo trucco è realizzare demo suonate bene: qualsiasi prodotto verrà percepito come buono.


Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 09/04/2024 ore 19:23:32
Un giorno il chitarrista medio comprenderà l'importanza della cassa. In quel momento esatto smetterà di menarsi il cucco sui pickups.
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 09/04/2024 ore 12:16:31
Penso sia normale.
Compri il valvolare perché il transistor suona male.
Poi attacchi il transistor alla cassa del valvolare e improvvisamente suona bene.
Fai i live col valvolare e ogni volta il suono sembra diverso.
Compri il digitale perché è versatile.
Ma poi ti manca la botta dell'amplificatore e dai di matto perché sull'impianto il digitale suona diverso che in cuffia.
Ricompri il valvolare e sei felice finché non senti che le registrazioni venivano meglio col digitale.
Allora compri la load box col carico reattivo e le IR fatte da David Gilmour in persona.
Poi una volta vai in saletta a suonare sull'ampli peggiore del mondo, e tutti ti fanno i complimenti per come suoni, e probabilmente suoni davvero meglio perché stai solo pensando a suonare, e il suono è secondario.
Consoliamoci, i fumatori spendono molto di più e rovinano la salute di se stessi e degli altri.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 09/04/2024 ore 12:23:08
A prescindere da tutte le considerazioni che si possono fare sul suono e sulla strumentazione, se cambiare, comprare, vendere, alla ricerca del proprio Sacro Graal, ci fa stare bene, allora è cosa buona e giusta. Ce lo meritiamo.
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 09/04/2024 ore 12:49:04
E su questo non ci piove :) ma a volte invece la cosa mi ha frustrato perché non arrivare al suono desiderato quando fino a ieri ci riuscivo mi manda ai matti 😅
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 09/04/2024 ore 12:29:21
Credo, come ha scritto anche Claude77, che si debba segnare una linea di evoluzione o quantomeno uno spartiacque. Prima di avere una certa padronanza degli accrocchi, cambiare serve eccome e da questo punto di vista il digitale è una mano santa per il portafogli: quando ero uno sbarbo per provare la differenza fra due distorsori o li compravi entrambi o speravi di avere un amico che ti prestasse uno dei due, se poi si entrava nel mondo di modulazioni e ritardi, addio.
Una volta, poi, che hai una buona padronanza dei concetti base, effettivamente, cambiare ha poco senso anche perchè hai raggiunto un tuo suono e bene o male a quello ritorni indipendentemente da cosa usi, ovviamente tra apparecchi omologabili.
Ciao
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 09/04/2024 ore 12:49:29
Puro vangelo
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 09/04/2024 ore 13:18:52
Credo che il tutto possa essere riassunto nella parola "passione".
Quando c'è quella è difficile vedere (in questo caso acoltare) le cose con distacco, perchè si è coinvolti emotivamente. La passione per la musica, per lo strumento, ti fa cercare qualcosa di nuovo, ti fa sognare qualcosa di migliore. Qualcosa che dia merito a tutte quelle ore passate a studiare, a migliorare e a cercare di spostare in avanti i propri limiti. Se la musica e suonare sono la tua "passione" è inevitabile cercare qualcosa di diverso, non necessariamente migliore, anche quando pensi di essere soddisfatto del tuo suono e della tua strumentazione. Questo processo termina nel momento in cui, per qualche motivo, ci sia allontana dalla "passione". Si iniziano a vedere le cose con distacco e assumono un'importanza diversa, quello che prima era necessario per alimentare i nostri sogni, i nostri progetti, piano piano lo diventa sempre meno fino a non esserlo più. Ma fino a quando le nostre giornate sono alimentate dalla "passione" saremo sempre alla ricerca di qualcosa per alimentarla. Io la vedo così...
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 09/04/2024 ore 13:29:18
Molto poetico ❤️
Rispondi
di savakingyes [user #50496]
commento del 09/04/2024 ore 13:57:03
Dunque la GAS si può giustificare in millemila modi: insaziabile curiosità verso le novità, spasmodica ricerca della perfezione, infinità disponibilità economica, impellenti esigenze di ruolo, continui cambi di progetto, emulazione degli idoli del passato e del presente, desiderio di sentirsi l'idolo del futuro che verrà, etc ... ad ogni modo resta che la vita è "One Shot" quindi meglio morire carichi di rimorsi (mi pento di averlo venduto) che morire pieni di rimpianti (chissà che avrei fatto se l'avessi comprato) 😂🤣😂 quindi godiamoci appieno la nostra breve vita e ricordiamoci sempre che chi si accontenta... gode (e vive) a metà 🤗
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 09/04/2024 ore 14:07:28
Troppo profondi ragazzi, non volevo scomodare temi cosi impegnativi! 🤣 per me bisogna trovare la pace dei sensi...fino alla prossima volta 😅
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 09/04/2024 ore 16:56:51
...e chi non si accontenta, gode di più :-))
Rispondi
di thebols [user #63800]
commento del 09/04/2024 ore 16:57:59
Ho sempre pensato che noi chitarristi (indipendentemente dal livello, da " chitarrista da cameretta" a "turnista") gestiamo questo tema nello stesso modo in cui si gestisce un lutto, una perdita....attraversiamo 5 fasi: 1. Negazione: "non è possibile che io non riesca mai a trovare quel suono....proviamo a comprare un accrocchio nuovo"; 2. Rabbia: "ma porc....ho già comprato 5 ampli, 20 pedali...e ancora il suono non lo trovo"; 3. Contrattazione: "allora....vediamo...facciamo che mi tengo solo 3 ampli e 10 pedali...forse così trovo il suono"; 4. Depressione: "non suono più...tanto il suono non lo trovo...sono proprio una pippa"; 5. Accettazione: "ma sai che con un ampli e 3 pedali mi diverto e il suono non è quello là...ma non è poi così male?" ....... io sono felicemente approdato alla fase 5 e sono in pace con me stesso :-)
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 09/04/2024 ore 17:43:41
Anch'io sono approdato alla fase 5...un sacco di volte 😅
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 09/04/2024 ore 21:32:51
Però se pensi un attimo a cos'hanno i professionisti più di noi... io dico il fonico che mette equalizzatore, compressore, riverbero... ma soprattutto l'equalizzazione.
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 09/04/2024 ore 18:11:27
Io anche sono approdato nella fase 5 fino a che non riparto dalla 1😂😂
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 09/04/2024 ore 18:52:39
La fase 5 è un'illusione!!!
È solo questione di tempo...😂
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 09/04/2024 ore 20:56:05
A me capita spesso 'torna a 1 senza passare dal via e senza i 20 euro'.... a parte gli scherzi, se posso fare una riflessione una volta (complice l'età) si saliva la scala della qualità degli strumenti comprando e rivendendo. Oggi fin dagli strumenti 'entry level' c'è già una qualità mediamente più alta, e le differenze spendendo di più non son sempre così evidenti. inoltre aver tanto e subito (penso ai modeler coi loro centinaia di effetti) rende umanamente impossibile far pratica su tutto.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 09/04/2024 ore 19:01:16
L'unica cosa che cambia il suono, è come suoni. Il resto non conta proprio nulla.

Prendo la chitarra, e già dopo mezz'ora di riscaldamento ho un suono migliore.
Rispondi
di dariorepen [user #15510]
commento del 09/04/2024 ore 20:00:10
Il suono fondamentalmente sta nelle dita, le casse e i coni lo colorano, le valvole garantiscono la botta necessaria indipendentemente che si voglia una timbrica pulita o distorta, tuttavia la finezza del suono dipende dalla qualita' del circuito, spesso determinante in certi esemplari molto ben curati nelle saldature a mano, ma oggi giorno la tecnologia dei circuiti prestampati ha fatto passi enormi tanto da rendere difficilmente percettibili le differenze, specie quando si lavora im uno studio di registrazione, ove per ragioni di praticita' ma anche di versatilita' immediata si utilizzano sempre di piu' gli strumenti digitali. Il discorso cambia sui grandi palchi ove serve piu' potenza e uscire bene nel mix del gruppo e qui subentrano altri fattori ambientali e dinamici, ma meno importanti rispetto al lavoro da farsi nello studio di registrazione.
Se guardiamo ai grandi palchi dei mega concerti, noteremo che gli amplificatori sono piu' o meno gli stessi di sempre (ossia cio' che veniva utilizzato negli anni 60/70) e noteremo che il suono dei grandi gruppi che li utilizzano e' piu' o meno sempre lo stesso, cioe' il loro suono live, mentre sul disco le cose sono un po' diverse, ma e' il contesto ad essere diverse e loce' pure l'approccio del musicista, alcini rendono meglio in studio, altri sono animali da palco.
Io oramai faccio parte della categoria dei vecchi (ho iniziato nella prima meta' degli anni 60'), ho utilizzato svariati tipi di amplificatori in ampia parte di elevato blasone e le differenze timbriche le ho notate solamente suonando in studio di registrazione o comunque in siti di piccole dimensioni, in quelli grandi praticamente mai o meglio a mio avviso, dipendevano piu' dal tipo di cassa che utilizzavo e ovviamente se la chitarra era attrezzata con single coil, oppure humbucker.
In conclusione ripeto che gran parte del suono che vogliamo ottenere, dimori nelle mani e me nel pizzico di pazienza che serve per utilizzare al meglio l'equalizzazione dell'ampli che si sta utilizzando; piu' di qualita' sono, piu' sensibilita' richiede la regolazione dei potenziometri e da qui escono le sfumature che si ricercano e/o comunque ci servono nei vari contesti. In conclusione: utilizzare al meglio le dita e prestare attenzione alle regolazioni di ampli e chitarra.
Rispondi
di ruggerigta [user #23016]
commento del 10/04/2024 ore 13:39:06
In tanti anni di dilettantismo ho provato un pò di strumentazione (anche grazie alle sale prove differenti che ogni tanto presentavano dei buoni ampli) e dopo anni da marshallista rockettaro incallito hanno cominciato a piacermi anche altri ampli come i vox, i laney, orange ecc...stessa cosa per i pedali, mai trovato grandi differenze fra quelli di boutique e pedali più economici ad es. della Boss. Insomma, il mio orecchio si è adattato a tante sfumature diverse di ampli e pedali e sulla strumentazione di medio livello non ho mai trovato nulla che facesse davvero schifo.. questo mi portato a preferire la praticità su tutto ed è per questo che sono passato alle pedaliere digitali (quelle più immediate da usare)...poi è ovvio che la novità fa sempre gola..
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 10/04/2024 ore 21:53:49
a me capita l'opposto. ho un cestone dei pedali che non uso, a volte ne tiro fuori uno lo metto in pedaliera e....

...

..ammazza che merda, ma suonavo con QUESTO? :D
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 10/04/2024 ore 22:02:39
Capita anche quello!
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 11/04/2024 ore 15:20:07
Si chiama paradosso.
Più si cresce musicalmente e più si è in grado di fare suonare bene qualsiasi attrezzatura. Anche roba tutto sommato scadente. La riprova è che le cose vecchie ci sembrano suonare ogni anno meglio quando le riprendiamo.
Paradossalmente però più si cresce e più si cerca (gas) attrezzatura più costosa che, semplicemente perché non la conosciamo, oppure perché essendo costosa ha un range di sweet spot più grande, ci risulta ostica spingendoci ad acquistare ancora roba più costosa.
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 11/04/2024 ore 19:15:54
Anche a me suona quasi uguale tutto...
Perché il suono passa dalla testa alle dita..
Quindi premo le corde nei modi che conosco, plettro usando quelle due-tre tecniche che so.. la mia dinamica va da x a y..
Stessa cosa per i suoni... Finisco sempre per crearmi quei 4-5 suoni che sento "familiari".. Quindi giro le manopole finché in quei suoni mi ci ritrovo.. e alla fine arrivo sempre lì, con valori diversi di pot tra un ampli e l'altro o catena effetti per correggere...ma inconsciamente finisco lì...
Alla fine ( tralasciando gli inizi dove mettevo sempre il gain a palla) tutto suona più o meno bene... O male se a qualcuno il mio suono non piace..
L' unica differenza che apprezzo è il feeling con lo strumento....

Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/04/2024 ore 21:10:48
Per questo esistono produttori, fonici, ingegneri del suono ecc. Esistono anche perché quasi sempre il musicista ha difficoltà ad ascoltarsi e quindi a rendersi conto se il suo suono è efficace. E quindi partono gli acquisti inutili e sbagliati
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 12/04/2024 ore 01:41:15
Bel video, sei bravo sul serio, hai una bella mano che definisco ( non ridere pero' ) Fare il burro, nel senso che quando le dita sanno plasmare bene il manico, lo fanno suo, il suono e' morbido appunto come il burro, e credimi, non ne vedo tantissimi, e di certo non e' come si dice in gergo, una leccata, perche' io parlo solo quando vedo. Riguardo al auono....Mah, qui la vedo dura, nel senso che il suono e' una cosa indefinibile quanto misterioso. Le variabili in gioco sono tantissime, vuoi la mano, vuoi la cassa, vuoi la testata, vuoi la chitarra, vuoi i pickup, per non parlare del luogo in cui sviluppiamo quel suono. Ho provato a prepararne uno mio prima di suonare in un ambiente chiuso ma che non era il mio, e magia delle magie, dopo ore passate a pensare di stupire chi ascoltava, il suono era cambiato. I professionisti grandi, hanno tecnici che quella magia la risolvono anche soltanto cambiando momentaneamente un pezzo qua e la e adattando il suono, cosa che invece noi ( almeno io ) devo adattarmi. Per anni cerchi il suono di VH e poi salta fuori il pistolotto di storia che usava un depotenziometro variac perche' per sbaglio acquisto' un Marshall dall'Inghilterra e bla bla bla la storia la sappiamo, idem per Mister Ac/DC Angus Young che faceva passare il suono in un altro accrocchio misterioso almeno all'inizio, e alla fine e' vero, ma allora, che pedali ci propongono dicendo di suonare finalmente come tizio o caio ? ;-) e' solamente un modo per incasinarci di piu' i neuroni a parte fare profitto ? Perche' noi ad un certo punto della vita, vogliamo un nostro suono, ma la mente e' ufficialmente destabilizzata da tutti i chitarristi con i loro suoni fantastici che abbiamo ascoltato in anni e anni, e anche volendo essere il piu' possibile neutri, tendiamo come per inerzia a spostarci verso quei suoni pensando poi di modificarli, incicciottirli o dimagrirli per renderli nostri, ma alla fine, non succedera' quasi mai, perche' quel suono, di base, ha una struttura complessa non data da un semplice pedalino. Io sono sicuro, che quando trovero' il mio vero suono, succedera' per culo, magari mentre sta andando a fuoco la testata ( Scrat ! Scrat ! ) e in quel momento o poco prima, dalla chitarra uscira' la magia... il problema e' che poi dovro' far esplodere una testata al giorno ;) Ovviamente si scherza, ma dietro al vero suono della chitarra, c'e' sempre stato un grande tecnico in aiuto del chitarrista. Discorso diverso per chi si accontenta. Io amo anche i Boston come gruppo, nel passato ho cercato il suono di Tom Scholz ( a proposito di tecnici ) e pensavo di trovarlo tranquillamente fino a quando ho visto la montagna di Rack che si portava dietro ai concerti e le sue famose invenzioni. Ora, lui ha sempre asserito che non ascoltava musica di altri, proprio per non farsi influenzare in ogni senso.. un Monaco di clausura ? vero ? Falso ? chissene, fatto sta che sto suono sono riuscito ad averlo all'80% ma non bastava e cosi' da allora sono ancora alla ricerca della pace dei sensi con non pace del mio portafogli ;) Ora non dico piu' basta, non compero piu' nulla, perche' ogni volta ho poi rincarato la dose :-) Un saluto, e comunque il tuo suono e' buono, ma li sono le mani ... la magia numero uno di tante altre ;)
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 12/04/2024 ore 12:20:23
Grazie mille per il complimento burroso molto apprezzato! Condivido la tua riflessione ma ho smesso da tempo di cercare il suono di altri, mi basta averne uno decente mio ;) che poi si sa, oggi si è soddisfatti e domani no 🤣
Rispondi
di MAURIZIO [user #49375]
commento del 12/04/2024 ore 15:36:20
1. Leggo che state in tanti a cercare il vostro suono. Solo io ne cerco una decina almeno?
2. Mi capita di andare nella mia personale sala prove, attaccate la chitarra a pedali-testata-cassa e suonare con un suono che non mi garba affatto. Il giorno dopo ci ritorno, attacco esattamente la stessa chitarra allo stesso rig di cui non ho toccato nemmeno una manopola, e suona da paura. Sono io? Trapianto di orecchie? Erano 220 volt migliori? Boh.
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 12/04/2024 ore 16:04:43
A volte si....sono proprio le orecchie...
Se passo una giornata al lavoro usando utensili che fanno rumore la sera suona tutto diverso da quando non ho rumori in officina...
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 13/04/2024 ore 07:56:1
Sul discorso un solo suono si io ne cerco uno per fare tutto. Un bel distorto pieno da gestire con il volume della chitarra per avere pulito, crunch e lead. Poi abbelliscono dove serve con un delay modulato ed un pedale per alzare il volume negli assoli
Rispondi
di Daffy Dark [user #64186]
commento del 15/04/2024 ore 14:45:49
Grande Davide, sempre al top!👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍 🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍 🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 15/04/2024 ore 16:00:23
Grazie Sanny ❤️
Rispondi
Altro da leggere
Tonex One: Machine Modeling in miniatura
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Il Wannabee reinventa Klon e Bluesbreaker in salsa Beetronics
Mooer Prime S1: processore modulare ultra-compatto
Manuale di sopravvivenza digitale
Fundamental Ambient: riverbero sperimentale Walrus a prezzo budget
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964