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Chitarre elettriche professionali: mito o realtà?
Chitarre elettriche professionali: mito o realtà?
di [user #49287] - pubblicato il

Cosa rende una chitarra "professionale" e, di conseguenza, cosa rappresentano tutti quegli strumenti che si pongono sotto tale definizione? Ecco il punto di vista del nostro lettore Teknomaster.
In questi giorni Fender ci propone la serie Player II, costruita in Messico, che dispone di alcuni miglioramenti e nuovi colori.
Se si vuole un prodotto migliore allora bisognerà optare per una chitarra made in USA.
Personalmente ho una American Professional II che il mio amico Giulio, musicista di professione, sostiene essere il modello “base” intesa come professionale.
Andando oltre, ci sono altre serie fra cui la Vintage, la Ultra, etc. fino ad arrivare ai costosissimi modelli Custom Shop.
Fra una American Professional II (2.200 Euro circa) e una Custom Shop (da 3.300 a 5.500 euro, escludendo le Master Relic) ci sono dai 1.100 ai 3.300 di differenza.
Sono d’accordo con il mio amico Giulio ma faccio un piccolo passo indietro per considerare alcuni fatti, dove -allo scopo- ho allegato un mio vecchio catalogo del 1969.

Chitarre elettriche professionali: mito o realtà?

Come si può vedere dalle foto:
  • Telecaster 1 pickup “Esquire” colori vari: lire 160.900
  • Telecaster 2 pickup colori vari: lire 229,000
  • Stratocaster marrone: lire 255.700
  • Stratocaster colori vari: lire 268.400
...e basta.
Non esistevano i modelli Mexico, Corea, USA, Custom Shop, Custom Master Relic, etc.
Quando Jimmy Page, Eric Clapton, David Gilmour o Steve Ray Vaughan andavano al negozio a comprare una chitarra, compravano una queste e nient’altro, perché non esisteva altro disponibile.

Arrivo al punto: queste vecchie chitarre erano “professionali”?

Non credo: erano solo buone chitarre. Però salivano sui palchi e scrivevano pagine di musica su dischi diventati epici.

Chitarre elettriche professionali: mito o realtà?

Quindi perché oggi abbiamo bisogno di una così vasta selezione di modelli?
Altra domanda che mi faccio: se esistono le serie Professional, allora a cosa corrispondono le serie Mexico e Squier orientali? Cioè: queste ultime non sono buone perché non professionali?

In definitiva: cosa significa professionale?

Dovrebbe significare che lo strumento nuovo, appena uscito dalla custodia, dovrebbe suonare con le scale intonate, avere i tasti levigati e rettificati, pickup regolati, e avere quanto serve per suonarlo in una serata.
In realtà le cose non stanno così, per cui (per me) questo concetto non esiste.

Anche i modelli del 1969-70 non erano pronti al 100% da suonare, infatti dovevano essere regolati.
Oggi tutti gli strumenti Fender definiti “Professional” hanno bisogno di andare dal liutaio dove, come dice il mio liutaio di fiducia, ci sono tante regolazioni da fare e persino tasti da rettificare. In alcuni casi con la vernice sollevata ai bordi della tastiera.

Le serie di livello superiore Custom Shop sono quasi tutte “Relic” cioè invecchiate e anche qui da rettificare e regolare.

Ma allora?
Aggiungo che le Relic, per me che compravo chitarre a quei tempi, sembrano solo vecchie e usate, per cui dovrebbero costare di meno e non di più.
Tornando al concetto iniziale, le chitarre che oggi si comprano a prezzi elevatissimi, vorrebbero sembrare quelle del 1970 ma non lo sono, a fianco di queste la serie orientali e messicane necessitano di regolazioni ma poi, alla fine, suonano bene.

Ripeto a me stesso la domanda: Professionale? Ha senso? Teoricamente forse sì, praticamente no, non esiste.
Oggi l’origine del risparmio sta fondamentalmente nel costo della manodopera, quindi il produttore importante vende modelli “base” come Professionali e modelli più economici assemblati altrove sotto lo stesso marchio.

Ritengo che fosse più corretta la vecchia definizione American Standard.
american professional ii chitarre elettriche fender gli articoli dei lettori
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di Guycho [user #2802]
commento del 01/08/2024 ore 09:14:51
Sono totalmente d'accordo: è stata creata questa fantomatica categoria "professionale", che però non ha alcun senso, se non quello commerciale.
Persino chi fa tour negli stadi (dove suppongo si richieda il massimo dell'affidabilita'), si porta dietro i tecnici che curano gli strumenti; quindi potresti anche avere una Squier disastrata, tanto il liutaio te la sistema ogni giorno (Thomas Raggi infatti suona una Squier negli stadi).

Insomma, so tutte cazzate.

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di Lespo [user #18097]
commento del 01/08/2024 ore 09:15:46
Nel 2008 a Spezia arrivò Herbie Hancock con Chris Potter al sax, Lionel Loueke alla chitarra,
Dave Holland al contrabbasso e Vinnie Colaiuta alla batteria.
Per una serie di motivi che non sto qui a spiegare ebbi la fortuna di vedere da molto vicino il Rig di Lionel Loueke e con grande stupore mi accorsi da subito che il mio era molto ma molto più costoso... Suonava con un paio di pedalini della boss con le patch pressofuse, quelle di tutte di plastica colorate ed un Fenderino... Io avevo già tutti i cavi e le Patch uguali, pedali custom, amplificatore cablata a mano punto a punto... Io suonavo alla Sagra del coniglio fritto e lui con Herbie Hancock e Vinnie Colaiuta...
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di claude77 [user #35724]
commento del 01/08/2024 ore 09:32:27
Interessante quello che dici, ma mi sento di aggiungere che poi in realtà dipende da come sei fatto te. Faccio parte dell’organizzazione di un Festival Blues da cui sono passati musicisti di livello internazionale e nella mia esperienza c’è quello che si attacca a qualsiasi ampli, purché sia di qualità, e quello che non sale sul palco se non li viene fornito tutto quello che ha richiesto nella scheda tecnica.
Quello che voglio dire è che alla fine dipende da tanti fattori e io ho visto tanti musicisti professionisti davvero fissati per la strumentazione
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di Lespo [user #18097]
commento del 01/08/2024 ore 09:38:45
Si certo dipende, difatti quell'esperienza non ha cambiato il mio approccio alla strumentazione, però era per confermare che il concetto di "professionale" è decisamente vago
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di Francescod [user #48583]
commento del 01/08/2024 ore 13:21:57
La domanda però è: se ti tolgono tutto l'apparato custom shop tu sei in grado di suonare o ti rifiuti? Dai, lo sai benissimo che sei in grado di fare senza, però se te lo puoi permettere qual è il problema? La morale è che non bisogna fissarsi e diventare snob: ci si diverte comunque. Ma se sei in grado di comprarti dieci masterbuilt, cento custom shop, trenta amplificatori perché sei appassionato, allora qual è il problema? Il problema è che hai visto un professionista fare tanto con poco? Beh, ci sono fior di professionisti che hanno invece tutto un patrimonio dietro. Ma scommetto che anche loro riuscirebbero a fare molto con poco. Ricordiamoci da dove veniamo ma non vergogniamoci di chi siamo diventati. L'importante è avere la passione.
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di Teknomaster [user #49287]
commento del 01/08/2024 ore 14:50:51
Esatto. Questo è il punto. Suoni lo stesso. Per il resto, perché non essere onesti e dire: "senti, la chitarra che hai è già buonissima, ma se hai soldi e vuoi spendere te ne vendo una ancora più bella"
e se hai la passione te la compri e stop.
Non c'è bisogno di giustificarsi con il "professionale".
Mi piace, ho la diponibilità, me la compro per passione, fine del discorso.
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di irmo [user #17391]
commento del 01/08/2024 ore 09:40:29
Diffida dagli espertologi, SEMPRE !
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di RedRaven [user #20706]
commento del 01/08/2024 ore 10:12:48
E' un aggettivo, come tanti altri. Cos'è una macchina "sportiva"?
Ci sono tanti tipi di prezzo per andare incontro a clientele diverse, e ciascuno trova quel che fa per lui o lei, tra i 100 e i 100.000 euro. Anche solo starselo a chiedere è perdere tempo.
Nota: i prezzi delle fender negli anni 50 e 60 paragonati agli stipendi erano davvero alti e paragonabili alle custom shop il che da una parte dovrebbe far riflettere su "ma vale una custom shop?" e dall'altro però ben venga una democratizzazione dei prezzi con modelli che costano una frazione.
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di Involt [user #51206]
commento del 04/10/2024 ore 06:29:47
No, aspetta un momento. Il paragone non sarebbe calzante.

Una "macchina sportiva" é un'automobile che ti garantisce una "guida sportiva", cioè una guida vicina a quelli degli sport motoristici, il cui obiettivo non é quello di spostarsi in comodità ed in sicurezza, ma di essere in qualche modo più rapido di un antagonista (come velocità istantanea, o come velocità media di spostamento su tratti misti).
Quindi un'auto sportiva ha quelle caratteristiche strutturali che consentono la massima reattività, come inserimento in curva ed uscita dalla stessa, risposta dell'acceleratore e dei freni, e così via. Ed una delle caratteristiche principali che possono darti questo é, ad esempio, il baricentro basso. Questo identifica una condizione, stabilita in fase costruttiva o di modifica succesiva, ben precisa.

Ma una chitarra "professionale"? L'unica condizione che può essere paragonabile é l'affidabilità.
Meccaniche che tengono l'accordatura, agganci per la tracolla che non ti fanno cadere per terra la chitarra mentre suoni (una volta mi accadde, con una chitarra economica), tasti ben posati... ma queste non sono caratteristiche "strutturali". L'hardware lo puoi sempre cambiare, e l'attenzione nella realizzazione non é una "caratteristica" dello strumento.

Quindi l'affidabilità non può essere considerata una caratteristica che definisce una chitarra, se la paragoni alla "sportività"; un SUV é l'esatto opposto di un'auto sportiva, ma questo non vuol dire che si possa staccare una ruota in curva... la chitarra "professionale", se non l'acquisti come tale, puoi sempre renderla professionale da te, tranne casi limite. Una ventina di anni fa comprai una chitarrina che era praticamente insuonabile, e tale é rimasta nonostante ogni tentativo di migliorarla; ma costò 67 €... per l'appunto, un caso limite
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 01/08/2024 ore 10:14:04
Semplicemente le scuole di marketing all'epoca stavano sfornando laureati, poi sono arrivati a gestire e aziende a farle quasi fallire negli anni 90, poi lì hanno messi a fare solo i cataloghi e applicano 'le basi' di estensione del catalogo per creare un prodotto adatto a tutti, e una continua opzione di aver qualcosa 'di più '. È molto che non provo chitarre in negozio ma se la situazione è così disastrosa come descritto... è preoccupante e non capisco come possa funzionare l'online con sto rischi
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di go00742 [user #875]
commento del 01/08/2024 ore 10:44:16
Assolutamente d'accordo in tutto oramai anche la chitarra è da anni nel mondo del marketing del resto lo testimonia il classico modello da super collezione che anzichè suonare viene tenuto in bacheca in attesa dell'aumento del suo valore.

Anch'io dico sempre ma Stevie ray vaughan non usava una custom shop, la blackie di Clapton è un assemblato.

Ma poi vogliamo parlare del signor Van Halen che segava body toglieva pickup e sono riusciti a farne un modello signature non proprio economico?

Il relic per me potrebbe chiudere non ne capisco il motivo: invecchiare artificialmente una chitarra per farla sembrare vecchia, il fascino della chitarra sverniciata con la tastiera logora e sudicia sono le storie di pub e locali che si porta dietro mentre la murphy lab al limite si porta dietro la cacciavitata presa dall'operaio di turno.

Oramai il marketing e la crescente domanda di dentisti e avvocati hanno preso il sopravvento ragion per cui prezzi in salita e fuori controllo che diventano desiderio di tutti.

Solo una cosa le chitarre acquistate il massimo intervento è sull'action o sul manico da tirare 1/4 di giro e olio di limone sulla tastiera ma per il resto non ho mai fatto altro.

In questo periodo sto comprando charvel Mexico e sono sbalordito dalla qualità ma a parte quelle 3 regolazioni non ho mai dovuto fare altro.
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di NICKY [user #46392]
commento del 01/08/2024 ore 11:40:22
Suono da 25 anni e posseggo una varietà di chitarre che differisce per legni e caratteristiche tecniche. A mio modesto parere, il mercato attuale è incomprensibilmente dopato, come del resto ogni cosa (Auto, Beni, sevizi......) post Covid non esiste più limite! Detto ciò, credo sia doveroso aggiungere un ulteriore tassello a quanto giustamente hai esposto nell'articolo @Teknomaster. Ogni musicista dovrebbe provare quanti più strumenti possibili, così da imparare a conoscere e conoscersi e pertanto apprendere ad esempio che una scala 25,5" per lui è più confortevole con corde .0095 o che tasti jumbo 6100 sono meglio dei 6150 se abbinati a un radius 7,25" o che un capotasto LSR è meglio di uno in grafite da 1,650 oppure assaporare le sfumature che può offrire un condensatore da 022 contro uno 047 a seconda dell'equipaggiamento ecc ecc. Raggiungendo questa consapevolezza diventa indispensabile acquisire capacità manuali che ci permettano di settare la nostra chitarra al meglio per noi! infatti, nonostante abbia a casa strumenti del Custom Shop, nelle serate utilizzo principalmente Frankestein che ho assemblato utilizzando le parti più performanti per il mio modo di suonare come ad esempio manici warmoth, che settati a dovere hanno anche maggior agilità di un banale Custom shop con radius 9,5 e profilo standard. Voglio dire, ci sono talmente tante personalizzazioni che potete creare vere e proprie macchine da guerra! Con € 2000 e un po di pazienza, potete costruire quello che suona meglio per voi e non per la moda del momento e con tutta componentistica made USA!
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di onlyfender [user #5881]
commento del 01/08/2024 ore 11:46:28
Eh si, l'attuale modello di business impone alle aziende di aggiornare continuamente i prodotti.
Sulla Stratocaster però non puoi innovare granché perché se la stravolgi snaturi la storia di un prodotto quindi... che fare? Proponi colorazioni diverse, serie limitate, legni e materiali diversi aggiungendo la dicitura "versione pro, versione 2, 3, ecc.". In pratica si ispirano ai brand tecnologici che sfruttano la leva psicologica del "Ehi hai ancora la versione 1? Ma è uscita già la 3... cosa aspetti a cambiare?"
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di ovinda [user #46688]
commento del 01/08/2024 ore 12:03:58
Ascoltate il consiglio: andate sui mercatini online, cercate le squier classic vibe usate, andate a provarle, se vi convincono, prendetele. Con 280-300 € vi portate a casa uno strumento dalle prestazioni garantite. Se proprio ne sentite l'esigenza sostituite i pickup e valutate le meccaniche e il ponte (anche se io non ho mai avuto problemi).
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di melonstone [user #55593]
commento del 01/08/2024 ore 12:21:13
Assolutamente d'accordo, anche io rimpiango la serie American Standard, che includeva di tutto e di più. Credo che lo strumento lo puoi valutare solo da come suona, senza stare a pensare a marchio e modello. Un mio amico possiede una Stratocaster ed una Telecaster, entrambe made in USA. Bene, rispetto alle mie suonano veramente male. Mi sono chiesto molte volte il perchè, e mi sono risposto che non sa provare uno strumento, non ci mette attenzione e si è lasciato abbindolare dall'etichetta made in USA
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di Francescod [user #48583]
commento del 01/08/2024 ore 12:44:
Ok, ma che ci frega della parola "professionale"? In termini meno brutali, perché non era rivolto contro l'autore dell'articolo ma contro il fissarsi su una parola: perché dovremmo interessarcene?
È come dire: perché la tal chitarra l'hanno chiamata Elite? Perché la suona solo una Élite? E se sì, quale élite? Forse una élite sociale o di categoria? :))
Direi che l'abbondanza a me non disturba, mentre qualcuno invece si stranisce. L'abbondanza è bella perché ognuno, anziché accontentarsi, sceglierà quella che più si avvicina ai propri ideali.
Quanto a Gilmour e company, non ne parlerei: hanno i loro tecnici che modificano e migliorano a piacimento. Soprattutto hanno orecchie e un'esperienza impareggiabile quindi scelgono con criteri diversi dai nostri. Sono su un altro piano.
La chitarra professionale neanche mi serve, mica sono un professionista. Compro la professionial o la custom o la player perché è quella che mi piace e che sta nel mio budget. Amen.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 01/08/2024 ore 14:57:12
E' verissimo.
Parlando dei musicisti che ho citato, pensavo a quando da ragazzi andavano al negozio a comprarsi la chitarra con i soldi risparmiati. Angus Young e Jimmy Page comprarono la chitarra nel negozio sotto casa e tutte queste manfrine non esistevano.
Semmai oggi si potrebbe "onestamente" dire che se ho disponibilità e passione, compro qualcosa di più costoso solo perchè mi piace.
Cambiando paragone, mica devi saper leggere bene l'ora benissimo per comprarti il Rolex!
Da quello che ci propinano sembrerebbe che chi sa leggere l'ora da principiante debba comprarsi il Casio da 50 euro, mentre chi è un bravissimo professionista nel leggere l'ora allora si, è giustificato nel comprarsi il Rolex!
Io penso invece che dobbiamo sentirci liberi senza tante sovrastrutture, sempre se ne abbiamo le possibilità. Quindi d'accordissimo con te
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 01/08/2024 ore 15:36:3
Devo dire che quello che dici l'ho sempre dato per scontato. Ora colleziono (e suono) custom shop e amplificatori boutique, ma mi divertirei pure con una scopa con un pick up. Sarà che ho fatto decine di serate con strumenti Squier e due pedali in croce divertentomi un mondo.
Diciamo che siamo sovraesposti a un bombardamento pubblicitario infinito mentre una volta era tutto confinato alle riviste di settore che uscivano una volta al mese.
Ma il mondo non lo possiamo cambiare. Possiamo solo sviluppare un senso critico e imparare a divertirci con quello che si ha. Anche perché "professionale" qua e "professionale" là, ma tanto non siamo musicisti professionisti.
Io comunque riconduco tutte alle basi: l'ascolto della musica. È una cosa che tutti si sono sempre potuti permettere in passato e a maggior ragione oggi. Si cominci da lì, ad ascoltare tutti i capolavori che invece molti nemmeno sanno che esistono, e poi si svilupperà la voglia di suonare qualcosa, invece che mirare a possedere qualcosa tanto per averla, magari suonando sempre lo stesso riff.
Si parla troppo poco di musica intesa come ascolto e analisi di album di artisti e band. È quello che solitamente fa scattare la molla di voler suonare a prescindere dal prestigio dello strumento.
Rispondi
di rockit [user #11557]
commento del 01/08/2024 ore 16:12:16
Io invece ho l'impressione che la definizione di "professionale" sia proprio un retaggio di quando Angus Young e Jimmy Page erano ragazzi. All'epoca c'erano le chitarre da principianti, economiche, spesso prodotte localmente da fabbriche abbastanza generaliste, e che non offrivano prestazioni qualificabili come "professionali" né in termini di suono, né di suonabilità, né di robustezza necessaria alla vita on the road; e poi quelle appunto "professionali", che costavano una cifra e si comprava chi appunto era professionista, per cui ci lavorava, o chi professionista voleva diventarlo (comprando usato per risparmiare).
Tutto sommato la cosa non era così atrocemente distante nemmeno quando ho iniziato io a metà anni '90, con le chitarre economiche spesso mal settate e quasi sempre con meccaniche e pickup appena sufficienti a produrre un suono identificabile, ma alla fine robuste come liuteria e settabili per suonare più che bene, un passo avanti verso lo strumento "professionale" ma ancora con differenze notevoli.
Adesso anche con una chitarra da pochi soldi hai qualità assolutamente buona da tutti i punti di vista, e il retaggio del "professionale" è uno stratagemma di marketing. Ma più si va indietro nel tempo, più il termine assume senso.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 01/08/2024 ore 17:28:22
Secondo me negli anni 60 e 70 il concetto di professionale non esisteva. E manco fino agli anni 90.
La mia prima chitarra elettica la comprai nel 1968 ma era una Meazzi Mustang a 3 pickup. Non era Fender ne Gibson. Si risparmiava con i modelli italiani (ho messo la foto di un catalogo del 1969) e con Hofner, Vox, etc.
Il risparmio era questo, mentre spendendo di più si poteva comprare la Les Paul o la Strato e di "professionale" non se ne aveva l'idea.
Molte registrazioni famose RAI furono fatte con Framus o Meazzi, che erano più economiche, ma usate professionalmente
Rispondi
di Shoreline [user #20926]
commento del 01/08/2024 ore 16:49:45
Ho una strato americana del 2010 e due anni fa mi sono preso una player con tastiera roasted e la mia modesta opinione è che la player non ha niente da invidiare ma proprio niente né a livello di suono che di suonabilita e stabilità..anzi il manico della USA ogni tanto lo devo correggere mentre la roasted è sempre esattamente come quando l ho presa e settata con le 0.11
Rispondi
di FabrizioS [user #52064]
commento del 01/08/2024 ore 18:08:26
Una chitarra''professionale" e' costruita con più cura, supera test di controllo che le altre non superano, legni ed elettronica migliore. Durano meglio negli anni e ai vari spostamenti, (trasporto) che i musicisti professionisti fanno per i vari tour. Sopportano meglio i cambi di temperatura, ecc ,ecc. La differenza si sente anche quando le impugni. Un prodotto di qualità lo vedi e lo senti al tatto.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 01/08/2024 ore 19:24:34
dici eh
Rispondi
di FabrizioS [user #52064]
commento del 01/08/2024 ore 22:55:03
Puoi credere quello che vuoi. Io posso affermare che per esperienza, non le metto neanche vicino. Mia opinione. Se sai suonare, suoni pure una scopa ma rimane una scopa. Comunque usa pure le squier. Nessuno te lo vieta. Buon rapporto qualità prezzo ma ...con tanti ma...anzi di più se la paragoni a chitarre di fascia alta(parlo di qualità non di prezzo).
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 02/08/2024 ore 08:31:38
Quali "ma"? Che vuol dire che è una scopa? Una scopa non suona.

Ho Fender, Gibson, etc. e tante ne ho suonate (suonate davvero dappertutto, non la provetta 10m a negozio).

Ci sono chitarre economiche che vanno alla grande, e se quelle per te so scope, viva le scope.
Ad esempio, la mia preferita è una strato made in Mexico.
Rispondi
di FabrizioS [user #52064]
commento del 02/08/2024 ore 13:49:11
Non è una gara a chi ha ragione. Se fai un paragone con altri strumenti in legno, ad esempio pianoforti, violini, ecc si capisce subito che va bene il marketing ma la qualità costruttiva, l'attenzione ai dettagli, i legni di qualità, non li puoi trovare in uno strumento economico. Si paga anche il pregio del marchio. Di una Ferrari...paghi anche la fama, la storia del marchio,ecc. Perciò una chitarra con la scritta professional non ha senso ma se è costruita con legni ricercati, con meccaniche con metalli e lavorazioni di qualità, con operai pagati quanto meritano (la professionalità si paga), ecc, è indubbio che debba valere di più. Le chitarre economiche non possono superare gli stessi standard di chitarre di qualità superiore.Suonano, certo, bene, si. Ma son sempre economiche. Se lo scopo è quello di cercare il miglior suono...è soggettivo perciò anche una chitarra economica può dire la sua. Se valuti lo strumento dal punto di vista costruttivo, del prestigio (es. Ferrari) allora è un altro paio di maniche. I custom shopping non li batti se valuti una chitarra nel suo complesso. Se valuti solo il suono ...un cambio di pick a una economica e il gioco è fatto.(o quasi). Ci sono 1000 fattori che influenzano il suono. Un professionista però scegli strumento di qualità superiore per l'affidabilità dello strumento, per i dettagli, l'accuratezza,ecc.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 02/08/2024 ore 18:16:02
Si ma qui si discute proprio questo: l'affidabilità perchè "professionale"

Dimostrami che una Fender Mex non sia affidabile rispetto ad una Fender USA.

Legni ricercati? Acero è acero, mogano è mogano, a meno che non sia marcio c'è poco da dire.
Meccaniche di qualità? Le chitarre da 600€ montano le stesse meccaniche di quelle da 2000€.
E gli operai qui non c'entrano niente.

Dove vedi questa superiorità? Fammi un esempio pratico.

I violini e i pianoforti, li puoi assimilare alle chitarre acustiche: lì si che c'è differenza, in quanto una chitarra di valore ha fasce e fondo in massello, una liuteria e incollaggi diversi. Ma su una elettrica non vedo cosa ti puoi inventare, una Telecaster ha due pezzi di legno avvitati, fine della storia.
Rispondi
di FabrizioS [user #52064]
commento del 02/08/2024 ore 20:31:02
Sai cos'è il controllo qualità? Mi sa di no. Si legge che di legni non ne capisci niente. Acero è acero, certo! Non sai però che esistono 120 specie di acero!
Le variabili sono tante. Dipende che parte del legno utilizzi, la provenienza, l'umidità, le imperfezioni, l'eta, la stagionatura, ecc. Informati prima di parlare. Una made in Messico ha una buona catena di montaggio e utilizzano materiali buoni ma non ottimi. Una made in USA, per apporre il Made in USA, supera dei controlli che sugli strumento made in messico non vengono fatti, i controlli sono maggiori, personale specializzato li verifica e li controlla. E questi li paghi. I materiali utilizzati sono migliori. Da quanto leggo non conosci neanche i Metalli, le leghe, la densità, la concentrazione delle elementi all'interno, ecc. I metalli utilizzati non sono gli stessi, e anche a parità di materiale, le concentrazioni degli elementi interni può cambiare e rendere un ponte in acciaio migliore o peggiore di un altro. I ponti possono essere fatti di acciaio solitamente ricoperti con nichel, ottone, bronzo, alluminio. Dipende che tipo di suono si vuol dare allo strumento. Il ponte che montano le chitarre di fascia alta perciò rivolte ai professionisti perciò professionali, indovina...è qualitativamente superiore. La chitarra elettrica è fatta di legni perché ognuno di questi ha proprietà diverse e il suono prodotto è influenzato dal tipo di legno usato. Non a caso, ad esempio, le Les Paul si fanno in mogano. Se non capisci cosa c'entrano gli operai a sto punto mi arrendo e ti lascio le tue convinzioni. Dettate poi da cosa, non si sa!!! Forse dalla tua disinformazione? Ripeto le messicane sono buoni strumenti ma non sono paragonabili alle made in USA per tanti motivi. Vuoi una chitarra professionale? Compra USA e vai sul sicuro. Non a caso i professionisti preferiscono una chitarra costruita in un certo modo a una costruita per la massa. Parlando in generale, la distinzione tra uno strumento professionale e uno amatoriale non è sempre netta e può variare a seconda dello strumento e del marchio. Generalmente gli strumenti professionali offrono una qualità sonora superiore, una maggiore suonabilità e una maggiore durata nel tempo. Uno strumento amatoriale può essere un ottimo strumento per imparare e divertirsi. La scelta dello strumento dipende dalle tue esigenze, dal tuo budget e dal tuo livello di esperienza.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 02/08/2024 ore 21:05:24
Mr. Les Paul era un inventore musicista. Era una persona serissima e inventò la Les Paul "Standard".
Standard è una parola importante che indica che qualcosa è fatta in piena regola secondo gli standard.
Gibson aggiunse II termini Junior e Deluxe per indicare due serie rispettivamente più economiche e più rifinite.
Se Fender definiva una serie American Standard significava molto, cioè un prodotto fabbricato secondo gli standard USA.
Professional ha poco senso, è puro marketing.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 02/08/2024 ore 21:07:06
Anche riguardo i legni e i controlli di qualità hai super-ragione
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 02/08/2024 ore 22:04:49
Le meccaniche so sempre le stesse: Gotoh, Schaller, Wilkinson etc. Le Squier e Fender montano le stesse meccaniche delle USA. Le Vintera hanno gli stessi ponti delle Vintage. Non c'è nessuna lega speciale, ma che ti inventi.

Sui legni hai detto un sacco di fesserie., La provenienza? ma di che parli? Non hai mai visto American Standard fatte in 5 addirittura 7 pezzi? Perchè parli se non ne sai assolutamente niente, e si vede da un miglio?

Non stiamo parlando di Squier Bullet, ma di chitarre sopra le 500€ che non hanno nulla da invidiare, al limite non avranno pickups boutique, ma quelli si cambiano, e lo fanno tutti su qualsiasi chitarra.

Hai sbagliato persona: ho 4 Fender in casa di cui 2 USA e in passato ne ho possedute 8. Non vedo tutta sta gran qualità superiore che dici. Ho anche Gibson e Epiphone: stessa cosa. Ho posseduto decine di chitarre di ogni forgia, compro chitarre dagli anni 80, compravo addirittura Fender Japan, prezzi dimezzati e qualità superiore alle USA, non stai parlando con un coglione qualsiasi.
E per finire: cosa c'entrano gli operai pagati meglio con quello che esce dalla fabbrica? Credi che sulla Fender USA ti mettono i tasti a mano? Lascia stare su.
Rispondi
di FabrizioS [user #52064]
commento del 03/08/2024 ore 00:45:54
Avete ragione voi su tutto. Voi si che ne sapete e siete informati. Scusate se ho osato contrariarvi o esprimermi. Non osero più!.Mea cupla. Sono solo un poveraccio che suona da 2 giorni e che non possiede neanche una chitarra, figuriamoci una custom shop e che non conosce il suo mestiere. Voi si che siete esperti. Scusate tanto. Mi inchino alla vostra sapienza. Dovreste scrivere una nuova bibbia sulla chitarra al fine di illuminarci di immenso.Grazie per il vostro prezioso contributo e scusate la mia ignoranza in materia e meschinità. A voi il sacro verbo! ...applausi!!
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 03/08/2024 ore 10:10:03
Ciao. Vedi che non ho messo in dubbio nessuna delle tue affermazioni, anzi mi sembrano corrette.
Però non devi nemmeno arrabbiarti di quello che scrivono perchè ognuno esprime le proprie opinioni anche se poi magari ha torto, ed in ogni caso va rispettato anche se sbaglia.
Riguardo il tuo commento sono d'accordo sul fatto che i legni (e molto altro) sono differenti.
Parto dal presupposto che tanti in questo gruppo, come me e come te, comprano chitarre da oltre 50 anni e, non a caso, il catalogo che ho postato del 1969 è mio e risale a quando volevo comprare la Telecaster avendo già una Meazzi Hollywood del 1965.
Quindi di chitarre + legni + meccaniche etc, etc, ne abbiamo viste tante, ma proprio tante.
E' logico, come tu sostieni, che tutte questa qualità sono differenti ma poi, alla fine dei conti, risultano come se fosse la stessa cosa perchè (al disopra di tutto) vale il modo in cui questi materiali sono usati.
E qui torniamo al tuo discorso sul controllo di qualità e sulle linee produttive.
In pratica, tutti i vari e svariati tipi di acero e mogano, se non sono assemblati come si deve, funzionano come il più scarso dei legni.
Mentre se gli operatori sono bravi e il controllo è elevato, allora possiamo aspettarci ottimi prodotti.
Anche le meccaniche sono diverse. Ho comprato diverse Squier ed ho sempre dovuto sostituire le meccaniche perchè andavano a scatti.
Hai scritto: "Compra USA e vai sul sicuro. Non a caso i professionisti preferiscono una chitarra costruita in un certo modo a una costruita per la massa"
Purtroppo questo non è più vero (forse lo era una volta) e a dimostrazione ed esempio porto la mia ultimissima esperienza: American Pro II Telecaster dicembre 2023, ecco cose è successo:
Bella, mi piace, la porto a casa, è da regolare e la porto dal liutaio. Il liutaio si ferma e alza le mani:
1) Truss rod a fine corsa non regolabile + pickup al manico ruotato storto inclinato verso il ponte, è un difetto, non è da regolare.
-- sostituita un garanzia --
2) Arriva la nuova a febbraio 2024: Tavola in 3 pezzi asimmetrici; vernice dei bordi della tastiera saltata
-- mandata in riparazione a Fender in garanzia --
3) Torna e riparte nuovamente perchè il problema di verniciatura è rimasto in parte e i tasti sono da rettificare.
4) Ieri è arrivata finalmente OK
però ho uno strumento che non avevo provato e scelto ed adesso la tavola a 3 pezzi non mi piace.
Riassumendo: controllo di qualita? Non direi. Professionalita? in parte.
Inoltre, quando ho scritto per lamentarmi dei 3 pezzi mi hanno risposto "è quello che ci si attende da queste chitarre".... Boh.
Ma questa storia con Fender non è (per me) la prima volta e to assicuro che non comprerò più nulla di nuovo! Solo usato che posso toccare con mano.
Sono super-daccordissimo con te sul quello che hai scritto "le messicane sono buoni strumenti ma non sono paragonabili alle made in USA per tanti motivi"
Verissimo!
E' anche vero però (provato da me personalmente 2 volte) che se spendi su una Player Messicana la cifra per rettificare la tastiera, cambiare i pickup, cambiare le meccaniche, spendi meno di una USA Professional. Inoltre la USA al 90% dovrà sempre passare dal liutaio per rettifica e setup.
Forse non ci credi perchè ricordi le vecchie American Standard, ma ti assicuro che oggi con la serie Professional è (purtroppo) diventato così.
Motivo per cui ho scritto l'articolo.
Non prendertela per quello che dicono, ognuno è libero di esprimere la propria opinione, ma l'importante è essere appassionati e condividere le proprie esperienze, che sono la cosa più preziosa.
Buona musica
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 03/08/2024 ore 11:24:48
Guarda, per quel che vale io ho 4 Fender ed una Squier, ben differenziate per fascia di prezzo, e devo dire che rispettano perfettamente i rispettivi prezzi, nel senso che sulla Squier dovrei spendere di più in modifiche (ma sono troppo pigro per farlo e me la tengo così, e comunque suona), e poi, via via che salgo di fascia, ho meno cose da sistemare. Quelle care sinceramente non le tocco nemmeno, vanno bene così; due chitarre eccellenti, diverse per suono ma è perfetto così perché ognuna ha un suo perché è si integrano. Può essere che ad altri sia andata peggio e chitarre più costose si siano rivelate peggiori del previsto- soprattutto nel periodo attorno al COVID, quando la domanda è impazzita, tutti i produttori pensavano a sfornare più chitarre possibili e i controlli devono essere saltati.

Piuttosto: tu menzioni (ma mica solo tu, lo fanno in tanti) che poi “basta spendere qualcosa per le modifiche” e la chitarra si sistema…io non sono mica tanto convinto, e parlo per esperienza. Quante volte ho/abbiamo messo altri pickup pensando di risolvere e poi siamo rimasti delusi? E via di soldi e, soprattutto, tempo. Se diamo un valore al nostro tempo, passare ore ed ore a leggere recensioni, comprare, installare/disinstallare, rivendere quanto ci costa?
Rispondi
di FabrizioS [user #52064]
commento del 03/08/2024 ore 16:17:44
L'obiezione bene argomentata, ci sta, il modo, se non rispettoso, indispettisce. Di conseguenza viene meno anche la pazienza. Mi dispiace per la tua chitarra, la qualità è scesa parecchio. Ti assicuro che capita anche con strumenti di liuteria purtroppo. ..di seconda mano...è sempre un incognita però la puoi provare e sarebbe meglio smontarla e verificare a fondo. Io preferisco il nuovo, la garanzia copre i difetti gratuitamente.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 06/08/2024 ore 16:44:19
Comnque non è vero che Squier e Fender hanno le stesse meccaniche, ho avuto una Stratocaster Squier Classic Vibe, che ho permutato due giorni fa, e le meccaniche sono solo apparentemente uguali, in realtà non sono nemmeno parenti con quelle delle mie Fender.
Idem per il ponte.
Per non parlare dell'elettronica.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 12/08/2024 ore 17:16:53
Adesso, anche per rispondere al signore tanto agitato che mi ha dato della capra, quando io non l'ho mai insultato, evidentemente ha pestato la cacca e gli rode: mi puoi dire che differenza c'è tra le meccaniche della Classic Vibe e quelle della USA?: spiega. Magari sbaglio io eh.

L'unico tipo di meccaniche scadenti è quello che trovi sulle Bullet, e si vede ad occhio.

E qualcuno dovrebbe dire chi ha mai analizzato la lega delle meccaniche, che alla vista sono identiche, per poter affermare che il metallo è diverso. Le Gotoh base, ottime meccaniche, costano in "aftermarket" 39€: quindi tolti i margini di filiera quanto potrebbero costare alla Squier, 5€? ... e si mette a risparmiare sulla lega di metallo eh.
Tra l'altro il signore lavora coi legni: quindi il mio falegname capisce di chitarre, di conseguenza pure il fabbro. Olè.

Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 12/08/2024 ore 17:34:09
Nella questione tra te e l’altro non mi permetto nemmeno di metterci un’unghia.
Nel poco di esperienza che mi sono fatto, ho avuto modo di “saggiare” varie marchi di meccaniche.
Posseggo Fender Made in USA tra cui una CS, ho avuto Made in Messico, e ho appena venduto una Squier Classic Vibe.
La differenza tra le meccaniche di quest’ultima con le altre, è molto evidente, sia visivamente, ma soprattutto si percepisce azionandole.
Le Gotoh sono ottime meccaniche, magari mettessero quelle nella CV. Poi quelle della CV sono meglio di quelle delle Bullet… certamente.
Non serve essere meccanici per capirlo, anche se ho una certa esperienza di meccanica e metallurgia.
Per non parlare del tremolo, dove la differenza è notevole.
Questa è la realtà, fidati.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 12/08/2024 ore 18:22:51
Ho chiesto di spiegare quale sia la differenza. Non si va avanti a "fidati", "si percepisce"... Dici che addirittura si nota visivamente: cosa intendi?
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 12/08/2024 ore 18:55:09
Allora….
1)) L’impugnatura è stampata differentemente
2) quelle della CV sono più leggere
3) quelle della CV hanno un gioco maggiore, le Gotoh, le Kluson e le Fender sono più precise nella rotazione, non so te, ma io se una meccanica ha gioco, lo “percepisco”.
In definitiva: NON SONO LE STESSE!!!
(ma tu l’hai mai presa in mano una CV?)
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 12/08/2024 ore 19:38:
vai al link 8192124ce376b0964fbd0dc14acaad38a36b

non vedo stampa sull'impugnatura.

Si, ho suonato una tele CV. Ad ogni modo, appena possibile controllerò di persona.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 12/08/2024 ore 19:53:0
Ma, non è che c’è una stampa… L’ovale è diverso, ha gli spigoli più vivi’ rispetto alle meccaniche American vintage.
Ripeto, non sono le stesse meccaniche, sono evidentemente più scarse.
Poi nella mia che ho avuto non le ho sostituite, le ho percepite inferiori ma accettabili, ho invece sostituito subito il tremolo, perché piuttosto più scarso, non mi è piaciuto per nulla.
Ma veramente sei convinto che una Squier CV monti lo stesso hardware e sia fatta con la stessa qualità di legni di una Fender Americana?
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 12/08/2024 ore 21:03:54
In realtà io parlavo di chitarre sopra le 500€, mi riferivo più che altro alle messicane. Vedro' meglio le CV.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 12/08/2024 ore 22:50:4
Volendo essere obiettivi e rispondendo anche a @MM le meccaniche sono differenti. Le meccaniche Squier Classic Vibe vanno a scatti sia tirando che allentando, inoltre le meccaniche Mexico non hanno la stessa fluidità e tenuta di quelle montate sulle USA.
Il motivo lo ignoro (e non ha molto senso) ma è un dato di fatto facilmente verificabile da chiunque.
Voglio anche aggiungere che, se provate a sostituire le meccaniche della serie Professional con le Schaller o le Grover della serie 18:1 da circa 80 euro, la resa è ancora migliore.
Anche qui è un controsenso perché la Fender le paga la metà di quanto le paghiamo noi (come giustamente avete fatto notare) per cui su uno strumento da 2.200 euro, mettere una Grover o una Schaller da 20 euro in più (rispetto a quelle di serie "pro") non cambierebbe nulla.
E qui torniamo al tema dell'articolo: professionale?
Sulle Classic Vibe ho fatto diverse prove (c'è un altro mio articolo) dove si vede che i legni e la verniciatura sono molto variabili, i truss Rod instabili, le sellette "frizzanti", le meccaniche discutibili.
Lavorandoci su e aspettando qualche mese migliorano parecchio
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 12/08/2024 ore 23:31:26
Non devi mica rispondere a me… io lo sapevo già.
Io la Strato Classic Vibe l’ho trovata una buona chitarra in relazione al prezzo che costa.
Come dici tu, migliorabile lavorandoci su.
E comunque non è neanche lontana parente di un’American Professional II.
Le nuove Player II messicane sono molto meglio di una CV ma non arrivano alle Americane.
Tanto per sfatare dei falsi miti.
Se parliamo di Telecaster, ho avuto una messicana Baja, che era certamente una buona chitarra, ma quando l’ho cambiata con una delle prime American Vintage, sono passato come dalla notte al giorno, sotto tutti i punti di vista.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 13/08/2024 ore 11:41:50
Non ho mai avuto chitarre che si scordavano per le meccaniche, nemmeno le cinesi da 100 € Se si scorda o va a scatti è colpa del capotasto. Ho comprato una Standard al quale hanno sostituito le Fender per mettere le autobloccanti, mai capito il motivo.

Poi trovi quelli che cambiano le Kluson perchè gli si scorda il SOL. Ma vai a vedere e trovi corde montate a caz di cane. Boh. Solite chiacchere.

Sulle verniciature hai ragione, infatti è una delle componenti più costose, che hanno davvero un senso a livello economico (e forse solo quello).
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 12/08/2024 ore 23:22:13
Veramente tu hai scritto poco sopra: “Le Squier e Fender montano le stesse meccaniche delle USA”
e io ti ho semplicemente detto che non è vero… tutto qua. :-)
E non è nemmeno vero che l’acero è sempre acero e il mogano è sempre mogano.
C’è molta differenza tra acero e acero e mogano e mogano, ti assicuro.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 13/08/2024 ore 09:24:13
Si, avevo una Squier , una delle prime, ed erano esattamente le stesse. Sulle CV potrei sbagliare, verificherò.

Il web è pieno di leggende, cose che viaggiano di forum in forum senza nessun fondamento, e le meccaniche quasi sempre ne fanno parte. C'è gente che cambia persino le originali Fender o Kluson perchè le considera scarse. Poi li conosci, e vedi che non sanno montare le corde.
Anche su i legni, per me sono fesserie. Puoi vedere dal mio num di iscritto, che sono anni che ne sento e ne vedo di tutti i colori.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 13/08/2024 ore 11:14:3
Guarda, ognuno è libero di pensarla come vuole.
E purtroppo, o per fortuna, nel web si è liberi di scrivere quello che si vuole, anche le più grandi fesserie.
Io però credo di avere acquisito un certo discernimento per saper riconoscere le fesserie dalle fonti autorevoli.
Io mi baso su quello che dicono i liutai e tanti costruttori.
Il suono di una solid body dipende in gran parte dal pick-up, ma dipende anche da altro.
Poi c’è chi fa le chitarre in MDF e suonano, e sono il primo ad affermare che la Stratocaster sia un modello geniale ma liuteristicamente semplice.
Il legno, secondo me, non è una fesseria, ho avuto modo di constatarlo.
Tu pensa come vuoi.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 13/08/2024 ore 11:34:26
Aspetta, io non dico che il legno non conta eh.
Dico che non sta scritto da nessuna parte che un acero sia migliore di un altro. Ci può essere una tavola piu o meno stagionata (certo, se è zuppa d'acqua non va bene), ma sostanzialmente non credo che per fare una CS impieghino un legno "migliore" di quello di una messicana, perchè non puoi sapere a priori come suonerà. E infatti capitano chitarre da 3000€ che suonano peggio di una Squier, se ti capita il tronco sbagliato, c'è poco da fare. E il liutaio, quando capita, non te lo sa spiegare nemmeno lui. Un famoso liutaio di Roma, molto esperto, non ha saputo spiegare un mi cantino che suonava spento rispetto alle altre 5 corde: "non ci si può fare nulla". Non sono maghi.

Sarai d'accordo con me che su 10 pezzi di un modello (pezzi identici), hai sonorità diverse per ognuno. E per ciascun suonatore saranno peggiori o migliori in modo diverso. Eppure ho visto il famoso youtuber affermare in video che non è così, dice che sono tutte uguali: come posso prenderlo sul serio?
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 13/08/2024 ore 11:45:46
Continuo volentieri il dialogo, perché mi appassiona.
Che ci siano cose inspiegabili, come un cantino che non suona, è possibile ed accade.
Ma che non ci siano persone che sappiano riconoscere un legno per strumenti musicali migliore o peggiore di un altro, lo dici tu.
Sono tanti i parametri che identificano la qualità di un legno, e chi se ne intende li conosce bene.
Questo vale moltissimo per la liuteria acustica ma senza dubbio anche per quella elettrica.
I bravi liutai vanno a scegliersi i legni, e i grandi costruttori li selezionano accuratamente.
Puoi stare certo che il legno di una Custom Shop è selezionato, e non è quello di una messicana.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 13/08/2024 ore 12:21:3
E in cosa consiste questa qualità? Un legno può essere migliore per fare un mobile, perchè più resistente. In cosa un acero è migliore per suonare? C'è addirittura chi dice che meno vibra e meglio è. Ogni liutaio dice la sua. Per me la verità è che la solid-body è un pezzo di legno, addirittura ci sono le Danelectro che il legno manco ce l'hanno, eppure hanno un bel suono. Sostanzialmente, di che parliamo?

Il liutaio sceglie un legno per fare un violino che venderà a 15mila €, non una chitaretta di fabbrica che va bene pure se la fai in frassino o tiglio al posto dell'acero.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 13/08/2024 ore 14:41:55
Di che parliamo?
A sto punto non credo tu sappia minimamente di che parliamo…
Ma scusa, allora se qualsiasi cosa va bene, perché non fanno tutte solid body di materiale sintetico, perché sti babbei continuano a usare il legno per fare le nostre amate chitarre… chiedilo a qualche liutaio serio se ti va.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 13/08/2024 ore 18:51:3
Chi sarebbe il liutaio serio?.... "oste, è buono il vino?"

>perché sti babbei continuano a usare il legno per fare le nostre amate chitarre
indovina?

Di che parliamo, esatto: cosa hai da portare a dimostrazione che il suono di una sia migliore dell'altra? Il tuo gusto? Se Jimmy Page dal vivo suonava una chitarra di plastica, e un'altra dal manico riparato era un cretino?
O i cretini siamo noi che ci beviamo qualsiasi fesseria del marketing?

Uno coi propri soldi fa quello che gli pare, ma giustificarsi per la dipendenza da gas è sciocco.
Ad ogni modo, non mi interessano i dogmi da collezionisti, possiamo chiuderla.

Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 13/08/2024 ore 21:40:27
Allora, specifico subito che non sono un collezionista, ma uno che le chitarre le usa, e non sono affetto da GAS quindi sei fuori strada.
Io di liutai seri e appassionati ne conosco, e la liuteria è un’arte altrettanto seria, e sinceramente non devo dimostrarti niente.
Tu invece mi sembri molto prevenuto, potrei dirti qualsiasi cosa ma rimarresti della tua.
Meglio chiuderla.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 14/08/2024 ore 09:11:25
Giusto chiuderla, nessuno cambia idea sulla rete.
Ma prima volevo dirti che la mia chiosa su collezionisti etc è generica; non mi riferisco a te personalmente, ma alle convinzioni che si generano un po' dovunque.

p.s. i liutai quelli sono, bene o male ci affidiamo a quelli conosciuti.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 14/08/2024 ore 15:13:10
Sono solo un appassionato e non un esperto. Però considero il fatto che la Gibson ES-335 (incluse 330 e 345) ha top, fasce e fondo fatti di compensato.
La Gibson Sonex aveva il corpo in composto legno-plastica, mentre la Gibson L6S è in truciolato.
Le chitarre Danelectro sono fatte in faesite, le Ovation in vetroresina, le Lag in carbonio
Infine esistono Stratocaster in plexiglass.
Suonano tutte benissimo.
Per cui sono pienamente d'accordo con te
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 14/08/2024 ore 15:49:29
Chiudo anche con te, che sei l’autore dell’articolo, ribadendo alcuni concetti che sento miei:
1) il termine “professional” è un qualcosa di puramente commerciale, anche una chitarra non definita così può essere tranquillamente usata per uno utilizzo professionale. Ergo, me ne frego totalmente di queste definizioni.
2) io sopra, ho semplicemente risposto a chi ha scritto che le meccaniche che montano Squier e Fender USA sono le stesse… e non è assolutamente vero. Poi ne è scaturita una discussione, anche interessante per me, ma che ha deviato dall’oggetto iniziale.
3) Io sono assolutamente favorevole alle innovazioni e ai materiali. E non ho mai affermato che una Danelectro (per fare un esempio) non abbia ragione di esistere e di suonare solo perché ha il corpo in MDF.
Ho solo cercato di spiegare che i legni, anche se si chiamano allo stesso modo, possono essere molto diversi, per tanti motivi che è troppo lungo spiegare (magari leggetevi il link postato da Francescod, che è uno dei tanti trattati disponibili).
4) In uno strumento elettrico il legno ha un’importanza relativa rispetto al pick-up ad esempio, ma ce l’ha, come ce l’hanno anche altre componenti. E anche se qualcuno ha scritto che il suono è soggettivo, io credo che come è possibile valutare la qualità del suono di un violino, è possibile farlo anche per uno strumento elettrico, quindi se si usano i legni giusti (e questo me lo ha confermato più di un costruttore) è molto più probabile avere uno strumento di qualità.
Poi ognuno è liberissimo di usare chitarre di plexiglas, cartone o ricavate dal pieno di un blocco di alluminio, se gli piacciono.
Ma la qualità del legno, conta.
E qui chiudo davvero.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 14/08/2024 ore 15:53:15
Sono solo un appassionato e non un esperto. Però considero il fatto che la Gibson ES-335 (incluse 330 e 345) ha top, fasce e fondo fatti di compensato.
La Gibson Sonex aveva il corpo in composto legno-plastica, mentre la Gibson L6S è in truciolato.
Le chitarre Danelectro sono fatte in faesite, le Ovation in vetroresina, le Lag in carbonio
Infine esistono Stratocaster in plexiglass.
Suonano tutte benissimo.
Per cui sono pienamente d'accordo con te
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 14/08/2024 ore 08:47:30
Il legno su una solida body lavora per sottrazione, il mogano ha un peso specifico secco cha va da meno di 600kg/mc fino a 1.000kg/mc, il peso specifico varia per molti fattori, a parte il taglio è dato anche dalla velocità di crescita della pianta, i legni che si usano adesso non sono uguali a quelli che usavano 50/70 anni fa, quelli usati nelle CS sono più selezionati di qualità e di essenze più nobili rispetto ai "mogani" parenti usati per le serie più commerciali.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 14/08/2024 ore 15:07:44
Sono solo un appassionato e non un esperto. Però considero il fatto che la Gibson ES-335 (incluse 330 e 345) ha top, fasce e fondo fatti di compensato.
La Gibson Sonex aveva il corpo in composto legno-plastica, mentre la Gibson L6S è in truciolato.
Le chitarre Danelectro sono fatte in faesite, le Ovation in vetroresina, le Lag in carbonio
Infine esistono Stratocaster in plexiglass.
Suonano tutte benissimo
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 14/08/2024 ore 21:09:09
Mica ho detto che solo il legno massiccio suona bene, ho scritto che in una solid body il legno non aggiunge ma toglie, nel senso che smorza alcune frequenze, ogni chitarra ha delle caratteristiche proprie come nell'elenco che hai fatto tu, una Ovation fatta con il legno della croce di Cristo non suonerebbe per forza meglio ma suonerebbe certamente diversa, stesso discorso quindi replicare ad esempio una Les Paul del '59 usando il mogano esotico che coltivano per le produzioni economiche che rispetto al legno usato a fine anni '60 ha caratteristiche molto diverse come peso specifico densità delle fibre ecc...
La chitarra elettrica è una somma di difetti ma anche questi fanno parte del tutto.
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 14/08/2024 ore 22:47:04
Verissimo, se parli di caratteristiche legate al legno, ma legate al suono l' equazione non è sempre sicura al 100%.
Il mio è solo un esempio legato ad esperienze personali e non voglio insegnare niente a nessuno e nemmeno entrare in polemiche inutili ...
Primi anni '90 ho realizzato una copia Les Paul utilizzando un manico segato via da una replica 335, visto che il corpo era realizzato in multistrato invece che da "massello" come quelle "vere".
Questo sosteneva l' esperto negoziante di un negozio di strumenti locali... Immagina quando ho scoperto che anche Gibson usa il laminato....vabbè...
Corpo in pezzo unico di mogano che mio padre aveva in giacenza da più di 20 anni, stesse misure e spessori dell' originale, plain top di FRASSINO, perché quello avevo.... Finitura con trasparente bicomponente che mio padre usava comunemente per i mobili.
L' ho suonata ovunque per una ventina d'anni circa, ma quel top in frassino alimentava un tarlo nella mia testa...
E così con la scusa di rifare la tastiera , recentemente ho fresato via tutto il frassino e rifatto il top con acero partendo da una tavola di 15mm. di spessore, verniciatura alla gommalacca, un lavoraccio..
Una volta rimontato il tutto cambiato quasi nulla...
Paradossalmente hanno influito di più sul suono le meccaniche ( da delle kluson replica vintage a delle massicce Planet Wave bloccanti con autotrim) che tutto lo sbattimento fatto....
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 15/08/2024 ore 07:32:2
Non stento a crederci, anche solo cambiare il ponte può dare una differenza evidente anche partendo da una chitarra di alta gamma, provato personalmente sulla mia R8.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 15/08/2024 ore 08:46:52
Ciao KJ, che ponte hai montato?
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 15/08/2024 ore 13:17:58
Un Faber dovevo schiarire un pò e l'ho trovato ottimo, un pò meno morbido come suono rispetto allo stock e con i bassi più asciutti, questi non sono difetti.
Lo alterno allo stock e mi ha stupito come può cambiare il suono con un elemento passivo da 50euro.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 28/09/2024 ore 18:40:28
Avevo detto che avrei controllato le Squier CV, le meccaniche.
Oggi ho spulciato tante Squier e Fender mex/usa in un noto negozio ben fornito: ogni modello ha le sue, o del tipo vintage o moderne, o anche ibride. Parlavi degli "spigoli": non ci sono evidenze che una Squier abbia meccaniche meno arrotondate di una USA. Ogni modello ha il suo tipo, alcune USA hanno gli spigoli più vivi delle Squier, e viceversa. Alla fine è come ho detto io: son tutte più o meno uguali. Se le sbatti (non l'ho fatto a negozio!) si piegano tutte allo stesso modo, se fosse zamak si spezzerebbero.

Solite leggende da social e dogmi da collezionisti.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 28/09/2024 ore 21:00:29
Rispondo io perché di Squier ne ho avute diverse anche di recente, in particolare le Classic Vibe.
Allora: il problema delle meccaniche sta nel movimento: 1. Vanno un po' a scatti; 2.diventano dure e se ci metti il lubrificante per meccaniche diventano ancora più dure (forse usano silicone, boh); 3. Hanno un rapporto più lungo per cui sembrano accordate, ma dopo un pochino la chitarra si scorda.
Le meccaniche Fender Player e delle American Pro non presentano questi difetti, inoltre le Pro non sono uguali alle Mex come fluidità.
Comunque le meccaniche Fender in genere non è che siano proprio un granché.
Le conosco tutte e parli per esperienza.
Quelle degli anni 60 e 70 avevano un rapporto lunghissimo ma almeno erano ferme.
Quelle 80 e 90 a fortuna...
Le Squier non Japan dopo il 2000 sono un pochino schifose in generale.
Come robustezza concordo con te, il metallo è uguale.
Ma la differenza la fa la lavorazione, la tolleranza, i giusti e durevoli lubrificanti
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 29/09/2024 ore 14:51:56
Grazie Teknomaster, non mi ha neanche sfiorato l’idea di rispondere 😄 ho già risposto anche troppo.
Quando uno è convinto che siano tutte uguali, va lasciato nella sua convinzione.
Io ho: Strato CS, Tele AVRI 52, Strato mex Player II, e ho avuto Squier CV, tutte con meccaniche vintage. Poi ho acquistato meccaniche vintage Gotoh per le mie chitarre autocostruite.
Tra le americane e Squier c’è un evidente abisso, quelle della mex stanno in mezzo. Le Gotoh sono al livello delle americane.
Rispondi
di FabrizioS [user #52064]
commento del 10/08/2024 ore 22:04:47
Meno male che le fesserie le ho scritte io!! Una ignoranza pazzesca. Ma perché scrivi se sei un ignorante. Ma non dire cavolate! Stessi meccaniche tra squier e Fender. Mi fai ridere. Si legge che non capisci una sola di metalli, meglio tacere per evitare brutte figure, che stai facendo. IGNIRANZA e arroganza. Mediocre e dir poco. Pure un complimento per te. Sui legni sei ancor più ignorante e ti permetti pure di scrivere a me che ci lavoro che non so assolutamente niente. Ma come ti permetti! Ma chi ti credi di essere? Dirti Capra e poco. Pure dirtelo più volte e poco. CAPRA! Il fatto che abbia chitarre di Fender USA e Gibson non ti rende un esperto e si legge dalla cavolate che scrivi. Ma perché scrivi ...vuoi renderti ridicolo? Hai dimostrato una totale ignoranza su metalli e legni. Ripeto è il mio pane da molti anni. Ci lavoro e conosco bene l'argomentazione. Mi chiedo poi il perché hai chitarre USA se affermi che le economiche son la stessa cosa. È un controsenso. Seguendo il tuo discorso, non dovresti averle perché tanto son la stessa cosa. Meno male che non sei coglione come scrivi!! Cosa sei allora...incoerente per non dire altro. Obietti pure sulla mano d'opera. Ma che mestiere fai? Di sicuro non hai mai messo piede in una fabbrica, a nessun livello. Si legge bene. Studia e impara. Evita per favore figure da ignorante dando dell'ignorante a chi ha solo cercato di parlare educatamente (non ora) e elevare il discorso sul topit in oggetto.
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di FabrizioS [user #52064]
commento del 10/08/2024 ore 22:51:18
Guarda...non ti rispondo se non per evitare di smontare, punto per punto, le assurdità che hai scritto: al solo fine di evitarti una mera figuraccia che in realtà, hai già fatto con il tuo ultimo post. Ma non ringraziarmi! Vedi alcune perle del tuo post: meccaniche, Gibson Ephipone, ecc. Vorrei aggiungere che essere possessore di chitarre USA, non ti rende un esperto di scienze dei materiali e che se non conosci le proprietà di questi elementi, impara. L'ignoraza è brutta ma l'arroganza è peggio. Pensi che denigrare le affermazioni di una persona, possa elevarti? Riflettici, perché è quello che hai fatto. Un po di umiltà non guasterebbe. Umiltà please
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di Francescod [user #48583]
commento del 12/08/2024 ore 11:29:31
Sono d'accordo con quello che hai scritto però ti consiglio di agitarti di meno, perché fai una pessima pubblicità alle tue argomentazioni.
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di FabrizioS [user #52064]
commento del 12/08/2024 ore 12:17:15
Ti ringrazio per il consiglio ma le argomentazioni restano valide a prescindere dai commenti offensivi che ho ricevuto e che ho usato solo per difendermi dalle offese. Posso difendermi ho devo subire e stare zitto? Tu ti saresti fatto insultare e saresti rimasto impassibile? Come avrei dovuto argomentare? Accetto consigli. Tieni presente che devo modulare e non posso scrivere come vorrei e come sarebbe consono. Non si smette mai di imparare!
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di Shoreline [user #20926]
commento del 03/08/2024 ore 11:30:46
Che le chitarre usa siano fatte bene non ho dubbi..ma la catena di produzione di Ensenada è uguale a quella California (USA) cambia il costo della manodopera. Poi vorrei ricordare che tanti vecchi operai Fender diventati famosissimi perché magari erano semplicemente alla fine di una filiera e apponevano la propria firma come controllo finale avevano cognomi messicani...chissà perché...cosa cambia se un messicano lavora e Ensenada bene a 5$ all ora e un messicano lavorare in USA California a 15$ ?? Magari lavora anche meglio di quello americano. Poi la selezione dei legni a parte custom shop sta che le Messico oggi sono composte in tre pezzi di legno e le USA in due e le custom shop uno o due..i manici sono praticamente gli stessi a parte il discorso palissandro che ultimamente è stato usato pauferro... differenze sonore non ci sono..ho varie chitarre messico e usa e questo è il mio punto di vista
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di Teknomaster [user #49287]
commento del 03/08/2024 ore 15:03:02
Le USA non sono più 1 o 2 pezzi già dal 2022
Sono in 2 o 3 pezzi (a fortuna) per Ultra e Pro, mentre sono anche in 4 pezzi per le Performer.
La mia Tele American Pro II fine 2023 è in 3 pezzi
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di Shoreline [user #20926]
commento del 03/08/2024 ore 16:06:40
Ci credo..magari dipende anche da chitarra a chitarra..io ho una USA in Frassino e si vede bene che sono due pezzi..poi ho unna player verniciata e mi sembravano tre ma magari sono quattro..ci sta..a suono cambia poco.. considera che i liutai cercano sempre di fare body minimo due pezzi perché si evitano flessioni e imbarca menti vari..poi c'è chi cerca il pezzo unico..bho è difficile stare dietro a tutte le varie teorie
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di Guycho [user #2802]
commento del 05/08/2024 ore 09:06:21
SI tende a pensare che un pezzo unico di legno esoterico , o i tasti messi meglio, o chissà quali pickups, possano far suonare meglio una chitarra elettrica. Invece no: se suona, suona e basta, è un colpo di culo.
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di Shoreline [user #20926]
commento del 05/08/2024 ore 09:18:2
di sicuro i materiali buoni gli assemblaggi fatti bene tra manico e corpo e l elettronica buona aumentano le possibilità di avere uno strumento che suona anzi quasi di certo se poi non suona il problema è solo di componenti elettrici cioè potenziometri giusti e pickup buoni o discreti... non credo nei pickup da 500 euro che siano il Graal del suono rispetto a un comune di Marzio o Seymour Duncan fender o Gibson che sia..poi questa è l idea che mi sono fatto in vent anni di strumenti e soldi spesso spesi per niente..
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di Guycho [user #2802]
commento del 05/08/2024 ore 15:37:32
considera che già è difficile capire cosa voglia dire "bel suono". Ognuno ha un suo parametro, ed in base a tanti altri fattori, ci sono pareri diversi.
Se devi suonare blues, cerchi un suono diverso da chi fa industrial, o il metallaro considera altri fattori rispetto a chi fa funky. Insomma, si danno per assiomi alcuni parametri che sono solo soggettivi, la chitarra elettrica non ha una forma unica.
Mentre, sulle acustiche, puoi fare davvero il discorso dei legni, e si sente sul serio la differenza.
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di Shoreline [user #20926]
commento del 05/08/2024 ore 20:15:17
Certamente
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di Guycho [user #2802]
commento del 06/08/2024 ore 09:25:38
Riguardo gli assemblaggi tra manico e corpo: anni fa volli verificare direttamente questa cosa (credo di averlo scritto pure su Accordo).
Quindi, un giorno che avevo tempo da perdere, presi una strato che avevo, non la migliore, ma suonava abbastanza bene.

Smontai e rimontai più volte il manico, cambiando sempre un po' l'assetto, oppure mettendo spessori di diversi materiali (carta, legno, plastica, gomma etc) nel tacco, Con 4 viti, con 3 viti, spostando l'asse, ho fatto di tutto, nella speranza di trovare un elemento chiave. Beh, in qualsiasi assetto, suonava esattamente uguale, sempre uguale a sè stessa. Aveva il SUO suono e basta.
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di MM [user #34535]
commento del 06/08/2024 ore 16:47:51
Io ho appena acquistato una Player II (messicana, ottima chitarra sotto tutti gli aspetti) e ha il corpo in 2 pezzi.
Rispondi
di Shoreline [user #20926]
commento del 01/08/2024 ore 22:09:54
Ciao mi permetto di dire la mia opinione su quello che hai scritto..tante volte gli strumenti sono esperienze personali..ho avuto un Telecaster custom shop che suonava bene da Telecaster ma aveva il manico che se passavo da tenerla appesa al muro alla rastrelliera cambiava..il liutaio mi disse che gli capitava più spesso in strumenti custom o di liuteria piuttosto che in strumenti standard e sarebbe stata una cosa che si sarebbe stabilizzata con gli anni..questione del modo (non tempo) in cui i legni sono stati stagionati e all artigianalità delle lavorazioni. L elettronica poi è sostituibile con somme relativamente basse a seconda dei gusti..in pratica non giustifico la differenza tra un buon strumento standard o professionale da un custom shop..credo sia per un buon 70% marketing
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di claude77 [user #35724]
commento del 01/08/2024 ore 22:33:46
In effetti c’è da dibattere parecchio sulla qualità intrinseca e capacità nel misurarla. Io di chitarre ne ho avute parecchie e qualcuna anche costosetta. L’altro giorno ho registrato una piccola improvvisazione con la mia Tokai SG da 600€ e la qualità e affidabilità ce la sento tutta e regge il confronto (in termini di percezione e qualità costruttive) con la mia stratocaster AV1 di oltre 20 anni. Cosa voglio dire con questo questo? Che alla fine sono strumenti e come tali vanno trattati, hanno la funzione di farci creare musica e ben vengano le custom shop da 10k, ma anche le chitarre da 400€ tanto devono permetterci di creare musica e non altro. Per ne i confronti questo è 10 volte meglio di quello hanno poco senso.
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di Shoreline [user #20926]
commento del 01/08/2024 ore 22:12:54
dicendo questo non dico che una Classic vibe sia come una Fender..sono balle..provate suonano bene buon rapporto qualità prezzo ma è un altra cosa..
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 01/08/2024 ore 22:59:43
Nell'articolo si parla proprio di questo. Se leggi bene l'articolo introduttivo, il punto sta proprio nel fatto che queste chitarre non sono come lasciano intendere dal nome. Sono fatte meglio dei modelli base ma sono da settare, rettificare i tasti, intonare, come le altre.
Penss che la mia American Professional II me l'hanno sostituita in garanzia perché aveva il pickup al manico ruotato e il truss Rod a fine corsa.
Quella sostitutiva ha la vernice dei bordi del manico sollevata. È in viaggio di ritorno dalla riparazione (sempre in garanzia), e dovrebbe arrivare domani.
Ti pare normale? Professionale?
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 01/08/2024 ore 18:23:37
Discorso mai sentito (momento del sarcasmo).
Dico due cose al volo:

1. Metterci un professional nel nome lo fanno in tanti e lo devi prendere cum grano salis; vuol dire qualcosa che si suppone ben fatto e durevole, ma mica è una incoronazione. Io ho avuto phon “professional”, aspirapolvere “professional” e non per questo mi sono sentito un parrucchiere o un addetto alle pulizie. Semplicemente, l’aspettativa era di un prodotto fatto con componenti decorosi e messo assieme senza evidenti difetti, più una quota di marketing.
2. Vero che negli anni che furono non esisteva la segmentazione del mercato, ma vogliamo raccontarla tutta? Perché quando quella segmentazione non c’era avevi un solo modello di Strato, che costava circa 2.500 Euro di oggi. Grazie alla segmentazione, hai anche tanti modelli che costano di meno e dei quali tanti parlano bene. Altrimenti torniamo al modello unico, Fender decide di venderlo a 3.000 Euro perché può e…tu cosa ci hai guadagnato? E in secondo luogo, gli artisti famosi mica avevano una chitarra qualsiasi scelta a caso nel negozio all’angolo. Blackie di Clapton era una Frankenstrat fatta con pezzi di tre chitarre diverse, a loro volta scelte tra centinaia, Blackmore mandava il suo roadie da Manny’s a New York a comprarne una carrettata alla volta e poi usava i pezzi buoni che trovava qua e là, e storie così ce ne sono tante. Mille volte meglio le “professional” di oggi, che almeno sono di qualità più uniforme.

PS: occhio che le Masterbuilt ordinate adesso viaggiano comode-comode tra 7000 e 10000, e in quegli ipotetici diecimila la reliccatura impatta sul costo per il 2-3%. Non è quello che le rende care, è il lavoro umano qualificato nei giorni dell’ automazione totale a fare la differenza. Se non ci credi, prova a chiedere un preventivo al Murphy Lab, o anche al Custom Shop di, che so, PRS o ESP. Poi al lavoratore qualificato tu chiedi quello che vuoi, con o senza reliccatura, questione di gusti.
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di MM [user #34535]
commento del 01/08/2024 ore 23:09:46
Non mi hanno mai toccato, neanche lontanamente, i nomi commerciali che negli anni hanno attribuito alle chitarre.
Possono chiamarle come vogliono: Professional, Standard, Player, Vintage, Classic, Traditional…
Per me, una Strato è una Strato, una Tele è una Tele, (idem per le Gibson) e compro quella che mi piace e che ha le caratteristiche che mi interessano.
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di alexus77 [user #3871]
commento del 02/08/2024 ore 06:05:
Mah, non e' altro che buon vecchio marketing. Il termine "professional" non e' piu' accurato di quanto non lo sia usato in altri contesti simili. Ad esempio, se uno compra un MacBook Pro, e' un professionista? o lo usa solo per un paio di siti porno e Facebook/Instagram? Uno che si compra una Specialized Epic Pro e' automaticamente un manico della bici, o solo uno che si diverte a fare scampagnate?
Non andrei a cercare il pelo nell'uovo, il termine in questo contesto usato da Fender ha solo due scopi: identificare una fascia di qualita'/prezzo, e creare una percezione di valore aggiunto nella mente del chitarrista/consumatore. E ci scommetto che se facessero la nuova "Telecaster Ceppo De Legno" non se la filerebbe quasi nessuno... forse farebbe giusto un po' meglio della Stratocaster Baglioni Signature

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di fa [user #4259]
commento del 02/08/2024 ore 08:07:09
Una chitarra professionale a mio parere è una chitarra prima di tutto affidabile, con un buon suono, una buona elettronica e che possa essere settata a dovere senza diventare matti. Ho avuto per anni una Tele messicana che suonava bene, comoda, ma il vano dell’elettronica non era ben schermato e toccando il battipenna con la mano si sentiva uno sfrigolio. Per suonare al pub andava bene, per registrare o suonare magari in teatro probabilmente no. Per renderla professionale, in questo caso avrei dovuto far schermare il vano dell’elettronica. Avevo provato con la stagnola sotto il battipenna, ma il rumore era comunque rimasto, anche se meno evidente… e alla fine l’ho venduta. ciao Fab
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di Guycho [user #2802]
commento del 02/08/2024 ore 08:41:4
Succede, è capitato anche a me, non indica qualità della chitarra ma è un problema legato all'umidità ed alle cariche elettrostatiche del tuo corpo. Facile che se la suona qualcun'altro, non lo fa.

Vedi qui
vai al link
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di fa [user #4259]
commento del 09/08/2024 ore 13:36:47
Non lo sapevo! Però l’ho sostituita con una Tele di fascia alta presa usata e il problema non si è più presentato. E in nessun’altra delle mie chitarre avevo rilevato problemi simili. Ciao! Fab
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 02/08/2024 ore 08:15:02
Infatti io mi sono voluto fermare alla performer perché sono umile, suono sì, ma non sono un professionista.
Battute a parte, uno strumento "professionale" per me è, come già scritto da altri, uno strumento che non cambia le proprie qualità se utilizzato in contesti diversi, dal pub affollato allo stadio caldo o alla piazza fredda a Capodanno.
Per me le pelli Remo Weatherking sono state le prime pelli da batteria "professionali", ovvero studiate per ridurre al minimo l'impatto della condizione atmosferica (temperatura ed umidità) sull'accordatura e quindi sulla performance del batterista.
Una chitarra "professionale" per me è una chitarra costruita bene, con tasti ben posati ed una liuteria solida, che permette di lavorare (o meglio, di suonare) in diverse condizioni atmosferiche senza richiedere aggiustamenti ogni volta.
Molte chitarre economiche ricadono in questa fascia di strumenti, ma questo accade solo negli ultimi anni, negli anni 90 ad esempio c'erano chitarre economiche che si scordavano solo aprendo la custodia.
Poi se lo scrivo sulla paletta è un po' come scrivere "turbo" sul pandino, va sempre piano uguale ma a me che lo uso dà la sensazione di andare più forte.
Rispondi
di ediscanner [user #45044]
commento del 02/08/2024 ore 09:35:34
In effetti considero una chitarra professionale che abbia meccaniche e pickup di qualità.
La suonabilità è soggettiva.
Io suono con 2 Fernandez degli anni 90 modello tele le quali nel corso degli anni ho modificato elettronica e messo tasti in acciaio e quando prendo in mano chitarre da 2000 € e oltre mi sembrano zappe. Ho telecaster american standard e Gibson Bonamassa ma alla fine torno alle Fernandez.
In più la mia Zenox 44 Cort suona meglio di tante blasonate PRS SE!
Rispondi
di andref [user #17798]
commento del 02/08/2024 ore 10:19:3
Sono la persona meno indicata per dire se oggi questa o quella serie Fender sia professionale o meno in quanto ho solo chitarre cosiddette Vintage, ma concordo con l'autore dell'articolo. Ed è anche vero quello che dicono altri che sono intervenuti commentando che
ci sono tanti professionisti che suonano chitarre che sulla carta professionali non sono tirandone fuori un sound incredibile e originale. È questione di manico!!!
Ogni chitarra suona magicamente in maniera differente. Bisogna provarne più di una prima di acquistarle e si troveranno chitarre made in Maxico che suonano meglio di tante Custom Shop made in Usa.
È tutta questione di marketing ...
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 02/08/2024 ore 10:56:42
Condivido. Quando spendi €1000 anche per una chitarra fatta in oriente beh.. sei professionale o di fuori di testa visto la cifra e le caratteristiche che spesso hanno di prima fascia..( col risparmio della sola manodopera).
Che ne dica il mercato puerile e provinciale.
La dimostrazione è quello che hai scritto, quando la stratocaster quella era, con colori o tastiera diversa nel caso, e quella veniva Incisa sui dischi e sui cuori di chi guardava concerti.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 02/08/2024 ore 20:56:04
Esattamente! Ho postato quel vecchio catalogo del 69 dove esistevano solo 2 modelli; "marrone" e "colori vari".
Dischi che hanno fatto la storia ed hanno inciso emozioni nei nostri cuori saranno stati incisi forse con le marroni? O con quelle rosse? Mah, chi può saperlo!
Rispondi
di eko22 [user #15375]
commento del 02/08/2024 ore 11:16:2
Se hai i tecnici puoi suonare anche con una ciabatta.

Altrimenti io sostituirei la parola professionale con affidabile o esperienza , cioè impari a conoscere le tue chitarre e sai quale fa cosa e come.

Che costino 300 o 3000 non conta nulla.

La storia del rock è stata fatta con chitarre che definire professionali sarebbe una barzelletta.

Poi ognuno compri quello che preferisce, ci mancherebbe.
Rispondi
di ludusus [user #2549]
commento del 02/08/2024 ore 11:58:12
Io ho una Harley Benton Professional che suona da paura!!!
Non ha niente da invidiare alle chitarre più blasonate e anche più professionali!!!
Rispondi
di paolo.cesario@siconsulting.biz [user #60030]
commento del 02/08/2024 ore 12:24:11
Dubito che il termine professional sia riferito all'acquirente, per un venditore sarebbe un po' come tagliarsi gli attributi da solo. Vedo nell'uso la volontà di indicare che sono stati utilizzati componenti di qualità superiore e i materiali migliori e poi, prima di metterla sul mercato è stato realizzato un controllo professionale da parte di un umano e non da parte di un sistema automatizzato.
Da dilettante credo che questo debba impattare su tutto il ciclo di vita dello strumento e non solo sul suono.
Io in particolare sono molto scettico verso le mie (sicuramente scarse) qualità uditive, ma anche verso quelle di coloro che mi confrontano chitarre elettriche senza alcun effetto nella catena e rimangono estasiati dal suono di una custom shop rispetto a quello di una da 200 euro e affermano conviti che la differenza che loro percepiscono vale 20 volte il prezzo. perché di 20 volte parliamo. io essendo ingegnere elettronico ho mandato le due chitarre a un analizzatore di spettro e sinceramente non ho percepito grandi differenze. e ci siamo divertiti anche a farlo a parità di pick up smontando e rimontando ... differenze che poi se metto la chitarra a monte di un rig di 5 o 6 pedalini vanno a svanire (e comunque i pick up di cambi con qualche centinaio di euro).
la professionalità la fanno comunque altri fattori oltre al suono, come la stabilità del suono e dell'accordatura, l'impatto della mano sul manico ... tutte cose che comunque non valgono migliaia di euro, un floyd rose e chiavi autobloccanti anche quelli valgono centinaia di euro non migliaia, e chitarre con legni stabili e verniciature gradevoli al tatto le trovi fra le economiche.
Io penso che se avessi i soldi che le migliaia di euro la chitarra me la farei fare su misura da un liutaio.
vedo un po' la differenza che ci può essere fra una Ferrari (che paragono all'entry level) e una Pagani (custom shop): qualche milione di differenza ma entrambe sono potenti e probabilmente, spesso dal meccanico. io andrei da un elaboratore a farmi fare una belva personalizzata senza marca.
Rispondi
di darksymphony [user #5677]
commento del 02/08/2024 ore 12:49:37
Ho l'impressione che stiano puntando ad avere Fender (Brand principale) e Squier (Brand economico) e non far percepire più le differenze tra la Fender mexico e la Fender american. Hanno anche eliminato il Made in Mexico sostituito con un pò più "generico" Made in Ensenada.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 02/08/2024 ore 13:30:28
Avrebbe senso per far alzare i prezzi delle messicane, non al livello delle americane ma comune sopra all’attuale. Di messicane ne vendono tante, anche solo guadagnare ce to euro in più per ognuna…
Rispondi
di onlyfender [user #5881]
commento del 03/08/2024 ore 13:07:56
Interessante, ora che ci penso anche la dicitura Made in U.S.A è sparita da alcuni modelli e al suo posto scrivono "Corona C.A". Possibile che alcune Fender Americane vengano assemblate in USA con parti messicane/giapponesi/cinesi? (quindi la sigla "Made in USA" sarebbe illegale?)
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 03/08/2024 ore 13:35:08
Credo sia più semplice: se invece di Made in Mexico/USA metti solo Corona e Ensenada da un lato come dici tu ti liberi le mani per fare degli ibridi e soprattutto diminuisci la differenza tra la percezione della qualità messicana e quella americana. Molti qui sostengono la stessa cosa, ossia che le messicane non hanno niente da invidiare alle americane. Ecco, Fender vi ascolta e piano piano porta il prezzo delle messicane in alto, così sono tutti contenti😁
Rispondi
di Shoreline [user #20926]
commento del 03/08/2024 ore 14:41:06
Probabilmente potresti avere ragione ma non ti preoccupare che i prezzi aumentano in ogni caso sia sulle USA che sulle MEX e alla fine la qualità rimane quella..ormai le lavorazioni manuali sono pochissime e probabilmente la differenza tra una professional una performer e una Mexico a parte i pickup ( sostituibili se uno ne sente la necessità ma io sinceramente non ce la vedo) sta nella rifinitura dei tasti che con poco il liutaio te la fa oppure con un po' di manualità e fattibilissimo da soli.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 05/08/2024 ore 00:20:47
non credo proprio che facciano i tasti a mano, basta un Plek che te ne sforna 30 al giorno, perfette.
Rispondi
di Shoreline [user #20926]
commento del 05/08/2024 ore 07:35:19
Ma certo...non siamo più negli anni 60.. a maggior ragione che essendo le lavorazioni manuali sempre meno le differenze sono sempre meno.. e' per questo che adesso anche su chitarre entry level si hanno quasi sempre strumenti comunque suonabili...se Gilmour e Clapton per fare una chitarra ne compravano tre 50 anni fa un motivo ci sarà..
Rispondi
di darksymphony [user #5677]
commento del 05/08/2024 ore 11:39:03
Quella cosa li penso sia più legata al fatto che le Custom Shop sono qualcosa di molto recente. Se nei primi 80 volevi una chitarra fatta a modo tuo dicevi prendiamo il manico di li, il corpo di la, il ponte di qua e ci montiamo quei due pickup. Ecco le chitarre assemblate partendo da più chitarre. Poi c'è anche il voler sperimentare: Gilmour ad esempio la sua (non più sua in verità :)) Black Strat l'ha strapazzata in ogni modo.
Rispondi
di Shoreline [user #20926]
commento del 05/08/2024 ore 12:28:35
Hai ragione..il bello è che niente ci vieta di farlo anche oggi di sperimentare..credo che sia una cosa che dia un valore aggiunto alla creatività..cosa molto rara oggi..siamo abituati a tutto pronto..ho una strato assemblata da me circa 15 anni fa il manico è un warmoth stupendo il body lo presi da un liutaio e il liutaio della città dove abito mi aiutò nell' assemblaggio e nelle saldature dei pot e pickup perché ancora non sapevo farle..ah dimenticavo la verniciai io alla nitro color oro.. è ancora oggi una chitarra a cui tengo tantissimo
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 02/08/2024 ore 15:19:17
Ciao Teknomaster, dico anch'io la mia. Negli ultimi 25 anni ho lavorato nel settore elettromedicale, in quel settore c'è, a termini di legge, la dicitura "Professionale" e "Domiciliare". In tutti quegli apparecchi che si possono trovare sia nell'uso professionale (ospedali, case di cura, ambulatori) che domiciliare (ad uso personale), la differenza sta nella costruzione e nei materiali usati, esempio: un vaporizzatore ad ultrasuoni, un aspiratore, una lampada da visita ecc. il professionale è previsto per uso continuo, il domiciliare per uso temporaneo (max 1/2 ora). Una lampada da visita da 30.000 lux fondamentalmente in plastica, domiciliare costa 200€, professionale (magari il terzo braccio di una lampada scialitica a soffitto) costo 8.000€. Questo ti dà la differenza, in termini di costo e di legge sulle definizioni. Su di una chiarra elettrica, secondo me, è un ossimoro (contraddizione in termini), o meglio truffa, usare il termine professionale = progettata per il lavoro. Addirittura, una chitarra professionale, che non risenta delle condizioni atmosferiche esterne, specie se avverse, dovrebbe asssssolutamente essere verniciata in poliestere. Se invece volessimo definire una qualità estrema che non definisce caratteristiche di uso intenso e gravoso, ma caratteristiche di resa sonora, allora occorrerebbero verniciature alla nitro o truoil ecc, e altro, quindi particolarmente risonanti ma particolarmente delicate (non parliamo poi delle acustiche) allora ben vengano termini quali ultra ed elite che non traggono in inganno. Questo è il mio pensiero. Ciao, Paul.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 05/08/2024 ore 11:24:48
Quanto affermi è sacrosanto. Aggiungo alla tua nota "ossimoro" che gli strumenti degli anni 60 non risentivano di questa filosofia costruttiva, anche perché a quell'epoca, i termini di cui parliamo (che oggi sono certificati da ISO, TÜV, DNV, RINA, etc.) non esistevano.
Di norma le cose erano fatte per durare ed essere riparate.
Nessuna chitarra ha mai sofferto per le conseguenze climatiche sul palco dovute a pioggia, sole, fango (pensiamo a Woodstock) musicisti sudati fradici e anche un tantino 'fatti', manici usati come clava...
Insomma se vedessi una chitarra Professionale col certificato ISO/IEC non smetterei di ridere per 1 ora
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 03/08/2024 ore 16:24:27
Che il pezzo unico di legno, su una chitarra a legno solido suoni per forza meglio o diverso da una in due-tre pezzi è una suggestione senza alcun fondamento scientificamente provato.
Così come un top in acero strafiammato a diecimila A suoni meglio di un plain top...
Il resto è estetica, e ci sta su uno strumento pretendere che sia anche bello, quindi paghi per avere il pezzo di legno bello.
Sull' ontano, che non ha venature particolarmente evidenti e marcate, è più facile accostare tre-quattro pezzi senza stacchi evidenti, come nel mogano che ha venatura compatta e fine.
Col frassino invece è un peccato rovinare la trama della sua venatura interrompendola in più pezzi
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 05/08/2024 ore 11:10:04
E' solo una questione di gusto personale ed estetica .Quando vai al negozio e scegli la chitarra, lo fai anche per come ti ispira il colore e l'accostamento delle tavole.
Se poi succede che te la sostituiscono in garanzia, quella sostitutiva può non piacerti come è successo a me. Riguardo al suono: suona benissimo
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 04/08/2024 ore 23:04:
I troppi modelli esistono per downgrading più che per upgrading. Le custom shop al netto dei graffi e dalle scatarrate sono chitarre normali, appena buone per essere “pisciate”. Quattro viti e due pezzi di legno costruiti col controllo numerico. Qualche euro.
Poi ci mettono legno più scarsi e pickup meno punti e nascono le americane da 2.000 euro. Poi ci mettono pickup meno buoni ancora e lil palissandro scialbo (prima era solo pari ferro) e abbiamo le messicane.
Più o meno è così. Si toglie, non si mette.
Poi arrivano i cinesi che al netto dello sfruttamento fanno chitarre valide a 300 euro. Fender non si lascia fottere prima e lascia le cose uguali poi deve reagire e lo fa quando NOI SIAMO GIÀ TUTTI RONCOGLIONITI: rimette il palissandro sulle messicane per battere le cinesi in Laurel e noi non ci accorgiamo che le messicane di oggi sono meglio delle standard americane degli anni 90.
Siamo vittime del marketing
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 04/08/2024 ore 23:15:04
Non capisco nemmeno il fenomeno del vintage.
Capisco che le chitarre scatarrate da altri possano piacere a certe persone e che il top sono le Stratocaster quelle scatarrate negli anni 60 e che quelle scatarrate dai fumatori cannaioli con la piorrea valgano più delle altre fino a valere 60.000 euro.
Ma si parla sempre di catarro e non sappiamo come suonano e/o se una nuova anche se non scatarrate suoni ugualmente bene.



Non capisco nemmeno il relic, io lo odio da vent’anni e ho comprato una relic due mesi fa perché suonava bene. Sono coerente: se una chitarra suona bene l compro anche se pagliacciosamente reliccata. Se quella su cui qualcuno c’ha scatarrato sessant’anni fa suona male, può avere avuto pure le gengive infiammate ma non la compro manco per 100 euro.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 05/08/2024 ore 21:07:3
Ho iniziato a modificare la mia prima chitarra nel 1969. Era un modello del 65. Continuo a farlo sebbene con un po' di attenzione visti i prezzi.
Per me che sono "datato" non ha senso lasciare un potenziometro schifoso o uno switch traballante solo perché è del 1965.
La chitarra è chitarra e va usata.
All'occorrenza modificata per le proprie esigenze, è fatta apposta per questo!
Negli anni 70 c'erano in giro molte strato brutte, un po' meno brutte le tele, per cui pagare oggi cifre astronomiche per un'annata non ha senso, manco se fosse vino. Se si trova la Fender d'annata che suona bene, allora si, però obiettivamente, molte Mexico di oggi suonano meglio di tante venerate vintage 60, 70, 80 dove gli standard erano variabili.
Ecco perché mi sono soffermato sul concetto Professional, quando per me sarebbe più corretto dire Standard
Rispondi
di saverio21 [user #20612]
commento del 06/08/2024 ore 16:29:16
Brian May (piacciano o non piacciano i Queen), come tutti qui ben sappiamo, ha fatto la storia con una chitarra autocostruita da lui e dal padre, nessuno dei due liutaio... la Red Special è da considerarsi uno strumento professionale????? non credo, ma le mani di Brian lo sono state senz'altro...
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 07/08/2024 ore 08:46:47
non mi son letto tutti commenti e magari il ragionamento è stato già fatto, ma solo a riguardo al prezzo di vendita, nel 1969 la Fiat 500 “normale” veniva proposta (luglio 1969) a 494.000 lire di listino, dal listino che hai postato una Stratocaster ne costava 268.400 di Lire, poco più della metà del prezzo di una 500, ora o le chitarre allora erano costosissime o le macchine erano regalate, propendo per la seconda visto che gli stipendi medi del 1970 erano di circa 120.000Lire, da cui si devsume che una Straot normale ti costava come due stipendi, praticamente come adesso.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 07/08/2024 ore 12:39:30
268.400 Lire del 1970 corrispondono a 2.492 Euro del 2024
Le chitarre erano care, mentre le autovetture costavano poco rispetto ad oggi
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 07/08/2024 ore 14:30:18
Ciao Tekno,
il ragionamento che ho fatto era in risposta ad una parte del tuo post in cui dicevi: "Tornando al concetto iniziale, le chitarre che oggi si comprano a prezzi elevatissimi vorrebbero sembrare quelle del 1970 ma non lo sono".

Su questo non sono d'accordo a dimostrazione anche del tuo aggiornamenot ISTAT che i 2.200/2.400 euro di oggi corrispondono a quello che pagavi allora una chitarra, solo che oggi comperi uno strumento molto più performante e con garanzie qualitative migliori rispetto ad uno del 1970.

Quindi meglio adesso, molto meglio che abbiamo cataloghi con più scelta ed una qualità migliore, semmai è il nostro potere di acquisto che è andato negli anni assottigliandosi.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 07/08/2024 ore 15:54:06
Sul ragionamento sono d'accordissimo. Piuttosto intendevo dire "le chitarre che oggi si comprano a prezzi elevatissimi vorrebbero sembrare quelle del 1970 ma non lo sono", che quelle chitarre erano fabbricate in serie più ridotte, con più manodopera e meno macchine a controllo numerico.
Quindi i 2.500 euro del 1970 erano spesi su una chitarra quasi artigianale e, per avere lo stesso, oggi dovremmo andare al top delle serie Custom Shop.
Questo non significa però che quelle chitarre del 70 fossero buone... anzi! Talvolta erano delle ciofeche.
Mentre i 12.000 euro (e più) spesi oggi su una serie Custom Shop Master Relic, garantiscono un prodotto eccellente in termini di qualità.
Aggiungo un'altra considerazione: Le chitarre di quel tempo erano abbastanza simili fra loro in termini di proporzioni, dimensioni tasti e spessore del manico. Queste caratteristiche poi cambiavano dopo anni e usciva una serie nuova che restava in produzione per un bel po' di tempo.
Quindi all'epoca, dopo avere suonato la chitarra di un amico, si andava in negozio e se ne comprava una uguale (a perte il colore "Marrone" o "Colori Vari")
Comprare oggi una Master Built o Master Relic non garantisce che possa piacere ed incontrare lo stile del chitarrista, per cui è obbligatorio provarla.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 07/08/2024 ore 17:11:43
Allora, io farei un pò di ordine, sono piuttosto d'accordo con te ma ho una visione un pò diversa data dalla mia esperienza, innanzitutto non farei tutto un blocco unico tra CS MB ecc... certe terminologie sono relative a determinati marchi, mentre per altri voglion dire tutt'altro, per Gibson il settore Custom è nato diverso rispetto al CS di Fender, il primo voleva ricreare gli strumenti d'annata, il secondo dare un taglio sartoriale alle richieste del cliente danaroso, poi si è diversificato ma solo dopo.
Poi è vero concordo sul fatto che se meno offerta meno confusione, ma così va il mercato segue la domanda se vuole vendere e diversifica per prendere più clienti possibile, vuoi una Les Paul? dalla Studio alla CS in mezzo pupoi trovare quella che coincide con i tuoi bisogni e le tue disponibilità, idem per Fender, poi sopra ad un certo livello è collezionismo.
Io ad esempio ho Fender Standard e Gibson CS perchè era quello che cercavo e volevo, quando ho iniziato potevo scegliere tra una Aria Pro II rossa o una nera.
Secondo me ci va molto meglio adesso ma molto.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 08/08/2024 ore 09:00:59
Concordo, va molto meglio adesso.
Oggi hai un'ampia scelta di modelli e prezzi, per assecondare desideri e portafoglio, un tempo te lo sognavi.
Rispondi
di LocoLobo [user #13138]
commento del 08/08/2024 ore 00:24:10
Concordo e confermo. La Strato usata del 72 nel 1980 la pagai 1.300.000 lire e suonava maluccio, ma quella mi potevo permettere, con tante cambiali come si usava allora.
Rispondi
di helloween [user #27122]
commento del 07/08/2024 ore 11:35:23
Cito la Treccani: "Fenomeno economico-sociale tipico delle società industrializzate, consistente nell'acquisto indiscriminato di beni di consumo, suscitato ed esasperato dall'azione delle moderne tecniche pubblicitarie, le quali fanno apparire come reali bisogni fittizî, allo scopo di allargare continuamente la produzione."
Indovinate di che fenomeno si sta parlando...
Mia personale opinione eh, non verità assoluta.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 09/08/2024 ore 09:02:11
beh secondo me non puoi allargare il discorso del fenomeno del consumismo alla chitarra così d'emblée, rispetto a tutto il resto riveste un posto veramente marginale nell'economia lineare.
Siamo 4 gatti alla fine rispetto ad un qualsiasi altro prodotto, in fine dei conti siam qui che discutiamo di variazioni minime su un progetto di 70anni fa.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 09/08/2024 ore 10:57:33
Su questo non c'è dubbio. Credo però che chi parlava di "marketing" si riferisse alla politica commerciale della case produttrici, piuttosto che a un fenomeno di massa.
Le minime variazioni su progetti storici vengono enfatizzate come innovative, quando in effetti non lo sono, solo allo scopo di aumentare le vendite.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 09/08/2024 ore 11:20:02
eh però che devono fare, devono pur vivere anche loro ;) prova tu a vendere la stessa cosa uguale da 70anni a questa parte, per fortuna che la gente non esce più così possono vendere gli accrocchi digitali!
Rispondi
di LocoLobo [user #13138]
commento del 07/08/2024 ore 13:28:49
Bel tread, ho letto con interesse tutti i commenti e tutti condivisibili nella libertà di valutazione di ogni chitarrista.
Non sono un professionista ma dopo quasi 50 anni che mi passano chitarre per le mani provo ad esprimere la mia modesta opinione.

La mia prima chitarra fu una Yamaha clone Gibson Custom che mi sono pentito di aver venduto, come tante altre e penso come tanti chitarristi nel corso del loro pellegrinaggio in cerca della chitarra migliore.

Appena ho cominciato a lavorare, nell'80 cofana di cambiali e Fender Strato del 72 in frassino. Bella, perfetta, ma non ballava, onestamente suonava piuttosto male, rivenduta e pentito con il senno di poi che oggi l'avrei piazzata a ben altro prezzo.

Insomma come hanno già scritto tutti i vecchietti come me all'epoca compravi quello che passava il convento e poi giù modifiche.

Negli ultimi anni il marcketing o semplicemente le richieste del mercato hanno portato ad un'estrema differenziazione dei cataloghi che, mia modesta opinione non ha nulla a che fare con il "professionale", ma solo a soddisfare le esigenze di un pubblico molto più tecnico e disparato per cui anche una serie economica si indirizza verso specifiche diverse.

Tutto dipende da cosa cerchiamo. Una strato con caratteristiche vintage? Una più moderna e flessibile? Una chitarra da blues o da jazz?

Sui prezzi e la costruzione ci sarebbe molto da dire, ho una Gibson LP Traditional prima serie ed una Epiphone G400 Pro, quando le ho aperte per vedere l'elettronica sono uscite le sorprese, la Epi monta condensatori Mallory la LP lenticchie! E' mai possibile che su una chitarra che costra 4 5 volte di più vengano montate delle schifezze da qualche centesimo e poi ci troviamo a parlare di suono muddy della LP? Recuperati dalla scatolina dei condensatori due mustard d'epoca e montati il suono si è subito aperto.

Per le Fender guai a chi mi tocca il mio Tele Baja, ho venduto un americana alla nitro e tenuto lui, e la mia Player Special 60 da me modificata 54/Fat50 (2012)/54, cavi twistati, saldature in lega eutettica e schermatura.

Ed anche qui dipende da che suono si cerca, che si ha in mente e nel cuore. Ho avuto la fortuna di provare alcune Strato pre CBS ed il suono che mi è rimasto nella mente è quello, altri chitarristi più giovani e più bravi di me preferiscono il suono più moderno ed aggressivo delle american standard.

Sulle specifiche di assemblaggio e settaggio condivido quanto scritto sia Tecnomaster che da molti altri, devi fare il set up completo da te o le devi portare dal liutaio di fiducia, anche perchè ognuno di noi ha il suo set up personale preferito, possono solo uscire con il settaggio standard migliore possibile e questo può accadere su una economica come su una più costosa.
Se poi proviamo a pleccarle escono altre sorprese sui manici e chi lo ha fatto lo sa.

Certo una Squier non suona come una Fender, ma nemmeno suona male e se hai la mano la differenza la fai tu. Mi puoi dare una Fender da e. 10.000, ma Clapton con una Squier mi farà scomparire.

I legni poi sono un discorso a parte, la stagionatura costa. Spesso le Strat messicane suonano bene perchè i legni vengono semplicemente stoccati al sole e se ti dice bene si sono asciugati a dovere, insomma un invecchiamento naturale involontario, le americane trattate con più cura hanno bisogno di tempo per questo la nitro aiuta, fa respirare il legno, ma ai tempi erano solo vernici da macchine facilmente ed economicamente reperibili e purtroppo deperibili ed ecco le Relics.

Un'altra considerazione è da fare sulla possibilità di provare più strumenti della stessa serie. In America entri nei loro negozi megagalattici e ne puoi provare 10 scegliendo quella che suona meglio, da noi forse due, tre se il negoziante è un tuo amico, se chiedi di provare tutte quelle che hanno in magazzino rischi di essere buttato fuori dal negozio.

Personalmente ritengo le Custom Shop chitarre per musicisti che ricercano caratteristiche particolari, le "professionali" come detto da altri devono avere caratteristiche di affidabilità e solidità che permettano di usarle sempre in qualsiasi condizione.

Insomma fossi un professionista personalmente oggi come oggi sceglierei una Fender Player Plus, finitura resistente in poliuretano, manico modern C radius 12", meccaniche autobloccanti, pickup noiseless con possibilità di più configurazioni molto flessibili per qualsiasi genere debba suonare, compresa una simil Tele, che così lo lascio a casa e mi porto una sola chitarra, tanto dove vado l'attacco al sistema che trovo magari ad array con buona pace del purismo, costa il giusto e se si danneggia o me la rubano non mi prende un accidente.

Poi le super vintage custom shop con pickup avvolti a mano e verniciatura esoterica, le suono in casa sul mio valvolare preferito e sento ogni sfumatura o la porto in studio (come fanno tanti pro) che tanto poi ci pensa l'ingegnere del suono a stravolgere tutto con buona pace sempre del purismo, che una volta le chitarre le attacavano ai Fender o ai Marshall e quello che usciva registravano ed è passato alla storia e nelle nostre orecchie.

Ovviamente è solo la mia modesta opinione, suonate ciò che potete o amate e non date retta a tutte le sigle che servono solo a differenziare i vari modelli.

Buona musica a tutti.
Rispondi
di acora [user #11956]
commento del 07/08/2024 ore 18:03:16
Oggi senza farsi mille pippe mentali credo che quasi tutte chitarre dai 300-400€ in su possano definirsi professionali. sono intonate, i manici hanno pochi problemi e suonano già bene dopo le solite regolazioni di rito da fare su qualsiasi strumento. Se non si guarda a cosa c'è scritto sulla paletta sfido la maggior parte dei chitarristi a riconoscere uno strumento economico da uno costoso... A volte è fatica farlo nei confronti A/B su YouTube figuriamoci ascoltando un musicista dal vivo magari. Io ho varie chitarre di vari prezzi (una di liuteria LEGG, una Gibson LP standard, una Squier Tele Classic Vibe ed una Harley Benton LP Junior), le ho sempre utilizzate tutte sul palco con soddisfazione indipendente dalla fascia di prezzo.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 07/08/2024 ore 20:13:29
Sì ok ma nom dirmi che non senti differenza tra la HB e la Gibson perché non ci credo.
Rispondi
di acora [user #11956]
commento del 07/08/2024 ore 20:20:21
La differenza c'è certo, ma una LP Junior con P90 e una LP standard non sono paragonabili, suonano completamente diverse... Comunque per un periodo ho avuto anche una HB standard con i 57 originali della mia gibson e si difendeva benissimo
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 08/08/2024 ore 07:45:00
Sì capisco il mio intervento era solo per dire che anche se la differenza un ascoltatore magari non la percepisce (soprattutto perché il suono è fatto anche da ampli ed effetti), per il suonatore queste differenze sono il confine tra suonare bene o no, essere a proprio agio o meno e per esperienza personale contano molto.
Ho una epi ultra moddata con pickup che valgono come la chitarra ma niente le manca sempre qualcosa, va benissimo ma non ha quel feeling e non so comporta nella maniera che ti aspetteresti/vorresti.
Sarà un limite mio forse, ma anche no, anche l'altro chitarrista del mio gruppo la pensa così.
Non è necessariamente una prerogativa delle cose costose, ma.in quelle queste caratteristiche è più facile trovarle.
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 08/08/2024 ore 08:50:32
Ho avuto la stessa esperienza con una Epi, moddata con wiring, pick up di qualità elevatissima e suonava da paura, ma alla fine la percezione dello strumento sulle dita era di uno strumento di bassa qualità. Poi forse è vero che il problema sono io e che il professionista tira fuori il massimo anche dalla Epi, ma nella mia esperienza la chitarra di qualità la senti su tutto.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 08/08/2024 ore 09:03:21
Concordo anche qui.
La differenza tra strumenti di una fascia di prezzo rispetto ad un altra, la percepisci soprattutto nelle sensazioni che ricevi suonandoli.
Rispondi
di acora [user #11956]
commento del 08/08/2024 ore 10:41:05
ho capito quello che intendi. Secondo me a livello fisico se il manico e la meccanica sono posto (niente tasti o sellette del ponte che grattano, ecc) la differenza difficilmente la noti se non per effetto placebo, a livello di suono invece si magari sustain differente o quelle sfumature che ti fanno apprezzare di più i legni. Il mio discorso invece era riferito più all' ascoltatore "visivo" che elargisce commenti tipo "si sente che non è una Gibson... " o "si sente che non è una Fender..." oppure nella serata con poco spazio nella quale utilizzi un modeler ci sono i soliti commenti da professionista fonico mondiale sul suono perché non vedono l'ampli sul palco. Poi c'è gente che nasconde il boss katana dentro il case di un fender twin reverb e gli fanno i complimenti per il sound... Purtroppo la gente ascolta con gli occhi.
Rispondi
di geoffmostoes [user #35723]
commento del 08/08/2024 ore 13:14:54
Hai visto nascondere da qualcuno un Katana nel case di un Twin Reverb?
Rispondi
di acora [user #11956]
commento del 08/08/2024 ore 13:56:04
Non io, ne ha parlato Stefano Rossi in questa intervista vai al link
Rispondi
di acora [user #11956]
commento del 08/08/2024 ore 14:30:00
Per curiosità me lo sono riguardato, al link che ti ho mandato verso 1h30min. Era il cabinet di un Vox però, non un Fender ricordavo male.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 09/08/2024 ore 12:38:42
Tutto può essere ma mi sa tanto di stronzata :D
Rispondi
di acora [user #11956]
commento del 09/08/2024 ore 12:44:34
Non sarebbe una cosa così assurda... inoltre non credo che Stefano Rossi con 50k iscritti si metta a dire cazzate in un salotto di chitarristi...
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 09/08/2024 ore 14:47:1
Devi avere un vox, svuotarlo tutto dentro da circuiti, valvole, trasformatori, dissaldare tutti i potenziometri che dovrebbero restare a vista (un bel lavorone, contando che poi magari devi rimontarlo)..... Poi devi metterci il Katana e magari far sembrare che il cavo entri nel vox, quindi ricablare gli input, poi non so cos'altro! E come ce lo metti, col suo cab? No, quindi devi svuotare pure il Katana etc etc.... Fai prima a mettere il Vox così come sta ma con lo speaker collegato al Katana nascosto da qualche parte. Forse se hai un cab vuoto rimediato puo' essere facile ma....
Ma il senso di fare sta cosa? Dici che non è assurdo?

Il fatto di avere 50mila iscritti non lo esime da dire cazzate eh. C'è gente che ha 500mila iscritti perchè dice cazzate.
Rispondi
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di acora [user #11956]
commento del 09/08/2024 ore 15:01:59
Non avendo visto il video di cui parlava Stefano Rossi non so come è stato fatto il lavoro, magari semplicemente ha infilato il combo katana dentro il cabinet del Vox :D Tuttavia si è una cosa senza senso, da quello che dice Stefano è stata fatta appunto per "fregare" quelli che snobbano il digitale facendogli credere che a suonare fosse un vero Vox valvolare e secondo me ne cascano parecchi di fenomeni.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 09/08/2024 ore 18:59:32
Premesso che i video su youtube lasciano il tempo che trovano.... Ma io, ad es., lo snobbo il digitale, però il Katana lo trovo buono (non come un Vox AC30).
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 09/08/2024 ore 14:13:3
Se la chitarra è economica, soprattutto di qualche anno fa, le differenze ci sono, anche solo come bilanciamento, poi tasti, vernice, spessori vari. Appena imbracci senti il giocattolo.

Ma oggi, sopra sulle 800€ trovi chitarre fatte molto bene, e le differenze sono quasi nulle.
Rispondi
di geomiezzi [user #6766]
commento del 09/08/2024 ore 14:00:57
Totalmente d'accordo. 90 minuti di applausi e standing ovation!
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 10/08/2024 ore 14:29:29
Che gran parte del suono, bello o brutto ,sia principalmente nelle mani di chi suona è un dato di fatto.. con tanti strumenti e con la chitarra elettrica forse ancora di più.
Le economiche di oggi, a meno di non andare sulle primo prezzo, sono millemila volte meglio delle economiche di qualche anno fa e appena poco più su di prezzo, iniziano a diventare sempre meno giocattoli, magari con limiti di hardware per limare un po' i costi.
E se i costruttori economici storici hanno alzato il tiro grazie anche alla concorrenza di HB e simili che gli ha messo un po' di pepe al culo, rendiamo merito a questo.
C'è poi un altro discorso...a volte dà anche una certa soddisfazione in più vedere le facce di certa parte del pubblico quando tiri fuori suoni convincenti da strumentazione improbabile piuttosto da roba nota che sai che deve suonare bene, tanto poi nel mix vorrei proprio sapere quanti si accorgono veramente con cosa stai facendo i suoni.
Mio fratello ( bassista) negli anni '90 suonava in un FBT a MOSFET col cono incollato con colla da calzolaio vicino al bordo ( c'era un taglio da 1cm. vicino alla sospensione) acquistato da una ex band di liscio per 150.000 lire... Mio padre poi aveva costruito i cabinet per testata e cassa, rivestito in finto pitone e inventato un logo simile ad Ampeg..lo abbiamo spacciato per anni per una serie limitata U.S.A....
Ultimamente mi sto divertendo parecchio con la mia HB pesantemente modificata, anche perché è la mia unica con i single coils, ma l' ho dovuta modificare tanto..
Però se imbraccio la mia Pacifica di fascia alta, la differenza sotto le dita e in pancia è abissale, e non parlo di suoni.
Ed è una Pacifica, non una custom shop....
Quindi, non venitemi a dire che suonare una HB è quasi uguale ad imbracciare una PRS perché o state mentendo o avete un problema....
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 13/08/2024 ore 18:16:22
Premesso che in partenza sono più d'accordo con te che con Guycho, devo aggiungere che forse state dicendo la stessa cosa partendo però da punti di partenza opposti.
Io credo che Guycho non voglia negare che un taglio di quarto sia più pregiato e che sia più resistente alle deformazioni, così come non penso che voglia negare che un tipo di legno ha delle proprietà timbriche. Penso voglia invece dire che poi, quando assembli il tutto, non è facile capire perché accadono determinate cose al suono.
Anche se vorrei precisare che una cosa è il liutaio sotto casa (con tutto il rispetto) e un'altra è il liutaio costruttore non occasionale, e un'altra cosa ancora è un custom shop dove ogni parte dello strumento è affidata a un lavoratore specializzato in quella parte dello strumento (è il massimo del know how).
Uno strumento di pregio darà più garanzie di avere un suono di pregio, ma non è un'equivalenza. Così come tra decine di strumenti costruiti "in economia" ce ne saranno alcuni fortunati che non avranno nulla da invidiare a strumenti più costosi. Però statisticamente...
Diciamo che chi ha orecchio, tanta esperienza e sa scegliere, può fare una migliore selezione.
È chiaro che poi parlare di legno è bello mentre parlare di hardware sembra più noioso, ma meccaniche, capotasto, sellette e ponte sono fattori fondamentali.
Io comunque consiglio questa bella lettura, a proposito di liutai costruttori:
vai al link
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 14/08/2024 ore 09:31:17
Ringrazio solo che non ci fossero i social e gli esperti di "tutto" quando Leo, Lester e pochi altri provarono a cambiare una piccola parte del mondo della musica...
Fregandosene altamente dei giudizi degli esperti , tra i quali anche un certo signor "G".
Ma hanno sperimentato usando quello che avevano a disposizione fregandosene di utilizzare essenze Nobili cresciute nel bosco delle fate della musica tagliate alla mezzanotte esatta della terza luna crescente.
Piuttosto hanno usato comune PINO, qualcuno realizzando qualcosa di poco più complesso di un "tagliere da cucina", qualcuno segando in tre una Archtop e piazzandoci in mezzo una trave da tetto ( scatenando l' ira ed il disprezzo del signor G), qualcun' altro ancora usando legno destinato al caminetto...
Ringrazio ancora loro, perché se avessero dato retta a quelli che sanno tutto di percentuali e composizioni chimiche da mago merlino, il nostro strumento preferito non esisterebbe...
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 14/08/2024 ore 15:09:17
Sono solo un appassionato e non un esperto. Però considero il fatto che la Gibson ES-335 (incluse 330 e 345) ha top, fasce e fondo fatti di compensato.
La Gibson Sonex aveva il corpo in composto legno-plastica, mentre la Gibson L6S è in truciolato.
Le chitarre Danelectro sono fatte in faesite, le Ovation in vetroresina, le Lag in carbonio
Infine esistono Stratocaster in plexiglass.
Suonano tutte benissimo
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 14/08/2024 ore 18:41:09
Hai colto esattamente il senso della mia provocazione.
La qualità di ogni singolo elemento può solo portare a risultati ed affidabilità migliori, ma sul suono non c'è una sola ricetta sicura, specialmente su una chitarra solida...
Se avessero costruito le prime elettriche partendo dalla plastica ora sono sicuro staremmo qui a discutere che la plastica non è più la stessa, influenza dei coloranti nella miscela e annate del petrolio...
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2024 ore 14:29:10
Professionale è un utensile sul quale posso sempre contare, che mi offre sempre le prestazioni che mi aspetto senza dover interrompere il lavoro per ripararlo o sostituirlo.
Strumenti del genere li ho trovati sia fra modelli pregiati che fra modelli economici. Il suono è soggettivo e, tutto sommato, sono sempre riuscito a fare suonare in un modo proponibile "commercialmente" anche chitarre, bassi, amp ed effetti molto economici.
Trattandosi di suoni elettrici o elettronici, ovvero artificiali, non è possibile stabilire che il tal suono è oggettivamente brutto o bello.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 14/08/2024 ore 15:11:46
Se l'affidabilità non c'è e la qualità della lavorazione non è sufficiente, allora la Professionalità dov'è?
Nel caso Fender Professional per l'appuntamento manca
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 15/08/2024 ore 01:26:1
Quello che in altro termini ho affermato io, professionale = affidabile.
E come ho detto tale affidabilità l'ho riscontrata in strumenti di pregio e prezzo molto differente
Rispondi
di Stratocazzer! [user #65897]
commento del 28/08/2024 ore 12:26:
Ciao a tutti!
Io adoro le stratocaster (mi piacciono anche le Telecaster, non sono razzista).
Ho iniziato negli anni 90 con una fender strato messicana. per 10 anni dal 2009 al 2019 ho avuto due fender una American special sunburst con tastiera in Acero (americana entry price ma con pick up texas special) e una telecaster made in Japan su base 52. (Bianca con tastiera in palissandro).
Negli ultimi 5 anni avendo avuto un po' piu' di possibilita' economiche sono entrato nel loop della ricerca della strato migliore di quella che avevo. Comprando e vendendo ho imparato parecchio.
Ho avuto Fender rarities, American Ultra (costata un occhio della testa), american vintage, svariate made in japan (una mi pento molto di averla venduta), american original (serie prima delle highway one) e mexican roadworn 60s (serie prima delle vintera, vernice nitro, tex mex pick up, corpo in alder e tastiera in palissandro).
Le mie osservazioni sono le seguenti:
Prezzo piu' alto non necessariamente equivale ad una chitarra con suono e feel migliore.
La stabilita' dell'accordatura non cambia granche' con locking tuners, i pick up noiseless dovrebbero essere chiamati "lifeless" (ovviamente a mio parere!) magari vanno bene per regsitrare in studio ma altri pick up (anche quelli messicani in ceramica) per me hanno dinamica e output piu' interessanti.
I legni cambiano poco ... una chitarra che mi spiace aver venduto era una giapponese col body in tiglio ... una delle milgiori che io abbia mai avuto come suono, dinamica, peso ... ed estetica!
Quelle che ora preferisco sono:
american original (a cui ho cambiato i collegamenti dei toni per avere il controllo anche sul pick up al ponte)
american special
mexican roadworn 60s
Quindi per me l'unica soluzione e' provarle e trovare quella con la combinazione di suono/manico con cui ci si trova meglio.
Non necessariamente le top devono essere le americane piu' costose ...
Personalmente preferisco chitarre usate, trovo i materiali (anche se invecchiati) spesso migliori di quelle nuove!
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 28/08/2024 ore 12:41:3
Il concetto, che poi è lo spirito dell'articolo, e che quando Jimmy Page o Bruce Springsteen dicevano: "papà mi regali 100 $ per la chitarra?", andando al negozio sotto casa, cosa compravano? Una special, una Professional, una ultra? No, compravano il modello"marrone" o "colori vari" (vedi catalogo vintage nell'articolo).
Erano chitarre da poco?
Non direi, visto il risultato!!!
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 30/08/2024 ore 15:27:4
Vedo che chi ne ha fatte girare parecchie la pensa come me: il prezzo non indica qualità e si va a qulo.
Anche io rimpiango una Japan in tiglio, suono meraviglioso.
Rispondi
di peppe80 [user #11779]
commento del 23/09/2024 ore 15:37:41
Professional e' solo il nome di una serie comunque, ovvero la standard, e si condivido che e' la base degli strumenti "professionali" in termini di affidabilita', durata e qualita' complessiva dello strumento. I modelli indicati nel catalogo del 69 equivalgono proprio a questa serie, nel senso che erano gli strumenti base per lavorare. Che poi sia piu corretto chimarli standard quello e' un altro discorso, che comuqnue condivido.
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