VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Brian Setzer: l'icona americana del rockabilly dall'attitudine punk
Brian Setzer: l'icona americana del rockabilly dall'attitudine punk
di [user #65912] - pubblicato il

Tracolla lunga da punkster, un ciuffo alla Elvis, Brian Setzer con la sua Gretsch è diventato il portabandiera del nuovo rockabilly.
Con una capigliatura bionda di dimensioni generose e una Gretsch al collo, Brian Setzer non si può certo definire un chitarrista dal look che passa inosservato.
Nato nel 1959 a Massapequa, nello stato di New York, all'età di otto anni prende lezioni da due insegnanti (un sassofonista e in seguito un chitarrista) con background jazzistico.
Brian, da ragazzo, si appassiona quindi inizialmente al jazz frequentando club storici della Grande Mela come il Village Vanguard. In seguito i suoi interessi si indirizzano verso sonorità rockabilly e punk. A cavallo tra la fine dei '70 e l'inizio degli anni '80, Setzer dà vita agli Stray Cats con Lee Rocker al contrabbasso e Slim Jim Phantom alla batteria. In questa line-up, Brian suona la chitarra e si occupa delle linee vocali.



Influenzati da artisti come Carl Perkins, Eddie Cochran e dal sound della Sun Records degli anni '50, i "gatti randagi" cominciano a esibirsi nell'area di NY suonando in location come il CBGB e costruendosi una solida fanbase. La musica della band, evidentemente influenzata dal rockabilly, è contaminata anche dalle sonorità del tempo e da un'attitudine punk.



Sperando di riuscire ad ottenere un maggior clamore oltreoceano, il trio decide di attraversare l'Atlantico. A Londra gli Stray Cats registrano quindi il loro primo album omonimo nel 1981. Il disco riscuote un buon successo mentre il successivo lavoro in studio, Gonna Ball (1982), non raggiunge i risultati del precedente. Per conquistare il mercato statunitense bisognerà attendere la compilation Built for Speed, che nello stesso anno la EMI pubblica attingendo ai brani dei primi due dischi. Dopo il terzo LP del 1983, Rant N' Rave with the Stray Cats, la formazione si scioglie e Setzer si dedica quindi alla sua carriera solista.

Il primo lavoro a suo nome, The Knife Feels Like Justice (1986), si allontana dalle sonorità rockabilly in favore di un sound più rock e R&B. Da qui in avanti Brian continuerà a pubblicare dischi da solista e a collaborare in veste di sideman con altri artisti. Si susseguono inoltre diverse reunion degli Stray Cats negli anni, che danno vita a nuovi album.
Nei primi anni '90 il chitarrista americano ritorna in qualche modo alle origini mettendo in piedi la Brian Setzer Orchestra (spesso abbreviata in BSO), una big band che fonde il rockabilly con sonorità swing, utilizzando un'ampia sezione di fiati. Il primo album omonimo della BSO è del 1994 e anche con questa formazione produrrà diversi album sia in studio che dal vivo.



Brian è dotato di una fenomenale tecnica del plettro che utilizza per le parti soliste e per l'accompagnamento ritmico. All'interno di alcune sue frasi è possibile notare le influenze giovanili del jazz e del bebop così come nella scelta dei voicing degli accordi. All'occorrenza "nasconde" il plettro, stringendolo tra le falangi dell'indice, per suonare fingerstyle con le dita rimanenti.

Storicamente legato al marchio Gretsch, Setzer ha ottenuto negli anni diverse chitarre signature dall'azienda americana, evoluzioni del modello 6120 (semi-acustica con sistema vibrato Bigsby) originariamente suonato da Chet Atkins. Per quanto riguarda l'amplificazione, Brian si affida soprattutto al Fender Bassman mentre per ottenere l'effetto di slapback utilizza un Roland Space Echo RE-201.



Vincitore di tre Grammy Awards e con milioni di dischi venduti alle spalle, Brian Setzer è ormai un'icona della chitarra contemporanea. Nel 2006, è stato introdotto nella Long Island Music Hall of Fame insieme agli Stray Cats e ha suonato in importanti festival musicali come Woodstock ’99 e il Montreal Jazz Festival.



Degne di nota sono anche le collaborazioni extra musicali di Brian: nel 1987 appare in un cameo del film La Bamba, interpretando Eddie Cochran che canta “Summertime Blues” mentre nel 2002 lo troviamo in versione cartoon in un episodio dei Simpson.
brian setzer chitarre semiacustiche gretsch
Link utili
Le Gretsch signature di Brian Setzer
Il sito di Brian Setzer
Nascondi commenti     9
Loggati per commentare

di BBSlow [user #41324]
commento del 01/10/2024 ore 09:31:45
Da ragazzo amavo il rock'n'roll dei '50, e gli Stray Cats furono, nella loro breve stagione, un "punto luminoso" nelle mie scelte musicali. Tutt'oggi considero Brian Setzer molto, molto sottovalutato, come musicista e come chitarrista: certo, praticare un genere così "definito" gli ha impedito di raggiungere il grande pubblico, ma la sua tecnica chitarristica, i suoi licks, i suoi riff, pur restando in un ambito fondamentalmente limitato, non sono mai banali o scontati. Lui va avanti per la sua strada, negli USA ha un seguito abbastanza corposo e fidelizzato (i suoi album natalizi con la BSO sono sempre ben venduti, e anche gli altri viaggiano bene), prima o poi anche il resto del mondo del rock, fossilizzato da trent'anni sui soliti dieci nomi, si accorgerà di quanto è bravo.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 01/10/2024 ore 10:47:08
Brian Setzer è un chitarrista, e non solo, straordinario.
Tecnica eccelsa, gusto e gran tiro rock.

Sono suo fan da sempre.
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 01/10/2024 ore 11:25:06
Quello che fa lui con una hollow body ed il suono pulito non riesco a farlo neanche con un' Ibanez RG ed il gain a palla. In più ci mette raffinatezza ed un'ampia conoscenza delle possibilità espressive della chitarra (scale modali incluse). Un grandissimo.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 01/10/2024 ore 12:02:19
E se pensiamo che suona, canta, conduce l'orchestra (credo faccia pure gli arrangiamenti), e regge il palco da vero showman, possiamo dire che siamo a livelli altissimi.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 01/10/2024 ore 14:59:3
Fortissimo, un talento pazzesco.
Rispondi
di ale088 [user #47622]
commento del 01/10/2024 ore 17:27:07
Uno dei miei chitarristi preferiti: fonde il jazz con il rock'n'roll in modo magistrale, tecnica e timing strabilianti e sempre di grande gusto musicale
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 02/10/2024 ore 20:52:52
Top
Rispondi
di geoffmostoes [user #35723]
commento del 02/10/2024 ore 22:55:31
Un T-Bone Walker sotto anfetamina:
Davvero grande classe

Concentrato di gusto ed energia
Rispondi
di gabbahey [user #23550]
commento del 03/10/2024 ore 00:25:39
Un numero 1 assoluto. Ho studiato per anni ed anni le tecniche che utilizza sullo strumento e provato a decifrare la sua filosofia e forse ci sono anche riuscito ma con il suo gusto non suona nessun altro al mondo, perlomeno che io abbia visto. E' questo che rende grandi , gusto e personalità, cose che non si possono insegnare ma che si possiedono in modo innato.
Rispondi
Altro da leggere
Starcaster: la semiacustica Fender (non più) dimenticata
Elettronica super-versatile per la D’Angelico Deluxe di Bob Weir
Vintage Visions from the world - La 345 veneziana: una storia d'amore con Mike Sponza
Gibson Supreme ES-335: classico semihollow proiettato nel futuro
EXL-1: ascolta l’ammiraglia D’Angelico in un classico Disney
Le Fender AM Pro II diventano Thinline in serie limitata
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Parliamo di analogico!
Sistemi digitali per cinquantenni soddisfatti
Impressioni a freddo sul Neural DSP Quad Cortex
Acquistare strumenti musicali in Gran Bretagna: come funziona il dazio...
Basi o Altezze?
M-Vave: profiling per tutti
Vintage V132: Les Paul style con un rapporto qualità-prezzo sbalordit...
Wiring Nashville su un kit Telecaster
Riprodurre il suono di George Harrison post-1968: ovvero come scaldo l...
Chitarre elettriche professionali: mito o realtà?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964