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Pistolesi The Mojo
di [user #103] - pubblicato il

Questa storia risale a SHG 1993 che quell'anno si svolse in un centro sociale di Voghera. In quell'occasione Roberto Pistolesi presentò il prototipo del suo "The Mojo Amp". Roberto non è più con noi, ma resta il ricordo del suo The Mojo Amp, colpo di genio di un genio, in assoluto il primo ampli boutique italiano della storia e uno dei primi al mondo. Di questo gioiello, considerato il Dumble di casa nostra, esistono pochi esemplari, custoditi gelosamente da pochi fortunati. Questo articolo è stato pubblicato in origine su Nashville (si dica per i più giovani: l'antenata cartacea di ACCORDO, vissuta dal 1992 al 1997) nel 1994.
Ho avuto sempre ammirazione per le cose ben costruite e talvolta mi concedo mezza giornata per andare a curiosare nei campi del surplus, quei luoghi dove viene ammassato tutto quello che c’è all’interno delle apparecchiature militari. Ammiro la loro costruzione, curata nei dettagli. Apparecchi fatti per operare 24 ore su 24, nelle condizioni ambientali più difficili, per sopportare qualunque stress: niente è lasciato al caso. Ogni componente è studiato per le funzioni che deve svolgere e sovradimensionato per offrire i massimi margini di sicurezza.

Pistolesi The Mojo

 Da queste mie escursioni ritorno sempre a casa con scatole colme di valvole, resistenze, condensatori e quant’altro ritengo possa essere di qualche utilità.
Recentemente stavo esaminando alcune valvole dalla sigla sconosciuta e che a un primo esame mi erano parse interessanti. Rovisto un po’ fra i prontuari e scopro che hanno una certa similitudine con le 6V6 americane. Queste sono inglesi, chissà come suonano? Una curiosità che mi devo togliere: telefono a Paolo Luti e gli dico di portarmi il suo amplificatore De Armond che impiega le 6V6.

Il giorno dopo ha luogo la prova e ho la conferma che queste valvole suonano davvero bene, conferma avvalorata da fatto che Paolo non ha sentito ragioni e le ha volute tenere montate sul De Armond. Passa qualche settimana e mi telefona Alberto Biraghi; gli racconto della prova e anche lui si mostra interessato. Vieni a casa mia, mi dice, proviamo le valvole sul mio vecchio Champ tweed. Di lì a qualche giorno eccoci pronti per la prova e anche qui il risultato è talmente lusinghiero che Alberto se ne esce con la frase: "perché non costruiamo un amplificatore attorno a queste belle valvole e lo presentiamo al prossimo Second Hand?"
Mi dichiaro disposto a mettermi al lavoro e programmiamo di vederci qualche settimana prima della manifestazione per valutare i risultati. Non c’è stato il tempo perché ho completato il prototipo un’ora prima di partire per Voghera.

Voglio provare a valutare i risultati insieme ai nostri lettori, cosa si può volere di più? A uso e consumo dei più esperti e a garanzia di coloro che esperti non sono, voglio descrivere i criteri di progetto e le caratteristiche di The Mojo Amp. Secondo me un buon amplificatore deve:
  1. suonare bene;
  2. essere affidabile;
  3. essere maneggevole;
  4. essere robusto.
The Mojo Amp ha due canali di preamplificazione completamente diversi come timbrica e come grinta. Il primo prevede l’uso di una valvola pentodo 6SJ7 in preamplificazione con sonorità molto simili ai primissimi Fender e Gibson degli anni ‘50. Ha un solo controllo di tono con un range di azione molto ampio. Il secondo canale utilizza delle classiche 12Ax7 (triodi), con sonorità più grintose e con due controlli di tono alti e bassi, peraltro facilmente customizzabili nel range di azione.

Lo stadio finale lavora con quattro valvole EL34 in classe A senza controreazione per una potenza resa di circa 35 watt. Lo stadio alimentatore ha la valvola raddrizzatrice. I componenti sono N.O.S. (new old stock) e il cablaggio è convenzionale senza circuiti stampati.
Gli altoparlanti del prototipo sono Celestion Blue Speakers replica, ma si prevedono anche Electro Voice da 12". Il mobile in multistrato di betulla da 19mm rivestito in tessuto impermeabile con angoli metallici di rinforzo. Colore a scelta: verde tailgator oppure verde tailgator.

Come suona? Non pensate che vada usato con una pedaliera multieffetti o a un aggeggio integratanologicodigitale, perché non ne godreste appieno le doti. Invece, collegato con un buon cavo (Belden Usa) all’inseparabile amica a sei corde, dopo che i vicini se ne sono andati per poter alzare il volume a piacimento, allora potrete anche godere. Come ho goduto io quando, chiedendo a Johnny Nicholas al Mississippi Pub come mai avesse preferito suonare con The Mojo anziché con il Super Reverb del ‘64 ho avuto questa risposta: "because I've got a green cable".

Pistolesi The Mojo
amplificatori pistolesi the mojo
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Roberto Pistolesi
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... siamo agli sgoccioli!!!!
di Massimo Panchetti [user #22]
commento del 16/05/2002 ore 11:3
Ieri sera (15.05.02) sono andato a trovare il nostro amato Roberto nel suo laboratorio di alchimista, ed ho potuto riassaporare il sapore della pasta sonora di quell'opera di ingegno (o colpo di genio) che si chiama The Mojo. Il gioiello era in bella mostra (completamente messo a nudo, visto che era li per un controllo di routine) ed ho avuto modo di immortalarlo nelle sue forme e nei suoi circuiti con la macchiana fotografica che per caso avevo con me. Giusto per provarlo, Roberto vi aveva attaccato una Sexycaster, chitarra straordinaria (come tutte le sue, ovviamente) che lascio ad altri di andare a provare e recensire. L'emozione è sempre grande nel rivederlo e risentirlo, anche perchè fino ad oggi, ne sono stati costruiti circa 30 (dal 1993!!!) sparsi un po' per mezza Europa. Se qualcuno avesse intenzione di accaparrarsene uno, gia da ora deve sapere che l'ultimo esemplare, in Special Edition, verrà messo all'asta al Second Hand che si terrà in autunno a Milano, e che dopo questo dovrà rivolgersi a quei 30 fortunati per potersene procurare uno. Però non disperate... tra qualche giorno avremo la possibilità di ascoltare la nuova fatica del nostro alchimista, il Mini Mojo, che gia si preannuncia come un altro successo: 2 canali, 1 cono, riverbero e tanti armonici!!!
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Arrivano le foto del MOJO!!!!
di Massimo Panchetti [user #22]
commento del 06/12/2002 ore 23:3
Finalmente ho recuperato le foto fatte in maggio... ne ho approfittato per aggiungerle all'articolo originario, in modo da dare a tutti gli amici di Accordo la possibilità, se non di sentirlo, almeno di vederlo (in foto, perchè dal vivo sarà comunque mooooltooo difficile visti i numeri prodotti). Buon suono a tutti.
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Un grande ampli, da
di Daniele Bazzani utente non più registrato
commento del 18/08/2008 ore 22:4
Un grande ampli, da un grande uomo.
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Ho un Mojo
di badge [user #2868]
commento del 24/08/2008 ore 10:5
Circa un anno fa ho acquistato un Mojo. Non vi descrivo l'emozione che ho provato quando l'ho portato a casa. Al di la del suono (metteteci pure tutti gli aggettivi più enfatici che vi vengano in mente), c'è la gratificazione di avere una creazione di Roberto Pistolesi, che ho conosciuto grazie agli articoli e i video di "Accordo". Il mio Mojo ha il numero 001 inciso nel legno su un fianco interno, ma a pennarello c'è anche scritto "Pistolesi" e "4-94"; di fianco all'elettronica c'è scritto "RP 9-4-94". Ora mi chiedo come mai un ampli fatto nel 1994 abbia il numero 001, se i primi furono costruiti nel 1992 (le foto di Massimo Panchetti risalgono al maggio 1992). Inoltre so che il prototipo non aveva reverbero, che se non sbaglio venne poi montato sui successivi; il mio non ha reverbero, ma è del 1994. Come mai? Immagino che la basetta con i tre potenziometri che si vede sul retro nelle foto di Panchetti siano proprio le regolazioni del reverbero. Potrei pensare che il mio Mojo sia il prototipo portato a Voghera, ma lo stesso Pistolesi ha scritto che quello aveva i coni Celestion, mentre il mio ha i coni Vox. Spero che qualche collaboratore o amico di Pistolesi possa spiegarmi queste cose, perché mi piacerebbe conoscere il più possibile di questo pezzo di storia musicale che ho la fortuna di avere. Concludo dicendo che sarei lieto di farlo provare a chiunque lo voglia, ma prima ci si deve mettere d'accordo per affittare un'ora in una sala prove (vivo vicino a Genova).
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Re: Ho un Mojo
di Massimo Panchetti [user #22]
commento del 21/06/2009 ore 14:5
Fai uno squillo a Mr.T (Alberto Dani - www.t-pedals.com), penso abbia accesso ai libretti di Roberto con i numeri di serie e data di produzione (o vendita), visto che abita a poche centinaia di metri da casa di Roberto e che fa service per i suoi ampli. facci sapere m
Rispondi
Re: Ho un Mojo
di Massimo Panchetti [user #22]
commento del 21/06/2009 ore 14:5
dimenticavo, le foto non sono del numero 1, ma di un Mojo presente presso il laboratorio per una revisione (non ricordo il numero... sorry)
Rispondi
Re: Ho un Mojo
di badge [user #2868]
commento del 21/06/2009 ore 20:3
Grazie. Conosco Albero, glielo chiederò senz'altro. Un po' mi ha già spiegato Alberto Biraghi: Il mio numero 1 è probabilmente il primo della produzione ufficiale, i prototipi sono di molti mesi prima. Ancora Grazie e ciao.
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the Mojo
di danny [user #640]
commento del 22/06/2009 ore 08:4
Ciao Badge, scusa se ti rispondo solo ora ma il tuo primo articolo mi era sfuggito. Comunque , da quel che sò, il the Mojo number one è stato completato nel 1994. Esiste solo un prototipo senza reverbero ed è quello che , secondo i racconti di Roberto, fù completato poche ore prima del famoso second hand di Voghera del 93. é quindi molto verosimile che il Mojo ,che è ora in tuo possesso ,risalga al 94. Il mio "mostriciattolo verde" num. di serie 008 è di giugno 1996. L'opzione dello splendido reverbero era su richiesta....ma, devo dire, che non conosco esemplari che ne sono sprovvisti. A parte il prototipo ovviamente. Poi , se non lo avessi già scoperto, nella parte inferiore "della parte superiore" !?!? ....dove ci sono le valvole preamplificatrici ....dovresti trovare un ingresso jack. Serve per inserire e disinserire il reverb. Per quanto riguarda i coni tutti gli ampli montano di serie i celestion blue che sono poi gli stessi usati sui Vox AC 30 . Ovviamente non ti parlerò del suo "Tone" meraviglioso, in quanto sai già di cosa stò parlando, ma mi sento di consigliarti il suo Mojo drive ....così , giusto per renderlo completo. Comunque ti segnalo che Giovanni , collaboratore di Pistolesi, così come il suo amico Roberto Boldrini, stanno portando avanti i progetti rimasti inconpiuti da Roberto.....come il mini Mojo amp ad esempio. Li trovi al pomeriggio nel laboratorio di Pistolesi a S.C. sull'Arno al numero 0571 34481. Tengono tutti i registri delle chitarre e degli ampli Pistolesi ; se hai dubbi telefona tranquillamente. Danny
Rispondi
Ciao a tutti posso c
di samuele316 [user #23525]
commento del 19/03/2010 ore 12:4
Ciao a tutti posso chiedervi un'informazione, dove posso trovarlo inmodo tale da provarlo e nel caso comprarlo??? grazie Samuele
Rispondi
Re: Ciao a tutti posso c
di Massimo Panchetti [user #22]
commento del 04/09/2010 ore 05:5
cosa stai cercando? i proprietari dei 30 esemplari di Mojo Amp sono gelosi e difficilmente si priveranno di questo capolavoro. Come scritto sopra, alcuni amici di Roberto stanno continuando ad assemblare il Mini Mojo (solo il prototipo e' stato assemblato da Roberto, che comunque aveva gia recuperato tutti i pezzi per costruirne una trentina, ma non ha avuto tempo per farlo) ed il Mojo Drive.... ma si parla di tempi biblici per le consegne
Rispondi
Sono stato un fortunato...e non lo sapevo!
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 05/05/2013 ore 11:37:37
Quando rileggo questo articolo è sempre una emozione!

nel 2007 ero poco più di un ragazzino, e ad una manifestazione dovevamo suonare prima del Mitico Sugar Blue!
Ero col mio piccolo Kustom e una zoomettina, salgo sul palco e mi ritrovo questo Amp Verde, Bello ma sconosciuto ! Affascinato, la prima cosa che faccio è "affacciarmi" sul retro dell'amp:
Spettacolo! mai viste quel tipo di valvole, quei due coni spaventosi, sembrava un carro armato!
Mi si avvicina il chitarrista e mi fa: "perchè non suoni con questo?"
Io allibito ma senza indugio rispondo di si, fu una sensazione bellissima...un sound mai sentito prima !
Tornato a casa subito faccio una ricerca su internet...ed è lì che capii che forse mai più avrei avuto la fortuna e l'onore di suonare su un pezzo unico di storia come The Mojo!

Ecco, in me rimarrà sempre il ricordo di quella sera e del grande Roberto Pistolesi! RIP

Francesco

Ps. è questa la serata di cui parlavo, è il sound della chitarra viene proprio fuori da The Mojo!

vai al link
Rispondi
di tittis [user #28285]
commento del 27/10/2018 ore 13:54:52
io il Mojo l'lho solo visto ad un Guitar Vintage Festival a Soave . Comunque , per capire, questo articolo è del 2008...Non l'ha messo oggi di certo Roberto...
Rispondi
di agnocaster [user #10508]
commento del 29/10/2018 ore 10:24:47
Io ero presente nel laboratorio di Roberto quando realizzava il primo prototipo e ne ho visti assemblare alcuni per i fortunati (e competenti) acquirenti. Ho pochissime cognizioni tecniche in materia ma lui mentre li costruiva mi spiegava dettagli tecnici come se fossi Jim Marshall. Erano le ore di fine pomeriggio a metà settimana, il sabato sarebbero arrivati i "competenti" e con loro si sarebbe confrontato su valvole ed avvolgimenti. Io lo ascoltavo con attenzione ed annuivo soltanto ma lui ha sempre trattato tutti gli avventori del suo laboratorio come "veri musicisti" anche quelli che come me sapevano soltanto cambiare le corde della propria strato e poi si rivolgevano a lui perché in "salendo" nella tastiera non erano intonate. Qualche anno fa ho rivisto un Mojo all' Acoustic Guitar Festival di Sarzana (ahimè adesso non c'è più questa manifestazione) e come fosse un vecchio amico mi ci feci un selfie insieme :-)
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