Ciao a tutti.
Ieri sera sono andato al cinema a vedere Draquila, l'ultimo, discusso film di Sabina Guzzanti.
Mi è piaciuto molto lo stile alla "Moore", ma ho provato grande pena per i cittadini dell'Aquila, per tutte le sofferenze e le gravissime perdite.
Il ministro Bondi l'ha definita (senza vedere il film) "un'opera di propaganda", ma io credo che questa definizione stessa sia propaganda pura.
Il film ci fa vedere alcuni aquilani contenti per le case ricevute, ma anche tanta gente la cui vita, dal terremoto, è "in balia" delle forze armate, coordinata da gente senza scrupoli, e anche tutte le storture e le perversioni esercitate dalla protezione civile, o meglio dai suoi dirigenti.
Le riflessioni che il film induce sono tante, quando potere, economia, sesso, ingordigia e disprezzo delle regole e della democrazia schiacciano sofferenza, morte, privazione e speranza nel futuro mi sento un pò meno al sicuro e solo.
Un saluto a tutti