Eh sì, non si vive solo per lavorare...passate 3 settimane di fuoco finalmente oggi ho avuto modo di andare a provare queste due chitarrine e dopo un'ora e mezza di prove accurate, esplorazioni varie, intervista al tipo (Mark, inglese, tranquillo) ho deciso di portarmele a casa per meno di un migliaio di euro in totale....
La Greco tipo 335 è quella a cui tenevo di più è una hollow body quindi non ha il massello centrale come le 335....il top ed il fondo sono in un bell'acero con venature ben evidenziate, lineari, buona simmetria...binding a 6 strati bianco e nero...il bianco, come quello della tastiera, ha assunto un bellissimo colore crema dovuto agli anni....i p.u. hanno impresso sulla cover il logo della casa e suonano piuttosto bene: gran volume, pieni, timbro nasale quello al manico quasi a voler rispettare la tradizione P.A.F....il palissandro della tastiera è molto scuro e compatto....si evidenziano i segni caratteristici di una chitarra anni '70 (Mark mi dice che è del '74) con leggere sbordature di colla tra l'inlay ed il legno della tastiera....le finiture sono fatte davvero benino ed hanno retto bene agli anni, anche i bordi color panna delle buche sono in ottime condizioni....manca il battipenna originale e le meccaniche sono le orrende Gibson De Luxe...come da tradizione
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La Strato made in Japan è un po' più conciata: presenta diversi segni, un paio di botte mica male....rispetto alla Greco è stata trattata peggio nonostante sia di 14 anni circa più giovane...il numero di serie la fa risalire al 1988 - 89 e quindi non è del '78 come Mark aveva pubblicato...prima che gli chiedessi qualcosa mi ha fatto presente che aveva fatto un po' di confusione con le date....questa chitarra mi ha subito incuriosito per alcuni particolari che non avevo mai visto su una Fender: un solo potenziometro del volume, ponte a due viti fatto davvero bene, smussatura della parte posteriore del blocco che ospita il manico con conseguente placca asimmetrica....osservandolo si capisce subito che è di serie e non una modifica...il seriale è una decal all'inizio del manico e non sulla placca metallica...le chiavi sono state sostituite con delle Gotoh.
Il suono è quello che mi aspettavo da una Fender: non un gran volume rispetto alla Greco ma davvero belle le posizioni 2 e 4, molto gutturali ed estreme nonostante a prima vista i p.u. non siano ottimamente regolati nelle altezze....il p.u. al manico è molto SRV e quello al ponte è tagliente, forse un po' magro ma penso che dipenda anche dalle corde vecchie e sottili (.09)...anche il p.u. centrale, spesso poco considerato, ha un suo bel perchè.
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Conclusione: le due chitarre hanno bisogno di una bella revisione a livello estetico perchè sono state davvero tenute male...sono sporche, soprattutto la Strato ma anche la tastiera della Greco non scherza...a livello elettrico non hanno nessun problema, il ponte della Strato va regolato a dovere perchè ora come ora lavora male e con attriti che non consentono un regolare riposizionamento dopo un'azione con conseguenze sull'intonazione...insomma, quando ritornerò a Dubai, dopo il periodo Natalizio a casa con la mia famiglia, ne avrò da fare per tirarle come dico io e sapete una cosa? sarà la parte che mi divertirà di più.
Ciao a tuch!