Damo Suzuki feat. Manuel Agnelli Giovedì 20/21/2011
di Eziooram [user #16471] - pubblicato il 23 gennaio 2011 ore 02:33
Una ventata di freschezza da un glorioso passato è soffiata su Roma
Giovedì sera al Circolo degli Artisti di Roma, ho assistito ad un concerto straordinario e paradossalmente di nicchia.
Il leggendario ex cantante dei CaN, Damo Suzuki, leader della band tedesca fino alla fine degli anni '60 si è esibito per un' ora e mezza regalando grandissime emozioni a tutti i presenti.
Suzuki era accompagnato da una band d' eccezione in cui spiccavano le personalità di Manuel Agnelli degli Afterhours alle tastiere e Xabier Iriondo ai synth, chitarra e rumori vari.
La cosa che mi ha impressionato di più dell' esibizione è stata la consapevolezza che non si sarebbe mai più potuta ripetere davanti a nessun altro nel modo in cui era stata eseguita per noi: tutti i brani -ad eccezione forse di uno- non erano stati proprio preparati ed era palpabile come si andassero formando all' insegna della più free delle improvvisazioni.
Le jam si costruivano intorno ad uno spunto dei musicisti o dello stesso Suzuki, il quale metteva in moto una specie di litania blues, cantata in maniera paranoide dalla sua voce incredibile. L' esito di queste improvvisazioni senza canovaccio, senza struttura armonica; rumorose, oscillava facilmente dal progressive anni '70, al blues, ad una musica elettro-tribale ipnotica...E posso immaginare che come da lezione anni '70, non fosse esclusa la possibilità dell' errore.
Un'altra cosa che mi ha impressionato - in negativo però- è stata la scarsità di pubblico per un evento del genere, neanche 100 persone richiamate per lo più dal nome di Agnelli, ma che hanno apprezzato senza riserve il grande stile di Suzuki.
Ne volevo parlare perchè trovo che la gente abbia parecchia difficoltà ad allontanarsi dalla pappetta mediatica che plasma i suoi gusti.
E rimango sempre dell' idea che 40 fa si sperimentasse una cifra più di adesso. Oppure il fatto è che chi sperimenta oggi a differenza di allora, non si considera pop. L' ambiente che ruota intorno ad Agnelli resta per nostra fortuna e per nostra sfortuna, la cosa più grossa, alternativa, rock, e internazionale made in Italy.