Sono più di venti giorni che non metto più mano agli strumenti, da quando mi sono trasferito a casa dei miei per stare vicino al mio papà che stava male..poi la corsa in ospedale, le notti in bianco, la speranza che la quercia di famiglia vincesse anche questa battaglia, passata tutta in terapia intensiva con tante macchine attaccate; da vero padre che da l'esempio, mai un lamento e quando gli chiedevo "come stai oggi", lui secco replicava "bene": ma non era così...Il suo cuore da ex atleta, ha aspettato la moglie, 50 anni in simbiosi perfetta, il figlio maggiore e me per salutarci un ultima volta.
Come posso non ricordare un padre, che un giorno mentre studiacchiavo e guardavo sul pc un filmato di Danny Gatton, si è fermato li vicino dicendo" però...è bravo..alza un po' il volume!"
Sapevo che quest'ultima battaglia non lo avrebbe visto vittorioso sulla malattia, ma come tutti i figli dotati di sano egoismo, egoismo perchè un essere umano con 5 tubi attaccati al braccio e 2 su di un fianco sta soffrendo sicuramente di brutto, volevo che rimanesse sempre con me..
Nei giorni precedenti la sua scomparsa (il 9 febbraio ), e questa è una mia impressione, una musica triste e dolcissima si era inserita nella mia testa e non voleva uscirne..la fischiettavo sul lavoro e non sapevo perchè e non mi ricordavo nemmeno cos'era..poi una sera, girovagando sul web mi sono di nuovo imbattuto in lei e appena l'ho riconosciuta una lacrima è venuta giù.....
Adesso il dolore è tanto, ciao Papà...ti voglio bene.
https://www.youtube.com/watch?v=euBE6LUu3qU