In questa giornata grigia e nebbiosa del nord, mentre tantissimi Accordiani sono all'SHG a gustarsi con gli occhi e con le mani tutte (o quasi) le belle creature esposte negli stand, io sono a casa mia a rimediare un mio errore (involontario), nel primo post del mio diario. Casa mia è a qualche centinaio di km dall'SHG, invidio e ammiro, quelli che di voi, pur abitando molto più lontano di me, siano andati ad ubriacarsi di suoni nella grande città del nord, ma passiamo alla mia "penitenza". Menzionando la mia Charvell, nel diario, avevo scritto che era il "Model 6", facendomi tranne in inganno da una ricerca superficiale effettuate sul web, peraltro affidandomi più alle immagini (per la fretta), piuttosto che andare a cercare le effettive caratteristiche sul sito madre. Appena è capitata l'occasione, numero di serie sott'occhio, ho voluto approfondire, e dopo non facili ricerche, il risultato è stato: Charvell M4, made in Japan 1988. Questo, lo si è potuto dedurre da solo tre particolari, la ricerca poteva terminare quasi subito, se alla Charvell non avessero voluto complicare le cose. Le differenze tra i due modelli, M4 e M6, nel 1988 erano: M6, body polplar, nek thru body, e 24 tasti, mentre il modello M4, Aveva il corpo in basswood, il Nek avvitato dalla classica piatra a 4 fori e i tasti erano solo 22. Tutto il resto dei due modelli era uguale: stessa sigla dei pick-up, Uguali erano anche le meccaniche, i pot, le finiture e le misure dei tasti e stessa elettronica attiva. Per quanto riguarda il ponte tremolo, fino al 1988, la M6 montava un Kahler 2500,mentre la M4 già dall'87 montava il Jackson JT-6. Questo, cmq, non pregiudica ne l'affetto, ne la considerazione che ho verso questa bimba. Scusandomi ancora per questa mia "svista", auguro una buona giornata di musica a chi è rimasto a casa, e una meravigliosa giornata di musica e "tatto" a chi è andato al 34 SHG.