Mio figlio Marco , 12 anni,seconda media , non sembra attirato dal mondo delle sei corde.La musica gli piace , ascolta di tutto,dal banco del mutuo soccorso a tiziano ferro,da De Andrè ai gem boy , suona il faluto dolce ogni volta che può , si diverte sulla mia tastiera, ma oltre quattro accordi sulla chitarra non vuole proprio andare.E questo ,naturalmente , per un chitarraio pazzo come me è un po' una delusione.Okkei, so benissimo che non si possono plasmare i figli a nostro piacimento ,e infatti mai ho insistito e mai lo farò.Certo , mi resta un po' di amarezza perchè in qualunque cosa si cimenti , lui riesce , per cui già lo vedevo superarmi in breve tempo su scale,accordi e progressioni ( e sai che ce vò,dirà qualcuno ).
Ma non è di questo che volevo parlarvi , ma solo farvi leggere un suo scritto con cui ieri a scuola ha preso 10 ,i complimenti dei professori (anche non di lettere) e della preside.Insomma , sono davvero orgoglione di lui , non so quanto sia lucido nel giudizio , ma a me sembra davvero che in lui scorra una vena da scrittore niente male.Ha sempre letto molto , fin da piccolino , e prima amava ascoltare leggere la mamma e ha sempre comunque visto molti libri girare per casa, e questo probabilmente ha pesato.Ma perchè con le chitarre no ? Mah........va benissimo lo stesso !!!!!
Il compito era :scrivete un breve racconto fantasy con le tracce seguenti :tappeto volante,arazzi,conflitto e oriente.
TAPPETO VOLANTE ALLA RISCOSSA
"Sono passati vent’anni da quando il mio padrone mi ha lasciato qui chiuso in questa stanza. L’ultima volta che l’ho visto mi ha detto-Rimani qui,e fai il buono!- Molto probabilmente lo conoscete il mio padrone…è il famoso Aladino,quello della lampada. Dopo avermi usato per tutte le sue avventure che conoscerete di certo, mi ha lasciato in questa specie di prigione. Dovete sapere che Aladino dopo aver affrontato tutte quelle avventure venne qui in Europa, si comprò un castello e mi fece fare la fine che ho fatto…chiuso in una stanza…ora basta mi sono proprio stancato!
Così il tappeto spiccò , dopo tutto questo tempo il volo. Passò sotto la porta della stanza e si diresse in giro per le sale della reggia. Il castello era immenso e per il tappeto fu un disastro tenersi in aria dopo tutto quel tempo. Dopo svariati giri il tappeto si trovò davanti alla porta della stanza dove lui e i suoi vecchi amici alloggiavano. Entrò e rimase a bocca aperta. Invece di trovare i suoi compagni tutti impolverati sdraiati per terra, trovò degli arazzi appesi al muro senza neanche un granello di polvere. Allora uscì e provò ad entrare nella porta accanto pensando di aver sbagliato stanza. Anche quella camera era piena di arazzi che, al contrario della stanza accanto si muovevano e facevano ogni sorta di cose che, da ciò che ricordava, erano fatte dagli umani. Rimaso sbalordito fece dietro front per uscire ma si trovò la strada sbarrata da un’enorme arazzo, molto più grande degli altri. Accanto ad esso c’erano altri due tappeti con un’aria perfida. L’arazzo enorme urlò: Prendetelo! I due tappeti si precipitarono verso il nostro amico che per quanto tentò la fuga, venne comunque catturato. Portarono tappeto davanti all’enorme arazzo; ed esso parlò: -Se non vuoi essere arrotolato ti conviene fare il bravo e rispondere alle mie domande. Allora…Cosa fai all’interno del mio castello?- Il tappeto rispose: - Io ho sempre abitato all’interno di questa reggia e poi…non è tua ma di Aladino…il mio padrone!- L’arazzo emise una sonora risata: - Questo prima che noi, pregiatissimi arazzi conquistassimo tutta l’Europa. Tappeto rimase atterrito, anche se Aladino non aveva avuto un buon comportamento con lui, era stato pur sempre il suo padrone e ci era affezionato: - Come conquistata tutta l’europa? E degli umani che ne è stato?- chiese Tappeto. - Sono rinchiusi nelle prigioni…e tu farai la loro stessa fine!- Due arazzi presero il nostro tappeto e lo portarono nelle segrete.Tutta l’ala sud del palazzo più le cantine erano state trasformate in prigioni. Migliaia di uomini tutti attaccati uno all’altro in pessime condizioni. Il tappeto venne scaraventato a terra. Cercò di trovare tra i prigionieri Aladino ma invano. Poi Tappeto cercò meglio e tra due morti e uno svenuto vide Aladino. Volò subito da lui che lo riconobbe. -Tappeto Volante, ma sei veramente tu! Ma che piacere rivederti…ma che ci fai tu qui?- Sono stato catturato da quel arazzo gigante…ma chi è? E come avete fatto ad essere conquistati? -Aladino rispose: -Appena ci siamo trasferiti qui in Europa ho scoperto una società segreta di arazzi che complottavano contro gli umani. Appena mi sono accorto che erano tantissimi ho capito che da lì a poco si sarebbe scatenata una guerra; è per questo che ti ho chiuso in quella stanza, per non farti catturare. Infatti ciò che temevo è accaduto ed ora siamo prigionieri… se solo potessimo uscire di qui. Ci hanno preso di sorpresa, nel sonno, se solo avessi qui la mia sciabola…- Aladino e Tappeto si avviarono verso il pesante portone che li separava dal resto del castello. Iniziarono ad ossservare con attenzione il portone, non aveva serratura, si apriva solamente con una parola magica, ma quale? Aladino iniziò a tirare forti pugni sul legno del portone ma niente. Dopo ore e ore di ragionamenti contorti su come uscire di lì ad Aladino venne un idea: la parola d’ordine di sicuro sarà qualcosa che loro odiano! Ma dopo averle provate tutte si arresero. Nel frattempo però il resto dei prigionieri si erano accorti del tentativo di fuga e si alzarono per aiutere i Tappeto e Aladino. Tutti iniziarono a spingere il portone per trovare uno spiraglio e dopo tanti tentativi una piccola apertura era apparsa. Ma tra loro solo il nostro tappeto poteva passare. Tappeto però non se la sentiva proprio di lasciare da soli coloro che l’avevano aiutato ad uscire.Tutti però cercavamo di convincerlo ad andare e cercare aiuto.Infine Tappeto si convinse e dopo aver promesso di tornare a salvarli uscì dal portone spiccò il volo e raggiunse una finestra aperta e partì diretto verso l’oriente.Dopo quasi un giorno di volo arrivò e corse verso la reggia del sultano d’Egitto.Entrò da una finestra e trovò i suoi amici tappeti.Raccontò loro la vicenda e avvertì il sultano del fatto che tutta l’Europa era tenuta in ostaggio da un esercito di arazzi.Partirono subito tre squadriglie di soldati diretti verso l’Europa.Il nostro tappeto,rimasto in Oriente ,incrociò le sue frange sperando che Aladino fosse liberato.