di aPhoenix90 [user #22026] - pubblicato il 17 febbraio 2012 ore 01:20
A Sanremo ha fatto finalmente comparsa fugace Sua Maestà la Musica.
La serata dedicata ai grandi ospiti internazionali ha messo in moto una macchina che sembrava aver smarrito completamente la sua ragion d'essere. Il Festival è un appuntamento scottante più che altro per quel che riguarda il gossip, le chiacchiere, le stravaganze, gli eccessi di licenze, gli eccessi di censure, gli eccessi di propaganda, le politiche di audience.
Allora ecco che al centro della scena troviamo gag, scenette comiche (?), monologhi, prediche e polpettoni fantapolitici milionari... Uno spettacolo in cui la musica assume un aspetto di contorno sempre più marginale, avvicinandosi molto di più agli standard dei varietà televisivi che a quelli dei festival musicali. Sì, insomma... più che "varietà", una miscellanea di idiozie.
L'importante è che se ne parli, e poco importa il piano qualitativo delle performance proposte. E francamente dopo la "bomba" sgangherata del Molleggiato, la baracca avrebbe meritato una fine grottesca nell'oblio dell'Auditel. Se solo agli italiani non piacesse disquisire di Costituzione e Regno dei Cieli analogamente a quanto si fa parlando di fuorigioco e difesa a tre... ;-)))
Poi arrivano le Star. Poi arriva Lui. E improvvisamente la musica cambia. Si presenta con una banalissima replica Guild della Red Special e un six pence in tasca, ma il suono che viene fuori dall'Ariston è molto più esplosivo delle complesse e ricercate ovvietà del Molleggiato...
Dieci minuti di eccellenza da brividi. Dieci minuti di Musica.
Notevole anche la prova di Irene Fornaciari... Un curioso terzetto che ci ricorda che a Sanremo la Musica deve essere protagonista.