Ancora una volta ho avuto la conferma che nella sala dei bottoni, quella dove si comanda, ci stanno solo gli Schettino. Ieri la Marcegaglia ha dimostrato che pur essendo presidente di Confindustria e imprenditrice lei stessa con le industrie Marcegaglia, probabilmente in azienda c’è stata veramente poco, forse per via dei tacchi a spillo? O della costosissima permanente da mantenere? O perché le sue mitiche minigonne avrebbero scosso gli operai? O forse perhè troppo impegnata a scegliere la sua nuova Mercedes? Fattostà che parlare di ladri in azienda è stato, come si dice dalle nostre parti: pestare una merda di vacca grande come una casa.
Parliamoci chiaro, i furti nelle aziende ci sono sempre stati, perché i ladri sono sempre stati dappertutto ma, parlando per esperienza personale, posso garantire che le aziende, art. 18 o non art. 18 si sono sempre tutelate. Quasi quarant’anni di FIAT mi hanno insegnato molto, ecco alcuni furti eccellenti e non:
Anni settanta, sparisce da Mirafiori una 130 coupè lasciata momentaneamente incustodita dai collaudatori.
Sempre a Mirafiori un operaio riesce a portare fuori vari basamenti del motore 500 legati tra le gambe con uno spago, e il tutto coperto da un impermeabile. Ovviamente uno al giorno…
Non si sa quanti carburatori siano stati trafugati dagli operai disonesti, ma certamente tantissimi, un mare…
Anche gli accendini sono uno dei furti preferiti, difatti la parte mobile dell’accendino viene inserita dal concessionario.
E poi specchietti retrovisori, parti di ricambio e materiale vario. Viene rubato di tutto.
Un tizio sorpreso a rubare del Paraflù si giustificò dicendo che costava troppo caro e non se lo poteva permettere. Clamoroso all’IVECO, dove un dipendente fu sorpreso dai sorveglianti mentre rubava le lampadine a risparmio energetico dai lampadari della sala mensa. Era da più di un mese che andava avanti questa storia, forse pensava che nessuno se ne sarebbe mai accorto...?
Nei primi settanta, un impiegato della Mirafiori aveva allestito all’ultimo piano della palazzina centrale un negozio di ricambi rubati, pare avesse prezzi molto convenienti…
Potrei continuare all’infinito, ma questo è solo per dire e riconoscere che di ladri nelle aziende ce n’è sempre stati, non lo nego. Però le aziende stesse si sono sempre tutelate, e infatti tutti gli autori dei fatti sopra elencati sono stati licenziati in tronco, anzi invitati a dare le dimissioni, perché il licenziamento avrebbe dovuto essere motivato col furto in azienda, cosa che avrebbe sporcato indelebilmente la fadina penale del lavoratore. Solo uno, quello del Paraflù non fu licenziato, ma gli venne garantito che la sua carriera era finita li, e così fu.
Non serve abolire l’Art.18 per licenziare chi ruba, perché il furto in azienda è gia ora giusta causa per il licenziamento, la sciùra Marcegaglia dovrebbe essere più informata su come funziona la vita in azienda, forse lei non si è mai chiesta che ci stanno a fare i sorveglianti? E perché vengono fatti i controlli a campione delle borse degli operai all’uscita? Ma Marcegaglia dica un po', fino a ieri è stata sulla luna?