Qualche tempo fa postai un racconto di mio figlio , 12 anni II media , con cui aveva preso 10 a scuola e i complimenti di tutti gli insegnanti . Be , si è ripetuto.....a scuola va bene , gli piace , è curioso , ma non è certo un secchione , semplicemente riesce a coniugare divertimento e voglia di apprendere con facilità , una dote innata che spero lo accompagnerà sempre.Io , e la mamma , naturalmente ne siamo orgoglioni , anche se cerchiamo di tenercelo per noi , o almeno proviamo a non esternare troppo , anche per non creare troppe aspettative o ansie da prestazione.L'altra volta ho notato che in molti si sono divertiti a leggere il suo scritto , per cui tento il bis , sperando di non passare per sborone ma solo un papà contento che condivide con gli amici .Come al solito c'era una linea guida , stavolta la nevicata a Roma .Lui l'ha interpretata così.Ma da chi avrà preso ?...........
SONO UN FIOCCO DI NEVE
Sono anni che io, Margherito il Fiocco di Neve, aspetto di essere chiamato per la mia prima nevicata. Il comandante Portate Lombrello che si occupa delle precipitazioni in Italia, mi ha chiesto di partecipare alla prossima nevicata che, se non erro, dovrebbe esserci Venerdì 3 Febbraio 2012. Mi è stato richiesto di nevicare a Roma, nel quartiere Montesacro, proprio davanti all’Istituto Comprensivo di Viale Adriatico 140. Non vedo l’ora!
Mi aspettano sulla nuvola di partenza alle ore 15:45, dicono che per le 16:10 dobbiamo già iniziare a scendere. La notte del Giovedì 2 non ho chiuso occhio. Mi immaginavo le cose peggiori. Come venir preso in giro dai miei amici perché non riuscivo a nevicare ed altre cose terribili. La mattina del Venerdì mi alzo dal letto, mi faccio la barba, mi do un’aggiustata ai capelli e vado al bar a fare un’abbondante colazione. Sono le 15.10. Ho una fretta terribile e nel correre verso la mia moto per andare a nevicare rischio di inciampare . Arrivo alla mia nuvola giusto in tempo per prendere posto su un sedile vicino ad una bellissima fiocco di Neve. Mi guardo intorno. Miliardi di fiocchi sono seduti nella nuvola, pronti per essere nevicati. Vedo lo Zio Bob seduto due file più in là, vedo un gruppo di fiocchi di neve che mi sembra di aver già visto da qualche parte e poi le vedo:
Sì proprio loro, le impertinenti gocce d’acqua che si imbucano nelle nostre nevicate. Mi piacerebbe tanto alzarmi e andare a digliene quattro, quando una voce femminile echeggia per tutta la sala:
- Attenzione prego, sono Madama Nuvola e auguro a tutti una buona nevicata. Ricordiamo che Don Sole vi evaporerà non appena avrà tempo-. Un senso di nausea si propaga in me. Provo a fare un respiro profondo, ma niente. Provo a chiudere gli occhi quando sotto di me sento il vuoto: " Sto nevicando!". Siamo ancora ad una quota molto alta, quindi non vedo la città. Inizio a pensare a qualcosa per farmi ridere, come una della mie barzellette sui meteorologi ma non me ne viene in mente neanche una. Inizio a pensare a quale brutta fine mi aspetta e mi viene solo la più terribile, così terribile che non la voglio nemmeno nominare. Vedo gli altri fiocchi intorno a me scendere senza il minimo disagio. Guardo avanti. Vedo la scuola e anche molti bambini. I fiocchi che stavano in prima fila iniziano a toccare il terreno. Come se facesse parte di una coreografia, tutti i bambini tirano su lo sguardo verso di noi e iniziano a gridare. Tra la folla vedo una classe di ragazzi belli e intelligenti che frequentano la 2° A. Intanto la mia discesa continua e sembra filare tutto liscio, tanto che mancano solo 50 metri. Mi si accende un sorriso sulla faccia quando … accade quella cosa terribile di cui parlavo prima. Una cosa che purtroppo accade troppo spesso. E’ lo sterminio di migliaia di fiocchi, causato dall’apertura della bocca di quei stupidi ragazzini che cercano di mangiarci!
No! A me non può succedere. Cerco di cambiare traiettoria, ma niente.
Finisco dritto tra le tonsille di un maledetto bambino che non sa di aver appena commesso un omicidio anzi un fiocchicidio.