Volendo dare anch'io il mio contributo a chi creò la voce del rock, racconto due cose. Nel 1992 comprai il mio primo Marshall valvestate 8080. Non potevo crederci...era l'ampli giusto nel momento giusto. Ovvero quel periodo era infarcito di guitar heroes, di grandi gruppi metal (anche se un pò al tramonto) di grandi tecnicismi e ultra suoni e poi a settembre la ciliegina sulla torta, il Monster Of Rock a Reggio Emilia, con mega gruppi e muri di marshall. Il valvestate aveva quella formula di suoni compressi e un pò zanzarosi che Pantera e Metallica ci andavano a cavallo. Era l' ampli della vita, solido e potente, non proprio valvolare...mi sembra lo fosse solo nel pre. Nel 1996 partecipai alla fiera dello strumento musicale a Pesaro e qui ebbi la fortuna di trovarci il sig. Jim. Me lo ricordo sorridente e disponibile e scriveva dediche e autografi su dei poster rappresentanti il bluesbreaker, l'immagine che ho postato.
Poi nel tempo i miei gusti sono cambiati, sono andato un pò indietro con gli ascolti musicali e quando valutai che il valvestate era gentile anche nei suoni più blusey e crunch, ormai avevo in testa suoni valvolari di altra fattura. Attualmente reputo buoni solo pochi marshall, in primis il bluesbreaker per il suono di Clapton nel disco di Mayall e il JMP per ogni singola nota che Hendrix suonò con questo. Oggi per quanto mi riguarda, questi ampli sono un problema di costo e di peso e così mi sono riferito ad altri marchi. Il bluesbreaker però, è sempre li nei sogni ....
buon viaggio Jim.