di ciclosonico [user #28944] - pubblicato il 27 maggio 2012 ore 18:30
Ciao amici,
oggi vi racconto un episodio di inaspettata generosità che mi è capitato. Da un paio di anni scambio commenti su YouTube con un giapponese, ci commentiamo spesso i rispettivi video e con il passare del tempo ci siamo scritti anche cose più personali instaurando un bellissimo rapporto epistolare. Non so se sia una caratteristica dei giapponesi, ma lui ha sempre un modo molto gentile, delicato, visionario, direi addirittura romantico di scrivere e raccontare la sua vita, la sua famiglia, il disastro di Fukushima che fisicamente lo ha sfiorato ma che condiziona tutt'oggi la vita dell'intero Giappone.
Sembra di leggere un libro della Yoshimoto.
Di lavoro vende pedalini vari, comprese quelle marche considerate boutique. Tempo fa via email parlavamo dei pedali Bearfoot di cui lui aveva appena messo online un video, e io gli ho raccontato la mia disavventura con le Poste Italiane che mi hanno smarrito il pacchetto contenente un Dyna Red che avevo comprato usato da Boston per soli 140 dollari. Qui a Milano costa nuovo 280 euro, purtroppo per me è inavvicinabile. Dopo un paio d'ore mi è arrivata una risposta a sorpresa, dove l'amico Kat mi ha scritto di volermi regalare il suo Dyna Red, se per me andava bene. Se mi va bene, ma stai scherzando?
Ho riletto l'email 20 volte nel suo japan-english, per assicurarmi di aver capito correttamente. Soprattutto la frase No money needed era inequivocabile. "Il pedale è invenduto, costa troppo, con la crisi qui non lo comprerà mai nessuno e io non lo uso. In mano a te troverà nuova vita, mi fa molto piacere regalartelo". Insomma, è andata a finire che ancora incredulo gli ho dato il mio indirizzo e da Shibukawa in 6 giorni il Dyna Red è arrivato qui! Un Bearfoot si perde, un altro mi arriva in regalo. Giustizia divina?
Ovviamente ne sono felicissimo,
mi ha stupito il gesto di questa persona che lo ha fatto scrivendomi parole bellissime di stima e di apprezzamento, tutte cose che dentro di me ho sperato di meritare davvero. Per ringraziarlo gli ho dedicato un brevissimo video che metto qui sotto.
Musicalmente niente di più che un frullato di pentatoniche, mi premeva soltanto creare un breve video-messaggio di ringraziamento, magari in un secondo momento mi concentrerò su come suona il pedale e registrerò altro. Tra l'altro il pedale suona di bestia, quindi ne riparleremo!
Intanto volevo condividere con voi questa storia carina,
perchè ogni volta che ne parlo con qualcuno mi sembra di ringraziare l'amico Japanese.
Ci sono tante belle persone là fuori, e troppo spesso io per primo fatico a ricordarmelo.