di Mario Monteleone [user #10] - pubblicato il 16 settembre 2012 ore 08:00
Mi piace Virgin Radio. È l’unica emittente che riesco ancora ad ascoltare, nonostante a volte io non condivida fino in fondo le scelte dei brani definiti “rock”. Mi piacciono molto anche le rubriche di Virgin Radio, soprattutto Virgin Classic; anche il sito www.virginradio.it è fatto molto bene, in particolare per i diversi sondaggi cui si può partecipare.
Mi piace Virgin Radio. È l’unica emittente che riesco ancora ad ascoltare, nonostante a volte io non condivida fino in fondo le scelte dei brani definiti “rock”. Mi piacciono molto anche le rubriche di Virgin Radio, soprattutto Virgin Classics; anche il sito www.virginradio.it è fatto molto bene, in particolare per i diversi sondaggi cui si può partecipare. Però due o tre giorni fa, il contenuto di una delle rubriche Virgin mi è sembrato un po’ fuori luogo, quasi offensivo. La rubrica in quesitone è “Rock Bazar”, in cui Massimo Cotto si occupa di “Eccessi e follie! Storie vere e leggende! Tutte le pazzie dei grandi artisti della musica”, e anche della “… storia del rock attraverso aneddoti inediti, curiosità e storie. Tutto quello che fa rock bazar ma capace di trasformarsi in rock bizarre”; tutte le “stranezze delle Star del Rock”. La mia perplessità è nata non solo dalla storia che è stata raccontata, ma anche dal fatto che sia stata per certi versi secondo me un po’ svilita nei suoi contenuti umani, e proprio dal modo in cui è stata raccontata. Nel consueto modo tra il sensazionalistico e il curioso, si informava infatti il pubblico radiofonico come il tale gruppo rock X Y (per restare nell’anonimato) sia stato il primo ad avere un componente transgender, ovvero un uomo che ha poi scelto di diventare donna. Per me, è già sbagliato in partenza presentare una notizia simile all’interno di una rubrica come quella. Perché credo davvero che la storia in sé non abbia niente di eccessivo, folle, leggendario, pazzo, curioso, o bizzarro: trattare una storia simile come una bizzarria è forse rasentare l’omofobia. Credo che accorgersi di essere transgender sia soprattutto un passaggio psicologico molto delicato, se non addirittura sofferto. Scegliere di cambiare sesso, a mio parere, non ha niente a che vedere con la follia e la bizzarria. Al contrario: è un tentativo lucido di vivere la propria vita nel modo in cui più si desidera. E cambiare sesso è una scelta molto ragionata, proprio perché definitiva e irreversibile. Questo sono certo valga anche per una Star del Rock. Trasformare il transgendering in una bizzarria, o anche in una notizia curiosa come tante, mi sembra un po’ fuori luogo. Qualcuno potrà anche dire che un simile metodo mediatico di diffusione faccia parte del gioco dello star system, e che gli stessi Rocker, in casi simili, abbiano tutto l’interesse a far sì che notizie come questa divengano di dominio pubblico. Però, secondo me, c’è modo e modo, proprio per la natura di certe notizie. Quindi resto perplesso. Non so voi. Tanti graffi a tutti ;-).