di Oliver [user #910] - pubblicato il 22 ottobre 2012 ore 09:30
Beh, non lo avrei creduto. Ore 23:50, sono appena rientrato dalla proiezione di Celebration Day, il film-concerto che ripropone in grande stile la storica esibizione londinese del dicembre 2007. Ah sì, per chi non lo sapesse, erano i Led Zeppelin.
Beh, non lo avrei creduto. Ore 23:50, sono appena rientrato dalla proiezione di Celebration Day, il film-concerto che ripropone in grande stile la storica esibizione londinese del dicembre 2007. Ah sì, per chi non lo sapesse, erano i Led Zeppelin. L'evento era stato sapientemente pubblicizzato, creando una notevole attesa per il 20 novembre, data ufficiale di uscita, attesa aggravata dalla notizia dell'astuta anteprima di stasera.
In realtà non avevo un solo motivo per perdermela. Così ho caricato in macchina mio figlio Davide (Francesco non c'era, ahiahi) e mi sono diretto alla sala più vicina. Una delle principali curiosità riguardava il pubblico. Monfalcone non è di certo Londra, quanti amanti di quella vecchia musica si sarebbero potuti recuperare in un qualsiasi mercoledì sera (oltretutto con un biglietto a 12 euro…)? Eppure, con mio stupore, la sala si è riempita. Completamente!
Quei quattro marpioni (in pratica c'era anche John Bonham, la metà dei geni di Jason sono i suoi!) hanno veramente qualcosa di speciale. Chi altri potrebbe riempire un cinema (1500 cinema, per la precisione) con la semplice proiezione di un concerto, oltretutto di cinque anni fa, da anni perfino su Youtube? E' il classico tipo di filmato che uno si compra in dvd e si guarda comodamente spaparanzato sul divano di casa, magari con un paio di amici e qualche birretta. Niente di speciale. Perché quindi scomodarsi per andare a vederselo fuori casa? Perché è tutta un'altra cosa. La condivisione di un'emozione la amplifica e la moltiplica. Sembrava di essere veramente a un concerto, con la gente che a tratti si lasciava rapire a tal punto da applaudire alla fine dei pezzi, o all'inizio di quelli più celebri e amati, e a cantare assieme alla band, assieme al pubblico del film.
E in certi momenti, quando l'inquadratura riprendeva il palco intero, il pubblico del concerto sembrava fondersi perfettamente con quello in sala, dando veramente l'illusione di "essere lì". Condividere la visione e l'ascolto con centinaia di altre persone diventa un rito. E ti ritrovi a scattare foto come se fossi veramente ad un concerto.
Le questioni tecniche passano assolutamente in secondo piano. Ok, Plant non ha più la voce di un tempo. Ma che classe, ragazzi. Page pare sul punto di disgregarsi da un momento all'altro (o di perdere la dentiera), ma regala dei momenti di rara intensità e bellezza, con dei suoni a volte incredibili e giganteschi, a volte strambi e perfino sgradevoli. Come sempre, del resto.
Jones, compassato, preciso e composto come al solito, forse si è conservato bene proprio per questo (o perchè si tinge i capelli?). Bonham è una macchina da guerra potentissima, un degno erede di cotanto padre.
Fin dalle prime note i quattro mettono in chiaro le cose: l'attacco di "Good times, bad times" esalta subito la platea. Da lì in poi, un susseguirsi di sbalzi emotivi, tra rock, blues, psichedelia, prog, ballad (ovviamente non poteva mancare Stairway), fino all'apoteosi di un'imperiale Kashmir. I bis vedono un Bonham sudatissimo e felice e un Page praticamente sciolto, e un'esecuzione forse per questo meno riuscita del resto. Ma ormai non ha importanza. Il pubblico in sala applaude.
Parliamo anche delle immagini. Riprese eccezionali, numerose telecamere che inquadrano ogni dettaglio. Vedersi una LesPaul di 15 metri fa un certo effetto, non c'è che dire. Si poteva anche verificare lo stato di usura dei tasti. Ho però il sospetto che il montaggio sia stato affidato a uno psicopatico: i cambi di inquadratura, soprattutto delle viste più ravvicinate, al limite del macro, sono molto spesso inutilmente frenetici e continuati, con gran fastidio per gli occhi che cercano invano di adattarsi per mettere a fuoco le immagini sfuggenti. Peccato, ma non basta a rovinare un'esperienza veramente notevole. Davvero non è come guardare un dvd.
Questa la scaletta completa: 1. Good Times Bad Times 2. Ramble On 3. Black Dog 4. In My Time Of Dying 5. For Your Life 6. Trampled Under Foot 7. Nobody’s Fault But Mine 8. No Quarter 9. Since I’ve Been Loving You 10. Dazed And Confused 11. Stairway To Heaven 12. The Song Remains The Same 13. Misty Mountain Hop 14. Kashmir 15. Whole Lotta Love 16. Rock And Roll