Il concerto di ieri sera è stato davvero molto divertente. Dall'ultima volta che lo avevo visto dal vivo (a Capannelle l'anno scorso) l'ho ritrovato più in forma che mai, con fraseggi molto convincenti e ben pronunciati. Purtroppo la location lascia un po' con l'amaro in bocca, ho già avuto modo di dire che il Palalottomatica è un posto con un'acustica davvero pessima, dove il suono si impasta e non si distinguono bene i vari strumenti. La chitarra di Slash per fortuna si distingueva bene, complice il posto che occupavo (laterale ma non troppo, secondo anello) e soprattutto grazie al muro di suono creato dalle tre testate Marshall collegate a sei casse 4X12. Quello che mi ha colpito, e devo dire mi ha fatto molto piacere, è vedere come Slash usi un setup molto minimale,(io penso abbia usato giusto un Wah-wah e basta) gestendo la distorsione attraverso l'uso del volume della chitarra, con un suono enorme. Ovviamente non riuscivo a vedere bene la pedaliera però posso dire che è stato sempre in giro a saltellare per il palco, quindi dubito avesse potuto azionare pedali. Il cantante Miles Kennedy ha una bellissima voce con una grande estensione ma devo dire che secondo me manca di corpo, mi sembra troppo sottile. Il batterista pure bravissimo e menava come un fabbro; mi sarebbe piaciuto poter ascoltare anche l'altra chitarra (forse giusto nel primo assolo di Nightrain ho potuto ascoltare la bravura del secondo chitarrista) e il basso (tra l'altro grandissima voce il bassista). La scaletta del concerto ha contemplato sia pezzi dei Guns'n Roses (tra cui una rarissima Welcome to the jungle) sia pezzi più recenti tratti dai suoi ultimi lavori. Quando suonò a Capannelle si era lanciato in un assolo sul tema del Padrino, assolo che si era rivelato lunghissimo e ahimé, anche brutto e fatto male, cosa che mi aveva dato molto fastidio. Invece ieri sera c'è stata la "rivincita": sempre sul tema del Padrino l'assolo è stato veramente ben fatto e ricco di musicalità, Slash era molto in forma e ha suonato senza fare praticamente una pausa per due ore e passa, nonostante l'età e gli acciacchi. Un bel concerto, divertente, con un pubblico eterogeneo, dai quasi 40enni (come me purtroppo) ai ragazzini, passando per signori più anziani (come mio suocero, che mi ha accompagnato e si è divertito tantissimo). E' bello vedere che il pubblico di una rockstar si evolve; avevo 12 anni nel 1987 quando uscì Appetite for destruction, l'album di esordio dei Guns'n Roses e mi colpi moltissimo la miscela di rock-blues delle chitarre di questo album, a mio giudizio il migliore dei Guns. A distanza di 25 anni posso dire che ieri sera ho provato le stesse emozioni che provai ascoltando quel disco :) Ciao Angelo
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