di Oliver [user #910] - pubblicato il 05 novembre 2012 ore 07:30
Mi è capitato più di una volta di intravvedere, in fugaci fotogrammi o in fotografie di scadente qualità, delle Telecaster dal body decisamente fuori misura: la colpa è del B-Bender.
Mi è capitato più di una volta di intravvedere, in fugaci fotogrammi o in fotografie di scadente qualità, delle Telecaster dal body decisamente fuori misura. In un primo momento ho pensato a un effetto ottico, poi a un errore di stampa, anche perché il body non era semplicemente più abbondante, bensì proprio doppio. Ma non come la Tele doubleneck resa famosa da Richie Sambora: parlo proprio di due corpi uguali, sovrapposti come se si trattasse di un sandwich. Dopo aver convenuto che non avevo le traveggole, ho pensato che si trattasse di una modifica del singolo musicista: non riesco a ricordarne il nome, ma era un corpulento americano con barba e baffi neri, che indossava quasi sempre una salopette di jeans (aiutatemi voi). Ho immaginato che il chitarrista volesse aumentare la massa della chitarra, quasi a renderla simile a una LesPaul, e ho automaticamente catalogato la trovata come "scemenza". Poi, però, ne ho viste altre, di Telecaster "obese". Ok, negli USA mangiano male, ma dato che non mi risulta che le chitarre vengano assemblate nei McDonald's, ho deciso di indagare, e infine ho capito.
Nel video che segue, postato tempo fa da PearlyGates, ai punti 0'58" e 2'41" si svela l'arcano. Gli amanti del Country americano probabilmente stanno sorridendo da un po' sapendo già di cosa si tratta, ma per ogni chitarrista "normale" la sorpresa non è poca.
Quello che Casper Rawls usa e dimostra altro non è altro che un B-Bender, cioè un dispositivo meccanico che ha lo scopo di modificare l'intonazione di una corda (solitamente il Si, per l'appunto, ma per esempio Brad Paisley preferisce agire sul Sol) per emulare le sonorità della pedal steel guitar. A volte il B-Bender è esterno, montato a livello del ponte, e viene azionato da una piccole leva (ne esistono varianti che operano su più corde).
Il sistema non è però praticissimo, ed è per questo che è stato pensato un secondo tipo di meccanismo, che lascia le mani libere in quanto è messo in funzione attraverso il pirolo reggicinghia anteriore, collegato al ponte tramite un complicato sistema di leve, snodi e molle (e che comporta un pesante intervento di svuotamento del body): una molla mantiene il meccanismo in posizione neutrale, ma basta spingere il manico verso il basso e la corda collegata subisce un bending fino a una nota predeterminata.
Molto interessante l'articolo dove viene spiegato con dovizia di dettagli tutto il procedimento di installazione, a questo indirizzo.
In questo video invece Gene Parsons in persona racconta come è nata e come si è sviluppata l'idea del B-Bender, dimostrando praticamente con semplici esempi quanto questo dispositivo possa ampliare gli orizzonti del chitarrista:
Nel caso della "cicciona" di Casper Rowls, invece, il meccanismo è stato tenuto all'esterno del body, e il secondo corpo serve essenzialmente a coprirlo. Probabilmente pensavano che fosse un intervento meno invasivo, ma mi sa che sono stati un po' ottimisti. In queste foto, non facilissime da reperire, si può vedere come è stato realizzato il tutto. Si tratta di un Custom Clarence White realizzato da Gene Parsons e Fred Stuart, sfruttando parti avanzate di una vecchia pedal steel guitar Fender.
Infine, per chi pensa che il B-Bender sia una prerogativa dei cowboys, ecco un esempio illustre che non fa certamente parte della suddetta categoria.