L'amico in questione è il tastierista, esperto di fai da te e di creazioni tanto strane, quanto funzionali (unico essere umano capace di creare dei flauti irlandesi da dei tubi di plasticaccia).

Dopo una settimana mi si presenta con quest'affare.

Era nato il nostro stompox. Supporto con scasso per l'aggancio del pedale, buchi per sostituzione rapida (per lo stomp acustico che venne quasi un anno dopo per i set acustici appunto) e un enorme scatolotto fatto di assi di parquet sigillate che custodise al suo interno un cono di quelli da auto, un'uscita per il jack e tanta simpatia. Il salto di qualità fu enorme. Certo, non era una grancassa, ma ci aiutava a tenere il tempo e ha comunque un suono credibile.

Ricordo ancora il nostro esordio. Facevamo da spalla a un gruppo abbastanza famoso, una tribute band degli U2 e tutti, gestore del locale, componenti dell'altro gruppo e persone presenti al soundcheck se la risero di gusto quando spiegammo la funzione del nostro scatolotto. Il resto è storia, la serata non andò per il meglio perché eravamo un po' acerbi, ma da quel giorno mister Stomp-the-box divenne parte del nostro gruppo, aiutandoci e facendosi apprezzare sempre di più.

Ora abbiamo preso una grancassa vera.La sua fine dello stomo box, è stata decretata dalla registrazione del nostro primo singolo, è stato infatti soppiantato dai plugin che tanto odiamo, ma con i quali non può reggere il confronto.

Però è grazie a lui se il nostro trio si è evoluto ottenendo anche delle grandi soddisfazioni e se il parco strumenti si è ampliato (ora abbiamo anche un banjo, una fisarmonica e una miriade di armoniche a bocca, ma restiamo sempre noi tre), lui è rimasto, sempre, aiutato da un cembalo attaccato a un altro pedale suonato dall'altro chitarrista.

Un doveroso ringraziamento va al creatore dello stompbox, il mio amico Giovanni e alla comunità di Accordo, che mi ha dato l'idea poi splendidamente realizzata.