Ieri sera la mia amica Ilaria mi ha fatto ascoltare Jack White – un grande, direi, che conoscevo poco e che mi ha molto affascinato, soprattutto per come modula la voce e per la capacità di scrivere brani fra loro così diversi e originali. Alcuni di questi brani mi hanno anche ricordato un mio “vecchio e mai tramontato amore”, di cui credo si parli poco, forse perché ormai siamo tutti convinti (?) che il folk-rock americano dei ’70 e ’80 sia superato, e con esso i suoi autori più rappresentativi. Parlo di Neil Young, del canadese gigantesco dalla voce sottile, capace di creare sia atmosfere profondamente intimistiche, sia brani e riff estremamente aggressive e presenti. E tornando a bomba, ho notato che due brani di Jack White (ma non vi dirò quali) mi hanno ricordato molto due brani di Neil Young, ovvero: “Sedan Delivery” (che è su “Live Rust” del 1979) e “For the Turnstiles” (che è invece su “On the Beach” del 1974). Perciò, se posso, vi chiedo di andare a sentire le canzoni di Jack White e vedere se trovate le stesse similitudini che ho trovato io con i brani di Neil Young. E poi, vi faccio una triplice domanda: era Neil Young (soprattutto con “Sedan Delivery”) a essere così avanti nel tempo? Oppure è Jack White a fare musica “antica”? O ancora, è forse il caso di dire che certi modi di musica non tramontano mai, e sono sempre attuali, al di là del tipo di etichetta che gli appioppano i critici musicali (sic)?
Tanti graffi a tutti. |