di redazione [user #116] - pubblicato il 20 novembre 2012 ore 10:30
Pescando nei cataloghi Valco di fine anni '50, Eastwood tira fuori una single cut unica nel suo genere: due battipenna sovrapposti e la presenza di tre pickup mini humbucker custom made sono le prime cose che saltano all'occhio nella Supro Tri-Tone.
La Tri-Tone, come il nome stesso suggerisce, fa dei suoi tre pickup un punto di forza, ma il suo look d'altri tempi, le opzioni hardware di indubbio valore e il costo contenuto ne fanno una chitarra particolarmente appetitosa per i patiti di quel "vintage di nicchia".
Quando Eastwood annuncia l'uscita di un nuovo modello, gli appassionati delle sperimentazioni di liuteria elettrica anni '50 e '60 fremono. Il catalogo dell'azienda canadese è infatti una miniera di curiosità vintage, riedizioni più e meno fedeli - spesso aggiornate per adattarsi agli standard tecnologici odieri - di chitarre d'annata non sempre fortunate come più noti modelli della concorrenza. Vecchi brand americani come Airline e Valco non sono sopravvissuti all'evolversi del mercato musicale, ma l'appassionato Mike Robinson, presidente e fondatore di Eastwood Guitars, è riuscito a recuperarne i disegni più caratteristici per riproporli oggi con i valori aggiunti di una produzione curata e dei costi sempre contenuti. L'ultima nata sotto il cielo di Eastwood è la replica di una chitarra prodotta alla fine degli anni '50 da Valco. Single cut, ampio battipenna in plastica color crema a coprirne quasi metà del body e predisposizione per il Bigsby, la Valco Supro Tri-Tone unisce al fascino retrò delle sue forme tondeggianti la versatilità di tre pickup humbucker Valco NY-Mini Custom disegnati appositamente da Eastwood con lo scopo di ricreare fedelmente il timbro del modello d'epoca.
Chi è stanco delle solite forme Fender-style, forse tra le preferite dalle atipiche sperimentazioni anni '60, troverà il single cut della Tri-Tone particolarmente interessante, come anche la presenza di grossi segnatasti a blocco di gibsoniana memoria lungo la tastiera in palissandro. In linea con gli standard d'epoca del modello Supro, i fret sono solo venti e l'attacco del manico al corpo sembra più quello di una chitarra acustica che quello di un'elettrica. Il manico, in acero avvitato, si congiunge infatti al body in tiglio già all'altezza del 14esimo tasto. Nonostante le dimensioni tutto sommato ridotte, la Tri-Tone sceglie un diapason lungo 25,5 pollici, strizzando in questo caso l'occhio ai patiti delle chitarre californiane. Si torna di nuovo in quel di Nashville, però, quando lo sguardo volge al ponte: un Tune-O-Matic con tailpiece trapezoidale con l'opzione di aggiungere un vibrato Bigsby con ponte dotato di roller nut. Il verde menta delle meccaniche stile vintage Kluson si sposa alla perfezione con la doratura dell'hardware che spicca sulla finitura nera. Ciliegina sulla torta: sulla paletta campeggia il logo Supro in ottone.
Il battipenna è a due strati, sul serio, nel senso che un primo strato funge da mascherina tradizionale per l'elettronica mentre il secondo, più piccolo e rialzato, ha il compito di beccarsi tutte le pennate oltre che quello di proteggere la levetta e i potenziometri sottostanti. Questa piccola accortezza riduce, anche se per pochi millimetri, il rischio di colpire inavvertitamente una delle quattro manopole in fila sul battipenna inferiore o di cambiare posizione sul selettore a cinque vie montato in prossimità della spalla inferiore. Disegnati su misura per il modello, i tre mini humbucker sono controllati da una manopola di tono master e da tre volumi indipendenti. Miscelarli con il selettore e dosarne individualmente l'output rende la timbrica della Supro particolarmente variegata.
Sullo store britannico di Eastwood Guitars, la Supro Tri-Tone è già disponibile per 599 sterline, con un aumento a 729 per la versione con bigsby.