di Gabriele_Gritti [user #26672] - pubblicato il 03 gennaio 2013 ore 07:30
Apogee Symphony I/O è l'ammiraglia del marchio americano. Nata dall'esperienza di 25 anni nello sviluppo di convertitori digitali, ha suscitato grandi aspettative e interesse. Oggetto di questo test, la versione denominata “Symphony I/O 2x6”. Scopriamone quindi le caratteristiche.
Apogee Symphony I/O è l'ammiraglia del marchio americano. Nata dall'esperienza di 25 anni nello sviluppo di convertitori digitali, ha suscitato grandi aspettative e interesse. Oggetto di questo test, la versione denominata “Symphony I/O 2x6”. Scopriamone quindi le caratteristiche.
E' necessario specificare che attualmente Apogee strizza l'occhio agli utenti Mac, sviluppando tutte le proprie schede audio esclusivamente per le piattaforme Apple. Utenti Windows, prendete pure dei fazzoletti da naso: potrete solo usarla come convertitore standalone.
L'interfaccia ha un look veramente elegante che ricorda un po' il vecchio hi-fi in versione rimodernata. Non a caso si trovano in dotazione, oltre alle alette per il montaggio a rack, 4 piedini in gomma ideali per appoggiarla in bella vista al posto dell'argenteria della nonna. Lo chassis, dalla grandezza di 2 unità rack, dà subito l'impressione di essere veramente robusto non montando alcuna componente di “plasticaccia”; non abbiamo a che fare con un giocattolino. L'ampio display frontale è dotato di 8+8 meter digitali a 10 segmenti, con funzione assegnabile tramite il software dedicato e di tutte le informazioni principali, quali frequenza di campionamento e volumi delle uscite. Questi ultimi gestibili tramite le due manopole intarsiate all'interno del display stesso.
I/O e connettività Qualsiasi sia il tipo di connessione, input o output che cercate non temete, su questa scheda lo troverete o lo potrete aggiungere tramite l'apposito slot. L'interfacciamento al Mac può avvenire tramite USB 2.0, PCI e il nuovo standard Thunderbridge che sarà utilizzabile a breve con la scheda Symphony 64 Thunderbridge. Testandola inizialmente tramite USB la stabilità risulta ottima, si può accendere e spegnere la scheda a sistema già avviato senza problemi, il sync è molto rapido. L'integrazione con OS X è pressoché totale potendo controllare il volume dell'uscita da tastiera proprio come fosse una scheda integrata. Il limite fisico del protocollo USB impone però un massimo di 16 I/O a 96Khz, soluzione ideale per mix, audiofili e piccole situazioni di recording.
La parte interessante per gli studi di registrazione professionali arriva con la scheda PCIe Symphony 64. Questa scheda PCIe infatti permette di collegare 2 interfacce Symphony per un totale di 64 I/O a una latenza di 1,8 ms. La cosa più sorprendente è la possibilità di collegare la Symphony I/O direttamente a qualsiasi scheda PCIe di Pro Tools HD, sia i nuovi sistemi HD native e HDX che i vecchi sistemi Accel. E' semplicissimo cambiare la cosiddetta “audio interface mode” con un solo tasto, potendo selezionare le 4 possibilità: USB audio, Symphony, Pro Tools HD e Standalone.
Totale flessibilità di connesione anche per input e output sia analogici che digitali. La 2x6 offre 2 input line analogici su XLR, 8 uscite analogiche con connettore DB-25 e tutte le connessioni digitali: 1 stereo I/O Aes, 8 I/O in Adat, 4 I/O Smux, 2 I/O S/PDIF. Tutte le varie combinazioni ed espansioni sono elencate in modo molto chiaro sul sito Apogee nell'area dedicata.
Qualità audio E' inutile dire che questo sia il punto cardine di una scheda audio o convertitore digitale e Apogee ben lo sa. Non a caso per la sua punta di diamante, ha messo in campo tutte le sue consocenze e 25 anni di esperienza con l'arduo compito di rimpiazzare tre ottimi convertitori: AD-16X, DA-16X e il famoso Rosetta 800. La qualità dei convertitori è stata ulteriormente migliorata, circuiteria interna ridefinita con nuovi componenti di massima qualità per un segnale ancora più definito e trasparente. E' stato perfino integrato e migliorato il clock del famosissimo Apogee Big Ben. Questa macchina in sostanza integra la conversione Rosetta, il clock del Big Ben con la collaudata stabilità dei driver e gestione tramite il software Maestro delle sue interfacce audio. Il tutto ancora più performante.
Il risultato all'ascolto è notevole: low e high end definiti e ariosi e un suono complessivo “in your face” ma allo stesso tempo morbido e piacevolissimo. Un'esperienza di ascolto definitiva. In registrazione la conversione A/D, oltre al suono definito e aperto, dimostra un'ottima headroom, integrando anche la possibilità di inserire a piacimento il soft limit con 4 diversi settaggi per esperimenti di “schianto” o semplicemente per controllare picchi imprevisti. Appare come un sistema adatto a ogni esigenza vista la massima flessibilità, dal mix engineer al semplice audiofilo, dallo studio personale fino a studi professionali su Pro Tools HD. L'integrazione con quest'ultimo potrà essere l'arma vincente per entrare in un settore da molti anni dominato da Digidesign, ora Avid.
Il prezzo consigliato al pubblico per la versione 2x6 è di 1990€. Il rapporto qualità/prezzo è di gran lunga più conveniente rispetto al vecchio binomio Rosetta 800+Big Ben, ricordandoci che abbiamo di fronte un pacchetto unico e completo di interfaccia audio.
Audiofili e sound engineer... fateci un pensierino.
Apogee è un marchio distribuito in Italia da SoundWave.