Ieri ho seguito un interessante programma televisivo su Rai5 in cui si parlava di icone industriali. Quando mi sono sintonizzato si parlava della Mini originale, cioè l'auto prodotta in Inghilterra dal 1959 al 2000 dal gruppo BMC sotto i marchi Morris e Austin. Con il lancio di questa piccola-grande auto le contemporanee andarono stilisticamente in pensione essendo estremamente più moderna, rivoluzionaria e disegnata con gran gusto. Quello che mi fece pensare è che il prezzo a cui veniva venduta era pari o forse inferiore al costo dell'auto stessa secondo le dichiarazioni dei dirigenti dell'epoca e della concorrente Ford. Da noi, in Italia, arrivò soprattutto con il marchio Innocenti, con delle migliorie rispetto alle originali inglesi poi adottate anche oltre Manica. Tale assurda mancanza di profitti, fece chiudere questi marchi e l'icona Mini fu poi acquistata dalla tedesca BMW che ha lanciato l'attuale modello facendo ben attenzione a non commettere lo stesso errore sul prezzo di vendita. Un altro caso proposto fu la sfida americana della Cola, quella della Coca da sempre leader di mercato e della Pepsi eterna seconda. Quando la Pepsi iniziò a aumentare la sua quota di mercato la Coca cercò rimedio e modificò la sua ricetta originale visto che i tanti sondaggi fatti davano come più buona la più dolce Pepsi. All'annuncio della nuova formula, ci fù molto scetticismo, ma i test comparativi sui consumatori davano la nuova bevanda vincente sulla vecchia nel 61 percento dei casi. Dopo pochi mesi, però, a seguito delle tante manifestazioni dei consumatori americani, la Coca Cola tornò all'originale formula chiamandola Coke Classic. Cosa andò storto? Per loro stessa ammissione i test di gusto furono fatti senza dichiarare quale delle due era la nuova e quale la vecchia e quindi senza influenzare il giudizio finale dell'assaggiatore, solamente che sapere che una cosa perfetta, per loro, come questa bevanda venisse modificata, portò i consumatori alle veementi proteste dell'epoca, vivendole come un tradimento da parte del colosso americano. Perché ho riportato tutto questo? Perché come ho già scritto molte volte, il prezzo finale di un prodotto industriale non deve essere il più basso possibile, come affermano in molti, ma deve tenere conto dei costi di produzione, del giusto ricavo per operai, impiegati e dirigenti, che potranno continuare con serenità il loro lavoro e degli inventimenti per nuovi prodotti e ricerche di mercato. Nel secondo caso, invece, potremmo fare un paragone tra uno strumento a noi conosciuto come la chitarra elettrica e la naturale propensione dell'uomo a modificare e migliorare questa invenzione. Molto spesso a fronte di interventi o modifiche ben riuscite sui materiali, sulle forme, sulla costruzione eccetera, ci sono molte critiche perché certe icone sono nate e deveno rimanere sempre uguali a se stesse. Un saluto a tutti.
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