di zaloral [user #31722] - pubblicato il 23 febbraio 2013 ore 14:30
Grazie a un utile equalizzatore a due bande posto dopo il chorus e alle innumerevoli impostazioni ottenibili tramite i controlli di Intensity, Width e Rate, lo Stereo Chorus può incarnare, sotto certi aspetti, il chorus definitivo.
Il chorus è uno degli effetti più amati e allo stesso tempo più odiati. Io stesso provo sentimenti contrastanti, lo trovo insostituibile in certi contesti ma corruttore del suono in altri. Nonostante io ne abbia posseduto e provato parecchi validi, quello che mi è piaciuto di più è l'MXR Stereo Chorus.
Lo stompbox ha due sezioni di controlli: nella prima troviamo Intensity che gestisce il livello dell’effetto, Width che regola l’ampiezza della forma d’onda e Rate che regola la sua velocità.
Grazie a essi si può ottenere una miriade di suoni tutti molto belli. Le combinazioni sono numerose: dal chorus più caldo e delicato a quello più intenso o metallico, da un piccolo flanger a un bellissimo vibrato.
Il vero e proprio valore aggiunto di grande utilità è la seconda sezione, che comprende i controlli Bass e Treble.
Non è un semplice equalizzatore, posta dopo il chorus va di fatto a modificare il suono processato e aumenta esponenzialmente le possibilità timbriche.
Qualsiasi settaggio dei primi tre controlli si può stravolgere enfatizzando le frequenze desiderate creando un sacco di suoni diversi. La gran comodità è che questa sezione è escludibile tramite un tastino con relativo LED di accensione.
Da sottolineare la robustezza dello chassis e dello switch.
Grazie all’alimentazione a 18V, il pedale fornisce un headroom molto ampio che lo rende adatto all’uso sia di fronte all’ampli sia nel loop effetti. In modalità stereo il suono diventa magico.
Ho registrato due video di prova: uno con l’effetto in mono e l’altro in stereo. Per chi cerca un chorus versatile, caldo e affidabile, l'MXR Stereo Chorus è perfetto.
Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.