di robertfripp [user #1412] - pubblicato il 21 dicembre 2004 ore 08:40
Ieri sera ho teminato il pezzo che comporterà la mia vittoria alle prestigiose Olimpiadi della Chitarra. Ovviamente non succederà neanche corrompendo la giuria ed accendendo ceri nelle chiese, nelle moschee e nelle sinagoghe. Però mi sono assai divertito. Intanto ero a digiuno di registrazione with software e credo di avere discretamente imparato ad usare il mezzo, la qual cosa schifo non mi fa. Poi ero curioso di sentire come cacchio suonavo dal di fuori, dopo anni che non cristallizzavo le mie idee su un supporto duraturo. Certo i mezzi tecnici del mio studio fanno ridere o pena, a seconda dell’umore (ad esempio oggi mi danno fastidio, anche se non troppo). Eppure il risultato stranamente mi soddisfa già dopo il primo mix di massima; qualche limatina e poi ci siamo. Se devo essere sincero ci ho infilato davvero di tutto, ma il minestrone sembra ben assortito. I miei immancabili loop di guitar synth, i miei famigerati arpeggi “crafties” di acustica, il sustainer della Fernandes come fosse prezzemolo, le poliritmie e fripperie varie. Nonostante le premesse il pezzo alle mie orecchie devastate suona discretamente originale. E questo è già un buon successo, dato l’azzardo iniziale. E poi sarò sincero. A questa sfida ci tenevo davvero. Cosa che deve valere anche per parecchi amici-colleghi accordiani, dato che di questa competizione poco o nulla se ne parla (il che fa pensare un grande interesse alla cosa da parte di molti). In bocca al lupo e auguri a tutti.
Ieri sera ho teminato il pezzo che comporterà la mia vittoria alle prestigiose Olimpiadi della Chitarra. Ovviamente non succederà neanche corrompendo la giuria ed accendendo ceri nelle chiese, nelle moschee e nelle sinagoghe. Però mi sono assai divertito. Intanto ero a digiuno di registrazione with software e credo di avere discretamente imparato ad usare il mezzo, la qual cosa schifo non mi fa. Poi ero curioso di sentire come cacchio suonavo dal di fuori, dopo anni che non cristallizzavo le mie idee su un supporto duraturo. Certo i mezzi tecnici del mio studio fanno ridere o pena, a seconda dell’umore (ad esempio oggi mi danno fastidio, anche se non troppo). Eppure il risultato stranamente mi soddisfa già dopo il primo mix di massima; qualche limatina e poi ci siamo. Se devo essere sincero ci ho infilato davvero di tutto, ma il minestrone sembra ben assortito. I miei immancabili loop di guitar synth, i miei famigerati arpeggi “crafties” di acustica, il sustainer della Fernandes come fosse prezzemolo, le poliritmie e fripperie varie. Nonostante le premesse il pezzo alle mie orecchie devastate suona discretamente originale. E questo è già un buon successo, dato l’azzardo iniziale. E poi sarò sincero. A questa sfida ci tenevo davvero. Cosa che deve valere anche per parecchi amici-colleghi accordiani, dato che di questa competizione poco o nulla se ne parla (il che fa pensare un grande interesse alla cosa da parte di molti). In bocca al lupo e auguri a tutti.