"Ciò che deve accadere accade", cantava Lindo Ferretti all'epoca dei Csi. E così è capitato: .
Novità relativa: perché è da fine 2011 che Strat e company escono fuori dalle fabbriche di Pechino con il marchio simbolo per eccellenza delle elettriche americane, insieme a Gibson. Ma adesso sono molto diffuse.Ecco quindi le , sempre più diffuse: una serie di sei-corde costruite bene a prezzi molto, molto accessibili. Modelli tradizionali ma al contempo innovativi, un po' hipster, che fanno felici proprio i
modern player: giovani, carini e disoccupati con tanta voglia di rockeggiare e pochi soldi in tasca. Musicisti o musicanti con voglia di suonare strumenti vintage-style rinnovati per qualcosa qua è là: le Telecaster con gli humbucker, le Jaguar senza battipenna, l'uso del mogano.
In poche parole: la qualità delle Fender MP è generalmente buona, gli scettici se ne facciano una ragione. Suonano bene e sono belle, raccolgono l'eredità delle , costano di più ma non deludono.
Scegliere queste, quindi? Oppure le Messicane? O puntare tutto sulle made in USA?
Chi vi dà una risposta, in molti casi fa una professione di fede. C'è chi elogerà le vernici usate su quel modello, chi i legni in quell'altro, chi vi dirà che Fender è finita da trent'anni.
La verità? Provate le sei corde e, stabilito un budget, fatevi conquistare dallo strumento che suona meglio per voi.
Non si decide veramente con la testa e non bisogna farlo solo con gli occhi. Quindi aprite le orecchie e poi fate la vostra puntata: made in USA, Mexico, China, Japan, troverete comunque la vostra fedele Fenderona dei tempi globali.