Già! Invidia? Vi spiego come ho fatto... Beh, in effetti non si è trattato esattamente di una performance dal vivo, magari durante il reading di qualche importante scrittore... Il fatto è che, anche se io ne ero completamente all'oscuro, da qualche mese presso la Feltrinelli di Torre Argentina a Roma hanno aperto un'ampia sezione di strumenti musicali. Così, camminando per la libreria, ad un certo punto mi si sono presentate davanti rastrelliere piene di Fender, Ibanez, Gibson, etc. Non ho resistito alla tentazione, e ho chiesto ad un commesso: "E' possibile provare qualcosa?". La sua risposta affermativa non mi ha completamente rassicurato e ho chiesto ancora: "Sicuro? In fondo siamo in una libreria..." Insomma, per me era quasi come suonare in una biblioteca... una specie di sacrilegio... Visto che il commesso sembrava non vedere il problema, ho deciso finalmente di togliermi un vecchio sfizio e di provare un Bugera v5, che ero curioso di sentir cantare da tempo. Il commesso tra l'altro ha avuto l'ardire di offrirmi per la prova niente meno che una Telecaster American Standard da 1100 euro, ma lì non ce l'ho proprio fatta (era davvero troppo) e ho ripiegato su una più umile Tele Squier. Poi ho attaccato il piccoletto e devo dire che la voce non sfigurava poi tanto rispetto a quella di modelli certamente più corposi e di più alto vattaggio. Volume e Gain più o meno a ore dodici, ho attaccato prima un boogie e poi il riff di Interstellar Overdrive dei Pink. Me la stavo davvero godendo. Giro due minuti ed ovviamente è arrivata la telefonata dal responsabile della libreria, che pregava di abbassare il volume. Ho continuato, abbassando di una tacca, per altri 5 o 6 minuti, godendomi quella situazione un po' surreale... Va detto, comunque, che il piccoletto suona, eccome...! Poi me ne sono andato, promettendo solennemente che avrei pensato seriamente all'acquisto. Che ne dite, tutto questo vale almeno una citazione nel mio curriculum musicale? ;-)
|